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di Alfredo Anselmo.

Un nuovo Angelo è giunto al cospetto dell’Altissimo: si chiama Aurelio Visalli e nella vita terrena era un sottufficiale della Capitaneria di Porto di Milazzo. Ha lasciato repentinamente una moglie, due figli in tenera età, parenti, amici, colleghi, tutti attoniti per questo addio improvviso, inaspettato.

Per questo addio ingiusto.

Qualcun altro al suo posto stava per volare via: uno dei due ragazzini che in una mattina di fine settembre “giocavano a fare le capriole fra le onde” nel litorale di Ponente a Milazzo, in provincia di Messina. Onde alte, troppo alte in un mare tante volte benevolo, in questa circostanza improvvisamente arrabbiato, e proprio per questo sfidato dall’incoscienza di due contemporanei “figli dello smartphone” probabilmente inconsapevoli di ciò a cui andavano incontro.

I ragazzini erano sopraffatti dalla furia del Tirreno, i presenti capivano che qualcosa di grave stesse accadendo ed avvisavano la Guardia Costiera. Non si poteva intervenire via mare con con la motovedetta ed allora ecco che si sono materializzati tre ufficiali che gettandosi in acqua sono riusciti a mettere in salvo i due giovani, soprattutto uno dei due, già in ipotermia. Sembrava un miracolo.

Improvvisamente, inaspettatamente la tragedia: uno dei tre ufficiali viene risucchiato dal mare. Verrà ritrovato il giorno dopo, morto, sulla scogliera della baia del Tono, un luogo che da queste parti fa pensare all’estate, alla vacanza, alla spensieratezza. Oggi è luogo di disperazione, di dramma. Oggi è luogo di morte.

Sui social si scatena l’inferno: psicologi, sociologi, pedagogisti, colpevolisti, innocentisti, e si fa a gara ad accusare questi ragazzetti che avrebbero indirettamente ucciso un Grande Uomo. Nessuno prova a chiedersi se la colpa sia di due 15enni che vogliono fare i superman o piuttosto dei genitori che li assecondano, che sono assenti ingiustificati, che non trasmettono più valori veri, che non fanno loro comprendere la differenza fra ciò che è bene e ciò che è male, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato…

È la strada più semplice, la più facile crocifiggere i due ragazzetti che probabilmente si renderanno conto nel futuro di ciò che hanno fatto. Quel che è certo è che son da educare gli adulti che non si sono sentiti in dovere di chiedere scusa ad una moglie divenuta di botto vedova, a due figli improvvisamente orfani. È da educare una società che crea simili ragazzini e poi è pronta a puntare l’indice ed a prenderne le distanze alla prima occasione.

La famiglia di Aurelio Visalli chiede chiarezza sulla vicenda, parla di inadempienze. Francamente appare assurdo gettarsi in mare con onde alte 7 metri senza le dovute precauzioni ma al tempo stesso un minuto in più avrebbe potuto rivelarsi fatale ed un Eroe questo lo percepisce. Infatti i 15enni sono sani e salvi, nelle proprie case, “a smanettare il nulla” con i fidati smartphone.

Al cospetto di Dio arriva un 40enne al posto di un 15enne. Probabilmente Lassù comprenderanno il perché di tutto ciò. Qui avremmo preferito che entrambi rimanessero fra noi. Purtroppo nuovamente “se ne vanno i migliori”… ed oggi le comunità di Venetico, luogo di residenza di Aurelio, e di Milazzo, dove lavorava, sono nel lutto. Nell’Aula Consiliare del Palazzo Municipale di Milazzo dove è stata allestita la Camera Ardente, gli rendono onore il Sindaco Giovanni Formica insieme al primo cittadino di Rometta Nicola Merlino, entrambi in fascia tricolore, ma è l’Italia intera a piangere questo Grande Uomo.

La tragica notizia fa il giro dei media e dei telegiornali nazionali ed anche il mondo della politica manifesta il proprio cordoglio: “Esprimo la vicinanza e il cordoglio alla famiglia e alla Guardia costiera del secondo capo Aurelio Visalli, il cui corpo è stato ritrovato in mare – dichiara il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini -. È deceduto per salvare la vita a due bagnanti in difficoltà a Milazzo. Ricordiamo lui e tutte le persone che mettono il loro impegno e la loro vita al servizio dei cittadini e delle istituzioni”. Un messaggio a cui si accoda anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte: “La morte del sottufficiale della Guardia costiera Aurelio Visalli, che per salvare una giovane vita ha sacrificato la propria, unisce il Paese in un profondo dolore. Esprimo il mio cordoglio alla famiglia e rendiamo tutti merito al coraggio di un valoroso servitore dello Stato“.

Annullati tutti gli appuntamenti elettorali a Milazzo e nella vicina Barcellona Pozzo di Gotto entrambe fra una settimana al voto per le amministrative, e ciò è indice di grande sensibilità. I 7 candidati di Milazzo, i 3 di Barcellona esprimono il proprio cordoglio dalle proprie pagine social, l’on. Tommaso Calderone è il primo ad annullare il suo attesissimo comizio. Seguono tutti gli altri ed anche i big nazionali in trasferta si accodano. Non sappiamo se il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, vista la sua prestigiosa carica istituzionale di alto rappresentante del Governo, abbia reso omaggio alla salma di Aurelio Visalli in municipio, ce lo auguriamo per lui, sarebbe stato un gesto nobile e certamente preferibile a qualche selfie con i propri fans in una vecchia pescheria…

Ad Aurelio Visalli chiediamo SCUSA per questo “genere umano così poco umano” e gli diciamo GRAZIE per il suo immenso sacrificio che ci fa capire come i Santi possano essere anche fra noi: magari non avranno l’aureola ma un cappello bianco da ufficiale di Guardia costiera.

A nome mio personale ed a nome di tutta la redazione e dello staff di “OraWebTv”  le più sentite condoglianze alle famiglie Visalli/Grosso in questo momento di terribile dolore ed una accorata preghiera per l’anima del loro grande congiunto Aurelio.