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di Alfredo Anselmo.

Oggi ci risvegliamo tutti un po’ più tristi, quello che avevamo intuito man mano che passavano i giorni ma che ci ostinavamo a non accettare lasciando aperta la porta ad una flebile speranza, ieri è purtroppo divenuto realtà, una drammatica realtà: dopo mamma Viviana anche il piccolo Gioele è stato trovato morto.

Una breve premessa: vogliamo stendere un velo pietoso su tutto ciò che è successo da quando, in tarda mattinata, uno dei tanti volontari che hanno partecipato alle ricerche, ha ‘trovato qualcosa’… Non ci va assolutamente di partecipare al festival dell’orrore, alle dettagliate descrizioni da macelleria, al quale va detto a chiare lettere perché è un dato di fatto, hanno partecipato in tanti, da alcune testate locali ai grandi colossi editoriali nazionali, a Rai e Mediaset che hanno trasmesso in diretta quel grande spettacolo che è la morte di un bambino.

Una vicenda, quella di Viviana Parisi e del figlioletto Gioele Mondello che è diventata “il caso dell’estate 2020”, e così dopo il proliferare di virologi, un intero popolo di italiani si è scoperto investigatore. È stato detto di tutto e di più ed oggi, la tesi che va per la maggiore (ci chiediamo se verranno fatte puntate nei principali centri scommesse) è quella dell’omicidio-suicidio.

Noi non facciamo ipotesi perché devono essere gli inquirenti a dare verità e giustizia a Viviana e Gioele principalmente, certo è che vi sono molte cose strane in questa vicenda, pezzi di un puzzle che mancano o che sono incastrati male…

Già dalla partenza da casa della mamma e del bambino iniziano le stranezze: perché Viviana dice al marito che va a Milazzo a comprare le scarpe al bambino e invece si dirige da tutt’altra parte? Solo perché vuol andare a vedere la Piramide della Luce ed ha paura a dirlo a Daniele?

Perché esce al casello di Sant’Agata Militello e dopo 20 minuti vi rientra? Probabilmente è andata a fare benzina o ha incontrato qualcuno? Perché dopo l’incidente scavalca il guard rail di gran fretta e si dirige nelle campagne di Caronia? Di cosa ha paura? Di chi ha paura? Perché è scontato dai suoi gesti che teme qualcosa…

Da questo momento in poi sia la mamma che il bambino, che era vivo come testimoniato dalla famiglia del nord presente in autostrada, scompaiono. Può essere successo di tutto e non va escluso nulla. Farla passare per una persona malata, è a nostro parere semplicistico ed anche ingiusto.

Ma le stranezze continuano: la sparizione è stata il 3 agosto, l’8 viene trovata morta Viviana, di Gioele nessuna traccia. Lo cercano in tanti, per giorni. Lo trova un volontario ieri, 19 agosto, sedici giorni dopo, in una zona certamente impervia ma che era stata ‘bonificata’ dagli esperti, dove erano passati i cani… Si dovrà indagare approfonditamente perché non è possibile lasciar passare nel dimenticatoio una cosa di questo tipo.

Daniele Mondello, papà di Gioele e marito di Viviana, dopo aver pianto sulla bara nell’immediatezza dei fatti, immortalato da telecamere e macchine fotografiche che pare fosse la notte degli Oscar, ha scritto sulla propria pagina Facebook il seguente messaggio:

“Nonostante il dramma che mi ha travolto, trovo doveroso ringraziare quanti mi hanno aiutato. Dedico un ringraziamento particolare al Signore che ha trovato mio figlio. Se non ci foste stati voi, chissà se e quando lo avremmo ritrovato. Cinque ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 uomini esperti, mi fanno sorgere dei dubbi oggettivi sui metodi adottati per le ricerche. La mia non vuole essere una polemica, ma la semplice considerazione di un marito e padre distrutto per la perdita della propria famiglia. Viviana e Gioele vi ringraziano ed io vi mando un abbraccio enorme, siete stati grandi!!”

Su queste parole ciascun lettore si faccia una propria opinione, non è il caso di commentare anche per il rispetto dovuto, in una situazione di questo tipo, ad una persona che ha perso moglie e figlio.

Il Procuratore di Patti Dott. Angelo Cavallo da parte sua ha invitato alla cautela in attesa dei dovuti riscontri e questo suo abbassare i toni è stato certamente ammirevole. Ha aggiunto che alcune piste comunque perdono vigore, altre si rafforzano. Sapremo nelle prossime ore e nei prossimi giorni gli sviluppi a livello investigativo.

Oggi siamo tutti attoniti, guardiamo le immagini ed i video sui social di questa bella famiglia che canta in macchina: sono belli, allegri, uniti. E allora viene spontaneo chiedersi cosa sia scattato, quale filo sottile si è spezzato, quale equilibrio si è rotto in una famiglia che appariva felice? Probabilmente non lo scopriremo mai veramente, oggi possiamo solo stare in silenzio e pregare per Viviana e Gioele, due creature volate in Paradiso troppo presto. Loro sono insieme e volano già sorridenti sopra le brutture di questo nostro mondo, popolato da ‘animali’ che uccidono.