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di Alfredo Anselmo.

Una premessa.
Personalmente sono un assiduo lettore dei giornali di carta, li preferirò sempre a quelli online: sì, lo ammetto, sono ‘antico’ ma adoro il profumo della carta, il fruscio delle pagine da sfogliare, la prima pagina, titolo, occhiello, sommario, corsivi ed editoriali. Amo persino i necrologi, nei quotidiani hanno il loro perché, conosco tanti che è la prima cosa che vanno a spulciare non appena usciti dall’edicola.

Oggi però voglio parlarvi dei giornali online, come quello sul quale state leggendomi, come tanti altri che ci sono nella nostra Barcellona e negli altri Comuni della provincia di Messina, tutti fatti da persone che con passione e professionalità vi informano quotidianamente ed in tempo reale. Giornalisti al vostro servizio, che meritano rispetto, solo per l’impegno che ci mettono.

Purtroppo capita che si faccia una certa confusione a causa di una superficialità sempre più dilagante e si tenda, di conseguenza, ad assimilare il giornale on line ad un qualsiasi social network. Cosa assolutamente sbagliata. E così si sente dire: “L’ho letto sul giornale” riferito al quotidiano cartaceo e “L’ho letto su Facebook” riferito invece ad un giornale on line. Non si riesce a cogliere la differenza fra le due cose per cui una Testata Giornalistica a tutti gli effetti, registrata al Tribunale e sulla quale scrivono giornalisti venga ritenuta di serie B con giornalisti di serie B.

Il colmo è stato raggiunto sul quotidiano messinese, nella prima pagina di ieri: in un articolo che parlava dei giornali messi al bando, per il Covid, da bar e barbieri si leggeva “L’inflessibilità scatta invece per i giornali che pure – come rimarca a ragione il presidente della Fieg Andrea Riflesser Monti – sono il miglior presidio contro la fake news che scorazzano nel farwest social” e fin qui potremmo anche essere d’accordo ma è il seguito che fa veramente venire i brividi, che fa indignare: “Il governatore Luca Zaia con una ordinanza ha stabilito che l’informazione attendibile torni a circolare negli esercizi pubblici!”.
Informazione attendibile uguale giornali di carta equivale a dire informazione non attendibile uguale giornali on line? Probabilmente no! Ci si potrebbe riferire ai social, ma si torna al punto iniziale, alla confusione social/giornali on line.

Per fortuna esiste anche, ed è la maggioranza, chi rispetta i giornali on line ed i giornalisti che scrivono on line, chi ne comprende le difficoltà nella quotidianità, fra comunicati, ricerca di notizie sul campo, redazione di articoli, rispetto della verità, equidistanza dalle posizioni politiche.

Personalmente in questi anni ho avuto il grande onore di interfacciarmi, in particolare nella nostra Barcellona, con persone di grande educazione e correttezza: amministratori pubblici, commercianti, presidenti di associazioni, uomini di cultura, docenti, semplici cittadini. Devo dire che ho avuto grandi soddisfazioni e gratificazioni e tutte queste persone hanno compreso come la mia mission fosse sua Maestà ‘la Notizia’, vera e documentata da fonti certe.

Siamo in piena campagna elettorale qui nella città del Longano e credetemi, cercare di essere equidistanti da tutto e da tutti è professionalmente dovuto ma a volte umanamente complicato. Sono però certo che lo faremo tutti: saremo obiettivi. Documenteremo la prima campagna elettorale in tempi di pandemia e la regola sarà sempre la stessa: privilegiare la Notizia, servire il Lettore. A dispetto di certi leoni da tastiera che sui social emettono sentenze e puntano l’indice e sui quali non val la pena spendere una parola.

Qui ad ‘OraWebTv’ daremo spazio a tutte le posizioni come stiamo già facendo in queste ore, nelle quali cerchiamo di dirigere al meglio il ‘traffico di comunicati’ che giunge da ogni dove. Però non saremo un semplice ufficio stampa, non faremo mai un semplice copia incolla di un comunicato, il giornalista è ben altro…! Il giornalista ha una dignità ed una professionalità da difendere.

Il nostro come tutti gli altri giornali on line del territorio accettano la sfida. Non siamo giornalisti di serie B e non permetteremo mai che qualcuno possa dire: quotidiani cartacei uguale professionisti seri, giornali online uguale figli di buttana!