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di Alfredo Anselmo. 

Partiamo da una foto, quella che fa da copertina all’Editoriale di oggi: dura, spietata ma significativa. Una scelta non casuale il proporvela in apertura di  una riflessione dura, spietata ma significativa.

Un ginocchio di un uomo bianco sul collo di un uomo nero. Guardie e ladri, buoni e cattivi. Non un celebre film, non una famosa canzone.

No… questa è vita vera… è vera morte di un afroamericano, George Floyd, ucciso da un uomo in divisa, Derek Clauvin. Un uomo che rappresenta la legge. Forse… la legge. Non certo la Giustizia. Ora è in carcere, la fidanzata lo ha lasciato, giustamente sdegnata, come il mondo intero.

L’America è in subbuglio per un virus che non è quel Covid-19 di così grande attualità ma che invece si chiama Razzismo. Nel 2020, in un luogo cosi democratico come gli USA accade l’impensabile. A Detroit, in Michigan, un diciannovenne è stato ucciso da spari provenienti da un Suv indirizzati verso la folla che manifestava, mentre a Oakland, in California, un agente è morto e un altro è rimasto ferito da colpi di arma da fuoco.

Ecco il ritorno di odi ed intolleranze che, se ci pensiamo, con le ovvie differenziazioni, sono presenti anche in luoghi più vicini a noi. Basti pensare all’intolleranza verso i migranti in Italia con figure di politicanti da strapazzo che hanno fatto carriera politica, e negli ultimi tempi, orfani di questa emergenza che vedevano solo loro, mettendo contro poveri italiani e poveri migranti, visto che ne stiamo vivendo una più seria (il Covid-19 per l’appunto!), hanno collezionato gaffe assurde, mostrando la propria pochezza.

Basti pensare agli Sprar della zona tirrenica della provincia di Messina, visti da alcuni come covo di esseri nullafacenti e/o pericolosi, gente da tener lontana quando invece guardando meglio e senza pregiudizi si tratta di uomini e donne come noi, solamente più sfortunati. Che lavorano, che studiano, che sognano un mondo migliore, un futuro migliore.

L’America in fiamme è un colpo al cuore, Minneapolis epicentro esplosivo, mentre il potente “Pel di Carota” fa campagna elettorale all’interno e guerra fredda al potente “Occhi a Mandorla” all’esterno.

E vi sono anche altre forme di ‘Razzismovirus’, causate in Europa ed in Italia dall’emergenza Coronavirus che, oltre ad uccidere, sta assassinando cervelli…  Olanda Vs Europa Mediterranea, Grecia Vs Italia. Sardegna Vs Lombardia. Lombardia Vs Sardegna e Sicilia. Campania Vs Lombardia e Piemonte. Sicilia Vs Lombardia.

Di Maio ha dichiarato che nessuno può pensare all’Italia come ad un lazzaretto, con riferimento alla Grecia che ancora non ci vuole perché appestati anzi “accoronati”. La Meloni ha chiesto allo stesso Di Maio di intervenire riguardo ciò che è avvenuto nella civilissima Olanda ovvero la ripugnante copertina dell’Elsevier Weekblad, il principale settimanale olandese. Gli italiani e i cittadini dell’Europa mediterranea sono raffigurati come parassiti nullafacenti che bevono, stanno in vacanza e passano il loro tempo sui social mentre i cittadini del Nord Europa mandano avanti tutta la baracca, lavorano duramente e senza fermarsi mai.

Riapertura fra regioni o ‘muri’ fra regioni? Sembra una guerra fra bande, e la decisione del Governo pare sia riapertura per tutti il 3 giugno. I Governatori di Sardegna e Campania non riescono a capire perché un lombardo, abitante in una zona dove ancor oggi il Coronavirus è presente, non possa andare ad Atene ma invece sia libero di recarsi a Cagliari o a Napoli, zone praticamente senza contagiati.

Che dire poi del Sindaco di Milano che  sa già dove non andare in futuro a far vacanza. Una forma di razzismo anche questo perché se chi per tutelare la propria gente esagera chiedendo un patentino di immunità tu non puoi perderla doppiamente facendo passare il messaggio “milanesi non andate a far vacanza ed a portar soldi milanesi in Sardegna!”

Si è detto che il Coronavirus ci ha fatto diventare tutti più buoni… Come no! Buonissimi… a schifare il prossimo più di prima, ad additare l’untore di turno, bianco, nero, giallo, in un “tutti contro tutti” da far rabbrividire.

Guardiamo per un attimo quel collo schiacciato da un ginocchio assassino… è la trasposizione plastica dell’immagine dei nostri tempi bui, così scuri non solo per via del Coronavirus  ma anche e potremmo dire soprattutto per via di quel virus antico eppure nuovo chiamato Razzismo, da Minneapolis… a casa nostra.