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Dal Marchio IGP per il settore floricolo e vivaistico siciliano, alla piattaforma logistica per la raccolta, distribuzione e promozione della produzione per la vendita on line e trasporti efficienti; dalla formazione professionalizzante e continua per il personale dipendente e i giovani alla prima esperienza, all’acquisto di attrezzature-macchinari-arredi e servizi per i propri associati, dal marketing di nuova generazione all’internazionalizzazione per apertura di nuovi mercati e la partecipazione alle principali fiere anche in logica trasversale.

Ed ancora, dall’apertura al pubblico dei vivai per gli appassionati di un percorso multisensoriale o di semplici corsi di giardinaggio, alla ricerca tecnologica in termini di vendita on line e logistica del futuro.

Dal mondo della comunicazione l’idea di trasportare quello che è stato il modello di successo del vino e del cibo al settore dei fiori, con la creazione di una giornata in cui si invita il consumatore a conoscere da vicino il mondo del florovivaismo, al marchio territoriale che possa agevolare un vero e proprio “Sistema” che integri ospitalità e mercato dei fiori per dare avvio al “floroturismo”, che vedrá assieme floricultori, vivaisti e operatori del settore turistico ricettivo di tutta la Sicilia e non solo; e per l’estate un’azione che renda il Mercato accessibile al pubblico attraverso una serie di eventi da progettare durante il fine settimana, unendo i fiori/gli agrumi/gli olivi alla cultura del cibo, con cooking show, alla cultura dell’arte, della musica ecc con la finalità di rendere il consumatore più vicino al prodotto.

Sono solo alcuni degli obiettivi e azioni giá inseriti nel progetto CLUSTER Sicilia finanziato al 90% del Distretto Produttivo Sicilia : terre del florovivaismo dalla Regione Siciliana, Ass.Att. Produttive che prenderanno avvio e per le quali ci rivolgiamo anche alle altre realtá produttive che vogliono prendere parte a questa mini rivoluzione Siciliana.

“Si, sono solo alcune delle possibili attivitá che saranno avviate cldal Distretto riconosciuto nel quinquennio 2022-2026”, dichiara l’arch. Roberto Sauerborn, incaricato del progetto, “ho suggerito alla Governance di aprire a nuovi ingressi e accordi per ampliare la base dei partecipanti/beneficiari e partnet. Il CdA ha ben volentieri accolto e fatta propria l’idea che il distretto dovrá anche aprirsi trasversalmente agli altri settori economici e accogliere nuove realtá imprenditoriali con cui confrontarsi e chiudere accordi con partner siciliani, italiani ma anche extra europei che intendono investire in Sicilia.

Penso al turismo, all’edilizia al settore luxury, alle nuove tecnologie, alla moda e all’alimentare senza porre limiti alle proposte”.

Tutte queste iniziative saranno anche oggetto di un tavolo di confronto con gli altri distretti,organismi, con esperti di diversi settori, dal marketing alla logistica, passando per la comunicazione e il mondo scientifico.

«Una sfida che come Distretto abbiamo deciso di lanciare ad alcuni professionisti del settore, ma non solo – spiega Carmelo Torre, presidente- perché oltre a un confronto diretto tra gli esperti, apriremo un dialogo con gli operatori locali del settore con l’obiettivo di dare degli input nuovi per il rilancio della struttura con nuovi partner e del mercato.

Proprio per questo abbiamo deciso di ampliare la base societaria agevolando l’ingresso al Distretto mantenendo una aliquota di ingresso bassissima e uguale per tutti, per favorire, innanzitutto, le piccole realtá imprenditoriali che sono per noi la vera armatura economica del settore floroviviaistico, oltre che per affrancarle da logiche territoriali di chiusura. La Sicilia ha grandi risorse e capacitá che spesso aspettano un piccolo aiuto e noi intendiamo esserci come riferimento strutturale e di comparto”.