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La discarica di Mazzarrà Sant’Andrea rischia di diventerà nuovamente una bomba ecologica, infatti a seguito della sospensione dei lavori di bonifica nell’area di stoccaggio, si paventa una nuova grave emergenza ambientale e sanitaria. A scoprirlo sono stati i Carabinieri del Noe, il Nucleo Ecologico hanno denunciato soprattutto gli alti livelli di percolato difficile smaltire. Una situazione di pericolo per i comuni limitrofi, causato dalla sospensione del servizio di bonifica da parte dei fornitori e delle ditte specializzate dopo le problematiche giudiziarie ed economiche in cui riversa negli ultimi mesi la società.

La denuncia dei Carabinieri è arrivata nella giornata di ieri in Prefettura, dove il prefetto Stefano Trotta preso atto delle condizioni di criticità della discarica, ha convocato con urgenza un vertice per adottare un  provvedimento di contingentamento urgente del personale che effettua gli interventi. Una misura che la Commissione Straordinaria che guida da qualche mese il comune di Mazzarrà Sant’Andrea dovrà mettere in pratica in tempi rapidissimi. Nel corso dell’incontro si sono valutate le attuali difficoltà finanziarie in cui versa la TirrenoAmbiente che non le consentono, in relazione ai notevoli crediti vantati, di assolvere agli impegni assunti nei confronti dei fornitori che, già da tempo, hanno sospeso il servizio di trasporto e smaltimento del percolato.

Inoltre, dai controlli effettuati dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, è emerso che, in relazione alla volumetria residua disponibile per lo stoccaggio del percolato, sussiste un potenziale grave pericolo di danno per l’ambiente che potrebbe divenire reale nel giro di pochissimi giorni, qualora gli organi competenti non intervenissero in via d’urgenza ed in deroga alle ordinarie procedure.
Al ‘summit’ in Prefettura hanno preso parte i Dirigenti del Dipartimento Regionale Rifiuti, la Commissione Straordinaria del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea, il Presidente e l’amministratore delegato della TirrenoAmbiente, il Direttore dell’ARPA e Dirigenti dell’Asp 5 di Messina.