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di Alfredo Anselmo. 

Tanto è stato evocato che alla fine è qui… Mario Draghi alle 12.00 di oggi salirà al Quirinale, convocato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che vuole conferirgli l’incarico per formare un nuovo governo.

Un governo tecnico-istituzionale che dovrebbe finalmente porre fine a questo francamente vergognoso ‘teatrino della politica’ che continua ormai da tempo ed al quale partecipano tutti, nessuno escluso.

Come avevamo ampiamente previsto l’esplorazione del Presidente della Camera Fico si è rivelata perfettamente inutile, una perdita di tempo assurda perché la partita si giocava su altri tavoli e Matteo Renzi, con grande cinismo e grandissima irresponsabilità ha fatto il bello e il cattivo tempo sulle spalle degli italiani.

Il leader di Italia Viva ha chiesto l’impossibile alzando continuamente la posta proprio perché il suo unico obiettivo era impallinare Conte. Può ritenersi soddisfatto in quanto è riuscito nel suo intento. Una parola per Conte va spesa: ha gestito bene la prima ondata della pandemia, si è un po’ perso nella seconda e probabilmente la figura di Arcuri e gli ampi poteri che gli ha conferito si sono rivelati non proprio il massimo.

Lo volevano far fuori un po’ tutti, oggi gioiscono un po’ tutti, ma gli sconfitti sono un po’ tutti… Lo ha detto chiaro e tondo Mattarella: nessuno è stato in grado di rispondere alle esigenze del Paese ovvero avere senso di responsabilità, pensare al bene comune, lavorare per gestire al meglio il Recovery Plan e la pandemia, dall’emergenza sanitaria che continua alla gestione dei vaccini che tarda a carburare.

A votare adesso non si può andare, afferma il Capo dello Stato, poiché si ‘perderebbero’ 3/4 mesi e allora ecco spuntare all’orizzonte l’ex Presidente della Bce, l’uomo dell’Europa per eccellenza, colui che ci può dare credibilità. Un uomo tutto d’un pezzo per il bene del Paese. Finalmente.

Ma anche no. Dal centrodestra Meloni e Salvini chiedono il voto subito, mentre Berlusconi gongola e manifesta interesse per questo governo (ma non era unito in modo granitico questo schieramento d’opposizione?). Il Pd è stordito (lo è da un bel pezzo, per come ha gestito le ‘marachelle’ di Renzi), il M5S è spezzato, insomma… un casino.

In quella che è una complicatissima crisi di sistema più che una semplice crisi di governo, Mario Draghi accetterà di andare allo sbando in un Parlamento di politicamente morti in cui regna l’anarchia? Non lo sappiamo. Probabilmente si spenderà per l’Italia, sicuramente l’Europa è con lui… ma la gente? Potrebbe rimpiangere Giuseppe Conte…