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di Alfredo Anselmo. 

La Befana vien di notte e ci prende tutti a botte…

Non solo carbone per Messina, ma vere e proprie ‘mazzate’.

È un triste risveglio quello di stamattina, mercoledì 6 gennaio 2021, giorno dell’Epifania del Signore, perché probabilmente è il giorno più difficile e preoccupante dall’inizio della pandemia in termini di contagi in Sicilia ed ancor più grave si presenta la situazione nei Covid Hospital e nei Covid Hotel della città dello Stretto e della provincia di Messina.

Nella serata di ieri la nostra Testata ha informato sui dati dei contagi nelle ultime 24 ore in Sicilia, diramati dal Ministero della Salute, e con 1.576 nuovi ‘positivi’ ed un tasso del 16,5% si è scoperto che la nostra regione è al terzo posto in Italia per numero di casi dopo il Veneto (3.151) e il Lazio (1.719). Le vittime di ieri sono state 36 che portano il totale a 2564 deceduti dall’inizio della pandemia.

La gravità della situazione è  certificata dal fatto che per oggi è convocata una riunione del Comitato Tecnico Scientifico regionale per discutere della riapertura delle scuole e valutare ogni iniziativa utile anche in vista della scadenza dei provvedimenti restrittivi contenuti nell’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci in vigore fino al 7 gennaio prossimo. Alla riunione con gli esperti prenderanno parte anche gli assessori Lagalla e Razza.

È chiaro che con un indice Rt superiore ad 1.00 la Sicilia si avvia verso il ritorno, dall’11 gennaio, all’arancione, mentre appare effettivamente drammatica la situazione a Messina, che allo stato attuale meriterebbe il rosso. Nei 108 comuni della provincia e nel capoluogo si registrano aumenti esponenziali di contagi, ma questo non sarebbe preoccupante, ciò che invece allarma è la situazione ospedali e ricoveri.

Il Sindaco De Luca nella giornata di ieri in un tavolo tecnico si è confrontato con l’Asp, con i rappresentanti dei Presidi Ospedalieri e con quelli dell’Assessorato regionale alla Sanità ed è emersa una carenza di posti letto disponibili per i contagiati da Covid ormai quasi esauriti in tutti gli ospedali di città e provincia. Qualche dato specifico è significativo: al Policlinico, il principale Covid Hospital, su una disponibilità di 75 posti di degenza ordinaria sono occupati 58 posti mentre in terapia intensiva su 24 disponibili sono 14 quelli occupati. Al Papardo in degenza ordinaria disponibili 35, occupati 34, in terapia intensiva disponibili 12, occupati 8. Al Covid Hospital di Barcellona P.G. disponibili 32, occupati 32. Qui ovviamente non c’è traccia di terapia intensiva poiché non è mai esistita.

Ed allora questo 6 gennaio 2021, questa Epifania che tutte le feste si porta via, a Messina regala una situazione che potrebbe degenerare da un momento all’altro: è delle scorse ore il caso di una minorenne messinese risultata ‘positiva’ che era stata abbandonata a sé stessa, non trovava posto in nessun ospedale come avvenne con l’anziana barcellonese poi purtroppo deceduta. Ed è di queste ore l’immagine di tante ambulanze con a bordo pazienti positivi in attesa di ricovero, mentre all’ex Gasometro ci sono ingorghi nel drive-in per fare il tampone.

Spiace ribadirlo, l’Asp ha gestito malissimo l’emergenza Covid-19 nel messinese, poi si è cercato di porre rimedio, ma probabilmente troppo tardi. La Paglia è ancora sub judice, Furnari sta facendo il possibile per ‘recuperare’, l’auspicio è che i contagi diminuiscano, che il tanto discusso ‘rosso’ durante le festività natalizie sia servito a qualcosa.

Oggi la sensazione è quella di trovarsi più che all’alba di una terza ondata, ad un aumento della seconda che in effetti nel messinese non si è mai affievolita, e che nulla ha a che vedere con la prima di marzo/maggio, che invece avevamo avvertito come qualcosa di lontano.

La Befana 2021 ci porta carbone… ma diciamolo, noi siciliani e messinesi lo meritiamo in minima parte (certo i  150 partecipanti alla festa di Capizzi meritano di peggio che semplice carbone…), probabilmente qualcuno a livello politico dovrebbe fare il mea culpa.  Speriamo che questo responsabilizzi tutti perché ancora ci sarà da lavorare, la gestione della distribuzione dei vaccini non sarà una passeggiata. E siamo in piena emergenza sanitaria…!