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di Alfredo Anselmo.

E siamo giunti al 3 giugno 2020. Inizia oggi la Fase 3 legata all’emergenza Covid-19, dopo le date dell’8 marzo (inizio lockdown),  del 4 e del 18 maggio, con le graduali aperture che hanno portato il Paese a rivedere la luce dopo poco più di 70 giorni che ci hanno visto tutti chiusi in casa.

Dopo Fase 1 e Fase 2, in questo primo mercoledì di giugno si riaprono le regioni italiane nel senso che da oggi ci si può spostare per tutto lo Stivale ed anche dall’estero verso l’Italia senza particolari limitazioni, ma non viceversa.

È la tanto agognata Fase 3 e sostanzialmente indica che adesso è veramente finito tutto. Ma anche no. Il Coronavirus è ancora in circolazione, ma non dobbiamo pensarci, dobbiamo conviverci. Ma sto benedetto Covid-19 in che condizioni si trova? Indebolito? Forte? Non ci è dato saperlo.

Se confusione v’era stata nei mesi scorsi, adesso è ancora maggiore perché assistiamo a scene assurde ed incomprensibili che sono un vero inno all’irresponsabilità. E quel che è più grave, certi comportamenti provengono da chi non te lo aspetteresti ovvero dagli esperti del settore: virologi, epidemiologi, infettivologi.

Le scuole di pensiero sono due: quelli del “ilvirusèfortissimo” e quelli del “ilvirusèdebolissimo”. Probabilmente, come accade sempre, la verità sta in mezzo ed effettivamente il Coronavirus è molto meno presente qui in Italia, rispetto ad altre realtà del mondo in cui sta facendo strage (in Brasile ad esempio).

In molte Regioni è pressoché inesistente ed anche qui in Sicilia la situazione è ottimale. Cosa che non si può dire ancora per la Lombardia, ed in parte per Liguria e Piemonte. Il dato nazionale ci dice che fino alla giornata di ieri abbiamo avuto sui 300 nuovi contagiati e 50 morti, e gran parte di questi provengono proprio dai tre territori sopra citati.

In questa occasione il Governo ha deciso di “solidarizzare” con le regioni più colpite e non ascoltare invece Sardegna, Campania, Toscana, che invece erano per una “apertura differenziata”. Si dirà… okay… incrociamo le dita e speriamo bene.

Però poi ti incazzi quando vedi i Gilet Arancioni tutti assembrati senza mascherine nelle piazze che sostengono che il virus non esista. E ti incazzi ancor di più quando vedi il centrodestra al gran completo in Piazza del Popolo e poi in marcia per via del Corso verso Piazza Venezia a festeggiare il 2 giugno con assembramenti a scialapopolo, quando a questi non era mai importato nulla del 2 giugno. E tu, noto epidemiologo che vai in tv a sostenere che il Coronavirus è andato via  che messaggio dai al ristoratore o al gestore di un bar o al barbiere che si sta frantumando gli zebedei con distanziamento, sanificazione, cazzi e mazzi?

Tornando alla Sicilia, Barcellona Pozzo di Gotto è Covid Free, tutta la nostra provincia inizia questa Fase 3 in modo certamente positivo ma con una naturale ansia, perché qui da oggi potrebbe arrivare chiunque da qualunque luogo, dalla Russia come da Milano, da Genova come dal Brasile… Nulla contro questi luoghi, ma che potrebbero portare potenziali ‘positivi’, e si capisce bene che la gente che ha un minimo di cervello si preoccupa e ne ha ben donde.

“Sicilia Sicura” è l’app che qui arriva prima di “Immuni”, su base volontaria è un aiuto per chi giunge nella nostra regione e vedremo se e come verrà utilizzata. Da oggi tutto può accadere ma la speranza è che nulla accada se non che si possa tornare alla normalità e possa prendere il via, anche se in piccole dosi, quello che è il motore principale della Sicilia, ovvero il turismo.

La città di Messina, quasi libera dal contagio, vive oggi la Festa della Madonna della Lettera, propria amata Patrona ed allora chiudiamo con la preghiera, una preghiera che è una esortazione di aiuto, specifica messinese ma che vogliamo estendere a tutti, senza distinzione di regione e religione, contro questa pandemia che è effettivamente un demone invisibile, ma anche contro quei tanti demoni che chiamiamo gente irresponsabile.
“Oh della Lettera Madre e Regina, salva Messina salva Messina!”