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Gli attivisti del Movimento 5 Stelle insieme al deputato nazionale Alessio Mattia Villarosa nello scorso fine settimana hanno voluto fare il punto sullo stato in cui versano i depuratori di Furnarì ed Oliveri.

“In data 21 agosto 2015, alle ore 10,30, noi attivisti del Movimento 5 stelle, insieme al deputato del M5S Alessio Villarosa ci siamo recati presso l’impianto di depurazione del Comune di Furnari – scrivono in una nota – per verificare lo stato di funzionamento dello stesso. Ad accoglierci c’era un dipendente della ditta che ha in appalto la gestione dell’impianto. Si sottolinea la presenza di un solo addetto, condizione che certamente non garantisce al lavoratore stesso la sicurezza necessaria in un luogo di lavoro a rischio.
Per prima cosa abbiamo visitato l’impianto in tutte le sue fasi di trattamento, e abbiamo potuto immediatamente riscontrare che, si tratta di un impianto fatiscente di vecchia costruzione che non rispetta la normativa vigente in termini di igiene ambientale. Un vecchio sistema con grigliatura a “pettine”, un sedimentatore fanghi stracolmo che denota l’insufficienza idraulica dell’impianto stesso, una vecchia ossidazione a turbina ed, infine i vecchi “letti di essiccamento”, testimoniano quanto appena detto. E’ invece fuori dubbio, la buona fede del gestore nel condurre, con grande zelo, un impianto ormai inadeguato sia in termini idraulici che tecnici. Per questa ragione non ha senso approfondire ulteriormente l’aspetto tecnico-gestionale.
Sorge invece spontanea la domanda a chi addebitare la responsabilità di ciò, e la risposta ce l’ha data il sindaco che, nel frattempo informato del nostro sopralluogo, ci ha raggiunti. Sicuramente negli anni passati non si è fatto nulla per ammodernare l’impianto. Adesso un progetto presentato dall’attuale amministrazione comunale ha ottenuto una promessa di finanziamento da 1,5 milioni di euro più altri eventuali 800 mila euro pare siano in arrivo dal Ministero dell’Ambiente. Il nostro deputato nazionale a 5 stelle, Alessio Mattia Villarosa, ha intenzione di appurare la veridicità di quanto appreso durante l’incontro con il sindaco di Furnari Mario Foti e aiutarlo nella realizzazione del progetto attendiamo quindi l’accesso agli atti per avere ulteriori notizie. I prossimi passi da portare a termine riguardano principalmente la ricerca degli atti e delle comunicazioni tra il Comune di Furnari, il Ministero dell’Ambiente, il MEF e la Presidenza del Consiglio dei Ministri in modo tale da poter ricostruire tutto l’iter e le responsabilità del parziale funzionamento dell’impianto, in quanto lo stesso potrebbe causare danni irreparabili all’ecosistema se dovesse continuare a non funzionare in modo efficiente, siamo certi della collaborazione degli addetti agli uffici comunali che nei prossimi giorni ci aiuteranno a visionare anche la documentazione riguardante le analisi effettuate all’impianto “in uscita” . Di diversa impostazione la visita al depuratore di Oliveri (ME) effettuata nella stessa giornata alle ore 12:00 circa, arrivati davanti al complesso di depurazione abbiamo dovuto tristemente riscontrare lo stato di abbandono e incuria nei pressi dell’entrata con la presenza di mini – discariche abusive e nessun cartello che informava la cittadinanza del sequestro effettuato a giugno di quest’anno dagli uomini del Commissariato di P.S. di Patti congiuntamente a personale della Delegazione di Spiaggia – Guardia Costiera di Patti Marina, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza del GIP che, su richiesta del Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Patti, ha disposto il sequestro preventivo dell’intero impianto del depuratore comunale di Oliveri, affidandolo ad un custode giudiziale, sotto la cui supervisione lo stesso continuerà a funzionare nell’attesa del suo adeguamento alla legge. (tutto visibile qui http://questure.poliziadistato.it/Messina/articolo-6-262-83214-1.htm) .
Dopo aver attestato la mancanza di personale all’interno dell’impianto abbiamo chiamato il Comune e il Sindaco di Oliveri (ME) Michele Pino, il quale ci informava dell’impossibilità di accesso a causa del sequestro, abbiamo quindi deciso di rinviare la visita e siamo certi di una partecipazione positiva del Sindaco per una successiva visita all’impianto, sempre se possibile visto l’intervento della procura, in caso negativo mediante verifica della documentazione in possesso dagli uffici comunali. Interessano particolarmente le analisi chimiche effettuate in uscita dall’impianto, speriamo di poterle visionare nei prossimi giorni. Il mare è il nostro futuro ed è nostro dovere difenderlo e tutelarlo. Anche in questo caso presenteremo interrogazioni parlamentari per richiedere informazioni sullo stanziamento dei fondi necessari per la ristrutturazione di tutti gli impianti che necessitano di ammodernamento, ricordando al governo che le stesse, sono opere di investimento che potrebbero incrementare l’afflusso turistico e quindi il rientro di ingenti entrate fiscali per tutta la regione per non parlare dei posti di lavoro creati per i lavori e mantenimento degli stessi”.