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di Alfredo Anselmo. 

La Sicilia da oggi, domenica 29 novembre 2020, per decisione del Ministro della Salute Speranza torna ‘zona gialla’ ovvero con meno restrizioni da Covid-19 rispetto all’arancione che ci ha accompagnati negli ultimi tempi.

Riaprono fino alle 18.00 bar, pizzerie, pasticcerie, ristoranti, negozi e per questa gente è sicuramente una bella notizia, perché è sacrosanto come si tratti di categorie che stanno soffrendo particolarmente. Gioisce il Presidente Musumeci insieme all’Assessore alla Salute Razza, per entrambi è una nota di merito ‘aver fatto riaprire’ tante attività.

Andiamo ai dati reali, ai numeri per cercare di comprendere se questo giallo sia giusto o sbagliato. Lo scorso 5 novembre la Sicilia veniva qualificata come zona arancione con 157 ricoverati in terapia intensiva, 1.304 ospedalizzati, 18.526 positivi,  25 morti. I dati diramati ieri, 28 novembre, vigilia dell’arretramento a zona gialla, parlano di 247 ricoverati in terapia intensiva, 1.766 ospedalizzati, 39.882 positivi, 43 morti.

Dalla comparazione dei dati è evidente come qualcosa non quadri, ma ci diranno che è diminuito l’indice Rt, sosterranno che oggi, rispetto all’inizio di novembre, vi sono più posti letto Covid ordinari, più terapie intensive e probabilmente sono questi i numeri che hanno ‘convinto’ il buon Speranza a ‘fare il pacco dono giallino’ ai siciliani.

Il problema è un altro: esistono realmente questi nuovi posti? Lo speriamo anche se la vicenda della signora 81enne di Barcellona Pozzo di Gotto, che ha atteso 17 ore per trovare un posto – il ritardo si è rivelato fatale poiché probabilmente per questo è morta – qualche dubbio lo fa nascere.

Gli ispettori inviati dal Ministero sono rientrati alla base e stanno lavorando, vedremo le loro relazioni e ci auguriamo che questa indagine sia seria. Nel frattempo, come informa il Dott. Paolo Calabró del sindacato Uil Fpl, che tante battaglie ha fatto criticando la gestione La Paglia, stasera nel programma ‘Non è l’Arena’, condotto da Massimo Giletti, che prenderà il via alle 20.30 su La7, si parlerà di come la sanità siciliana sta gestendo l’emergenza Coronavirus e un servizio riguarderà pure il tanto discusso ‘Covid Hospital’ di Barcellona.

In chiusura ci si chiede quali saranno gli scenari che avremo davanti nei prossimi mesi? Secondo noi niente di buono, perché riteniamo con estrema chiarezza che fare la Sicilia ‘zona gialla’ sia stato un gravissimo errore che pagheremo nel futuro ormai prossimo, probabilmente fra gennaio e marzo.

Non è voler essere pessimisti o catastrofisti ma realisticamente una ‘terza ondata’ di contagi è quasi certa e teniamo presente che ancora non è scoppiata l’influenza stagionale, che sicuramente creerà confusione nella migliore delle ipotesi (pensiamo alle scuole) panico nella peggiore. Musumeci non è un allocco, lo sa bene ed infatti ha tenuto a sottolineare che non si tratta di un ‘liberi tutti’ ciò che parte oggi, i siciliani lo comprenderanno?

La nostra Testata Giornalistica continua ad avere una posizione equilibrata ma rigorosa: torna il tempo delle responsabilità personali di ciascuno di noi al di là dei colori, quindi il rispetto delle regole, l’uso della mascherina, – quella buona ed a norma –  il distanziamento fisico, evitare assembramenti, lavarsi spesso le mani.

E mentre il Governo Conte sta preparando un nuovo Dpcm per il periodo natalizio, riguardo la nostra regione auspichiamo che si faccia presto luce su tante situazioni legate al Covid-19, sia a livello politico che riguardo la gestione sanitaria, cose che continuano a non convincerci ma sulle quali non vogliamo emettere sentenze né condannare alcuno a priori. La giustizia faccia il proprio corso, ma si badi bene… una Giustizia giusta.