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di Alfredo Anselmo. 

Inizia oggi l’ultima settimana di maggio e tutti noi italiani siamo reduci dal primo vero e proprio fine settimana di “apertura totale” (non delle menti eh…) dopo il famoso lockdown di marzo/aprile.

Partiamo immediatamente dalle notizie buone per fugare ogni dubbio circa il fatto che si voglia ad ogni costo creare allarmismo, fare terrorismo. Assolutamente no!

Diciamolo subito, la situazione contagiati da Covid-19 è in continuo, costante miglioramento. Dappertutto. Anche nella tanto martoriata Lombardia.

Nella nostra Sicilia si è giunti due giorni fa al tanto atteso “contagio zero”, ieri addirittura nessuna vittima in Lombardia. Clamoroso e bellissimo. Se fosse vero. Perché non v’è certezza che lo sia… Al di là  di quest’ultimo dato oggi il virus fa meno paura.

Certo è, però, che invece fanno paura… gli italiani, certi italiani.

Perché sarà stata la quarantena, ma è scoppiato, soprattutto sui social (a rieccoli!) un “tutti contro tutti” da far rabbrividire: adulti contro giovani e viceversa, virologi contro epidemiologi e viceversa, nord contro sud e viceversa, Gabbani contro se stesso e viceversa…

Soprattutto notizie vere contro fake news e viceversa eh…

Ieri ho personalmente postato sulla mia pagina Facebook una foto di un assembramento di qualche sera addietro a Milano. A corredo di questa immagine della “movida” ho scritto, fra il serio ed il faceto: “Milano da bere. Milano da prendere a calci nel culo!”.

Intanto il post ha preso più “mi piace” della “cipolla du Gregu”, prodotto doc del mio paese, che avevo postato tempo fa, e già questo è significativo, con tutto il rispetto per la cipolla. Riguardo i commenti, anche questi tantissimi e devo dire che si è letteralmente scatenato l’inferno. Al di là di parecchi commenti “soft” è stato un pullulare di quelli del Sud che si sono indignati contro quelli del Nord, e qualcuno del Nord che ha pesantemente insultato quelli del Sud. Alcuni francamente sono andati oltre.

Non era questo l’intento del mio post. Volevo solo sottolineare che è assurdo che proprio in Lombardia non si sia capito bene il dramma, la tragedia. Di quei 33000 morti italiani buona parte è di quelle zone.

Qualcuno mi ha pure accusato (in buonafede) di diffondere (in buonafede) notizie false, avendo praticamente poco senso di responsabilità, questo era il significato fra le righe di qualche commento e avrei dovuto anche chiedere scusa per avere diffuso una foto che era palesemente una fake news.

In realtà la foto era vera, postata da qualcuno con un nome e cognome anche conosciuto, tal Gabriele Muccino, Regista, il quale insieme alla foto “incriminata” aveva cinguettato su Twitter il testo seguente: “Qui Milano. Abbiamo un problema.”

La mia riflessione su tutto ciò è la seguente: qui non abbiamo persone Intoccabili solo perché lombarde, da difendere ad oltranza anche quando sbagliano. L’ho già scritto nel mio precedente Editoriale parlando della bagarre in Parlamento riguardo il tema della sanità lombarda. Lo riscrivo oggi. È razzismo il mio? Non credo.

Il problema assembramenti del resto è tale a Milano come a Napoli, a Palermo come a Barcellona Pozzo di Gotto ed a Milazzo. L’ho sempre scritto e sempre lo scriverò, per onestà intellettuale. Ho citato questi luoghi non a caso: sabato sera a Napoli scene da brivido, ieri sulla spiaggia di Mondello a Palermo ancora peggio… A Barcellona Pozzo di Gotto sabato mattina è ripartito il mercato settimanale di Sant’Andrea ed è meglio stendere un velo pietoso, come del resto sugli assembramenti senza mascherina di ieri sul lungomare di Ponente che unisce i due comuni.

Se osi criticare questa gente quasi quasi sei tu che diventi un rompipalle, uno che vuole togliere la libertà al prossimo. Perché c’è ancora chi sostiene che il Coronavirus sia una influenzucola e che questa paura che si vuol incutere nel popolo di pecoroni sia “la dittatura silenziosa dei poteri forti”.

“Il dittatore è qui… è lui… Giuseppe Conte.” Che a me solo a pensarlo come dittatore mi fa scompisciare, poverello. Mi fa tenerezza semmai quest’uomo, che si è trovato una patata bollente che ne fa il Presidente del Consiglio più sfigato della storia republicana: ha praticamente tutti contro, anche congiunti ed affetti stabili.

“Si… siamo schiavi di una dittatura silente che va combattuta fregandosene… Uscendo senza mascherine, abbracciandosi ed accoppiandosi allegramente, perché tanto è stato Bill Gates che ha portato il suo pipistrello personale in Cina facendolo accoppiare con un umano e così creando un virus che gli serve solo per fare il vaccino e lucrare.” Occhio, ho messo il virgolettato perché altrimenti qualcuno potrebbe pensare che sia io a dire/scrivere questo. Magari un giorno si scoprirà che era così, ma oggi non v’è alcuna certezza né prova che sia così.

Ma torniamo al tema assembramenti. Ieri sera in tv, da Giletti (altro “genio” in fatto di professionalità nel panorama del giornalismo televisivo italiano!) si è superato il limite (alla decenza) quando hanno parlato due eminenti (?) figure. Nel virgolettato che segue le rispettive affermazioni:

“La movida è assembramento, lasciate in pace i giovani!” (Alessandro Cecchi Paone).

“È lecito assembrarsi ma in condizioni di sicurezza!” (Dott. Matteo Bassetti, Infettivologo).

Cecchi Paone ha difeso a spada tratta i giovani, che per lui “devono assembrarsi dopo che per due mesi sono stati buoni buoni.”  E certo, importa poco che si infettino tra loro, tanto non muoiono (forse), al limite ammazzano un padre, una zia, un nonno. Ma vuoi mettere dover rinunciare allo spritz?

Le parole di Bassetti (che non mi va di chiamare dottore, perché di un medico così ne faccio volentieri a meno!) sono ancor più gravi perché provengono da chi dovrebbe conoscere meglio la tematica. Cosa dice questo signore? Che è lecito assembrarsi, cioè che è giusto stare tutti vicini vicini. Poi aggiunge con un colpo di genio “però in condizioni di sicurezza!”. Cioè? Mettendosi il preservativo nelle teste di cazzo che hanno e che sono, credo.

Non voglia Dio che fra qualche settimana vi sia un ritorno dei contagi, ma tanto… se tornassero la colpa sarebbe sempre… degli altri… Questa è l’Italia, la nostra amata Italia, oggi 25 maggio 2020! Il Paese dei Responsabili… di assembramenti a scialapopolo!