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di Alfredo Anselmo.

Nella giornata di ieri, giovedì 21 maggio, il Presidente Giuseppe Conte ha tenuto un’informativa urgente alla Camera dei Deputati e al Senato sulle misure per la nuova fase legate all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

A Montecitorio è scoppiata la bagarre durante il primo intervento seguito al discorso del Premier, quello dell’On. Riccardo Ricciardi (M5s), il quale ha osato attaccare la sanità lombarda.

Ma cosa ha detto di tanto grave il deputato grillino da far totalmente sclerare tutti i rappresentanti della Lega e buona parte del centrodestra, ma anche parte della maggioranza “per i toni eccessivamente provocatori”?

Ricciardi ha sostenuto che chi attacca il governo sulle misure anti-Covid “propone il modello Lombardia”, aggiungendo: “Lei, signor Presidente del Consiglio, doveva fare come Gallera, che in conferenza stampa si presentava puntuale, e annunciava un ospedale per il quale hanno speso 21 milioni per 25 pazienti”.

È successo il finimondo che sembrava di essere… alla scuola materna.

Grida, assembramenti, mascherine tolte, velate minacce che hanno costretto il Presidente della Camera Roberto Fico a sospendere la seduta. Uno spettacolo indecente in diretta televisiva.

Come se non bastasse c’è stato un seguito nel pomeriggio a Palazzo Madama, con la replica da parte del Sen. Salvini che si è rivolto al pentastellato Ricciardi con queste parole: “Questo piccolo uomo, questo ominicchio si sciacqui la bocca prima di parlare dei cittadini lombardi e della sanità lombarda”.

Questi i fatti.

Andiamo alle opinioni.

Come è possibile che la sanità della Regione Lombardia, che fino a due mesi fa era definita la migliore in Italia ed una delle migliori d’Europa, oggi venga additata come un modello da non seguire? Intanto non si deve cadere nell’errore di generalizzare, in quanto i centri di eccellenza rimangono e siamo tutti fieri di queste realtà nella quali tanta gente del sud va a curarsi.

Altra cosa è il modello sanitario lombardo che si è rivelato oggettivamente fallimentare per gli errori della classe politica. Non solamente di quella attuale, si badi bene, ad esempio la privatizzazione con l’emergenza/urgenza appannaggio della sanità pubblica mentre la cura dei malati cronici affidata al privato è qualcosa che viene da lontano. Come il piano per affrontare le pandemie che risale al 2010 e che non ha dato il giusto ruolo all’assistenza territoriale ed alla fondamentale figura del “medico di famiglia” ed ovviamente i contagiati che hanno saltato questa figura catapultandosi direttamente ai pronto soccorso sono stati benzina sul fuoco del virus.

Si può dirlo/scriverlo questo? O è lesa maestà?

E si può dire/scrivere che l’attuale governo regionale lombardo a guida Lega ha continuato a fare grosse minchiate?

Letteralmente omicida la decisione di mandare i pazienti positivi meno gravi nelle case di riposo (RSA) per liberare posti in ospedale, lo ha capito anche un cretino patentato.

E potremmo proseguire con i casi Nembro e Alzano Lombardo focolai già a fine febbraio che sono diventati “zona rossa” addirittura l’8 marzo con il tanto vituperato Dpcm di Conte.

Qui non si tratta, come qualcuno vorrebbe far credere, di una lotta nord/sud, e spingere sul disagio sociale come fa qualche populista da strapazzo è francamente vergognoso. In Veneto ed in Emilia Romagna le politiche di chi amministra quelle regioni evidentemente si sono dimostrate migliori e lo testimoniano i dati del contagio, i morti, le terapie intensive.

E allora di che parliamo?

Chi ha onestà intellettuale deve denunciare ciò che è sbagliato per porvi rimedio, solo così farà il bene di quel determinato territorio.

Noi vogliamo bene ai nostri fratelli di Codogno, di Bergamo, di Brescia, noi piangiamo le tante, troppe vittime della bella terra di Lombardia. Per questo ci indigniamo, per questo preferiamo l’intervento di quel grillino alle parole di chi attende ancora i pieni poteri e si comporta da “principe dei populisti” non facendo il bene dei lombardi e della Lombardia.

Ci chiediamo e vi chiediamo cosa avrebbe detto o scritto lo stato maggiore leghista o certa stampa allineata se ciò che si sta verificando in Lombardia fosse accaduto in Calabria, in Puglia, in Campania.

O  se fosse accaduto in Sicilia. Dove in queste ore una indagine sugli appalti nella sanità ha scoperchiato un sistema di tangenti che riguarda vertici delle Asp, imprenditori, funzionari e che vede coinvolto addirittura il commissario all’emergenza Covid regionale.

La giustizia farà il suo corso ma non è che perché siamo siciliani dobbiamo dire che tutto va bene, lo stesso sarebbe opportuno riguardo altre realtà negative, di qualsiasi parte del Paese esse siano.

Chiudiamo con una riflessione: i Presidenti di Regione ed i Sindaci del sud ma potremmo dire anche anzi soprattutto tutti i cittadini del sud in questa emergenza Covid-19 sono stati bravi: si è effettivamente limitato il contagio che da queste parti, per le note carenze, avrebbe potuto rappresentare una vera ecatombe.

Ed allora diamo a Cesare quel che è di Cesare… forse quel grillino, pur avendo esagerato nei modi, ieri alla Camera non aveva così tanto torto, perché quelli della sanità lombarda non sono mica… “Gli Intoccabili”?!