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di Alfredo Anselmo.

Il gran giorno è arrivato: oggi domenica 27 dicembre 2020 in contemporanea in tutti e 27 i Paesi dell’Unione Europea, prende il via la campagna vaccinale anti Covid-19 che dovrebbe finalmente portarci a rivedere la luce dopo quasi un anno che definire da incubo è sicuramente appropriato.

Ma sarà realmente così? Usciremo fuori dal tunnel che ci ha rinchiusi, cambiati, stravolti? Oggi sembra tutto semplice ma ragionando non è proprio così. Abbiamo davanti a noi tante incertezze e non sarà così agevole liberarsi di questo maledetto virus.

Scendendo nello specifico alla nostra terra di Sicilia saranno riservate 685 dosi di vaccino in questa prima fase e stamattina alle 11.30 al padiglione 24 dell’Ospedale Civico di Palermo sarà iniettata la prima dose del farmaco Biontech-Pfizer. Tutto bello… adesso. Ma nei mesi a seguire? Si faranno trovare pronte le Asp siciliane? Se pensiamo a come è stata gestita nella provincia di Messina la fase di emergenza durante le due ondate di contagi, marzo/maggio e ottobre/dicembre, subentra lo sconcerto misto al terrore…

Oggi all’IRCCS Centro Neurolesi Bonino Pulejo ed al Papardo, i punti di vaccinazione nella città di Messina, saranno medici, infermieri, personale delle Asp le prime persone alle quali verrà somministrato il vaccino che a distanza di qualche settimana dovrà avere un richiamo. In Sicilia il target è così suddiviso: 79.385 professionisti della sanità e personale che opera in ambito ospedaliero; 21.551 ospiti e 10.463 operatori delle 1.465 RSA censite sul territorio regionale; 8.600 operatori della sanità privata; 3.092 operatori del 118 (Seus); 4.721 tra medici di base e pediatri; 1.455 collaboratori degli studi dei medici di base e dei pediatri; 2.956 operatori MCA/MET (Medicina emergenza territoriale); 4.527 unità di personale assunto per l’emergenza Covid; 800 studenti dei corsi di medicina generale; 3.534 specializzandi.

Tornando alla gestione della vicenda vaccini nel nostro Paese abbiamo notato come vi sia stata una certa approssimazione da parte del Governo in particolare nella comunicazione e ciò fa riflettere: l’avere dichiarato “che si dovevano convincere i medici a vaccinarsi” non è stato certamente un bel colpo in quanto ciò ha causato ulteriori incertezze in quei cittadini che umanamente si ponevano delle domande su un vaccino approvato dall’Ema a tempo di record. Ciò ha dato fiato a chi ritiene che il governo, ormai soddisfatto dal raggiunto accordo con le case farmaceutiche, sotto sotto non voglia che venga raggiunta la fatidica quota del 70% della popolazione ovvero il minimo garantito per la cosiddetta immunità di gregge, e questo per continuare quella che è stata definita una dittatura sanitocratica, in combutta proprio con l’OMS. Un altro grave errore di comunicazione è stato il parlare in questa fase di “obbligatorietà del vaccino” , quando invece occorre fare appello esclusivamente alla responsabilità personale di ciascuno di noi.

Quando finirà lo show dimostrativo di queste ore, tra fiorellini e furgoni col pinguino, capiremo finalmente se si sarà in grado di garantire una proficua distribuzione e somministrazione di questo vaccino, in particolare nei primi tre mesi del 2021 quando si dovrà provvedere alla “vaccinazione di massa”. Vi saranno vaccini per tutti? I medici che dovranno somministrarlo saranno in numero adeguato? Si potrà disporre delle specifiche siringhe?

Ciascuno di noi si chiede se questa giornata rappresenti l’inizio della fine, come ci auguriamo tutti, oppure sia invece una sorta di teatrino della politica, inscenato per farci credere che va tutto bene, quando in realtà non va per niente bene… vedremo nel proseguo dei mesi a venire. Intanto già di prima mattina le tv nazionali sono state invase dalle immagini provenienti dallo Spallanzani di Roma, con le primissime vaccinazioni a favore di telecamera.

Oggi parte una grande scommessa sia a livello governativo ma anche per tutti noi. Come siamo stati per il rigore e per il rispetto delle norme nei mesi scorsi, noi di “OraWebTv” saremo Si-Vax adesso, senza se e senza ma. Abbiamo sposato la linea governativa nell’ottica del fatto che ‘siamo in guerra’ ed in situazioni emergenziali ci si stringe al proprio generale, piaccia o non piaccia. Per noi si poteva chiamare Conte o Salvini o Draghi poco importava, la cosa che abbiamo sempre rifuggito è stata il “fare polica politicante e populismo” sul virus, sulla pandemia. Ed abbiamo apprezzato in questo contesto la misura di Silvio Berlusconi che pur non essendo al governo ha compreso come si dovesse remare tutti nella medesima direzione.

La nostra Testata da oggi divulgherà messaggi che invitano i nostri lettori a vaccinarsi senza alcuna titubanza avendo fiducia nella scienza poiché questo è l’unico modo per uscire dalla pandemia, per togliere una volta per tutte la mascherina, per tornare ad abbracciarsi. Questo è l’unico modo per salvare i nostri genitori, i nostri nonni. Perché l’immunità di gregge si raggiunge o con un proseguo della strage (71.000 morti che qualcuno ci vuol far leggere come lo zero virgola zero zero…) o con questo benedetto vaccino.

Buona fortuna a tutti noi con l’augurio che questo 2021 che sta per arrivare ci tiri fuori, dal fosso nel quale siamo precipitati, ed il vaccino è fondamentale per questo.