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Conferenza stampa del sindaco De Luca particolarmente attesa quella di stasera, non solo per fare il punto sulle azioni dispiegate per l’emergenza, ma soprattutto per vagliare la sua reazione alla denuncia del ministro Lamorgese: “La mia è stata una caduta di stile, ma la sua non è da meno”.

Il sindaco ha gestito la suspence relegando all’ultimo punto della conferenza stampa il tema caldo della giornata: la denuncia del ministro dell’Interno Lamorgese per vilipendio della Repubblica. Non intende più tornare sull’argomento -ha detto De Luca- e così si è espresso: “Il ministro ha preso una posizione sbagliata.Il mio è stato un grido di dolore in una circostanza in cui le istituzioni non solo sono sorde, ma sminuiscono la situazione, mistificando i fatti.”

Il primo cittadino ha riconosciuto che si è trattato di una reazione sopra le righe, e avrebbe potuto chiedere scusa. Invece ha rincarato la dose: “Parte la mia denuncia sui fatti dello Stretto si Messina. Quando c’è un grido di dolore, la forma è l’ultima cosa. L’obiettivo è capire se il sindaco di messina ha ragione oppure no.
Dobbiamo discutere se sia giusto tenere in casa le persone per poi essere sbeffeggiati da francesi che hanno attraversato l’Italia e stanno in giro per la Sicilia. Accetto le denunce, ma non la pressione mediatica, mi difenderò nelle sedi opportune. Qual era la sua intenzione: ricordarmi chi comanda?

La mia è stata una caduta di stile, ma la sua non è da meno. Vado avanti comunque. È il terzo Comune che amministro. La gente apprezza i miei limiti e il fatto di metterci faccia, cuore, anima e tutto me stesso. Questo i cittadini lo sanno. Sono un sindaco di trincea. Difenderemo con tutti i mezzi che abbiamo il territorio, perché siamo servitori della comunità che rappresentiamo e quindi siamo servitori dello Stato.”

Livia Di Vona