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Scrutinio concluso nei 15 comuni messinesi, con i verdetti a Capo D’Orlando con la riconferma di Franco Ingrillì, a Patti nella lotta a cinque, vince Gianluca Bonsignore, a Terme Vigliatore viene riconquistata da Bartolo Cipriano ed a Falcone lo storico successo di Antonino Genovese.

Andando ad analizzare i dati in ogni singolo comune, partiamo da quello più popoloso e con più votanti in questa tornata elettorale comunale.

Successo di ampia misura per l’attuale sindaco Franco Ingrillì a Capo d’Orlando che è si attestato al 60,1%, dietro Mangano al 26,7% e Giuffrè 13,2%. Da segnalare il dato sull’astensione, specie nella cittadina paladina con l’affluenza che si ferma al 59,35%, addirittura 13 punti in meno rispetto alle precedenti elezioni (72,48%).

A Patti, arriva il segnale di discontinuità rispetto all’Amministrazione Aquino, con l’affermazione di Gianluca Bonsignore a sindaco, davanti a Cangemi al 25,5%, Bonsignore 40,0%, Sidoti 25,2,%, Trifilò 7,4%, Natoli 1,9%.  A Patti il 68% di affluenza, sei punti in meno rispetto al 74% delle ultime elezioni. Il neo-sindaco Gianluca Bonsignore, ha raccolto 3442 preferenze pari al 40%. L’esito della tornata elettorale, mette in luce la bocciatura dei dieci anni che hanno visto alla guida del governo cittadino Mauro Aquino. Cangemi, infatti, si poneva in continuità con l’amministrazione uscente avendo, tra l’altro, designato in prima battuta nell’ipotetica giunta, gli assessori Alessia Bonanno e Cesare Messina. Un chiaro segnale di continuità con il passato. La città, in questa tornata elettorale, ha voluto voltare pagina in maniera decisa. A confermare questo dato è anche il risultato ottenuto da Anna Sidoti che ha riscosso un consenso non indifferente a conferma del desiderio dei pattesi di un’aria nuova.

A Terme Vigliatore, Bartolo Cipriano ritorna ad essere il sindaco col 60,32% (2.522 voti), a seguire il testa a testa con Munafò al 19,95% (834 voti), Chiofalo 19,73% (825 voti). A Terme Vigliatore hanno votato in 4.362 su 6.657. Un successo per la lista di Cipriano che raccolto il 66,41%, sei punti in più del candidato sindaco.

A Torregrotta, altro ritorna sulla poltrona di sindaco per Antonio Caselli, con Maurizio Rizzo al 29,5% (1.209 voti), Antonio Pino 14,1% (580 voti), Franco Pino 20,5% (842 voti), Antonio Caselli 35,7% (1.466 voti). Percentuale finale di affluenza a quota 62, cinque punti in meno rispetto al 67,39% delle scorse edizioni.

Antonio “Nino” Genovese nuovo sindaco di Falcone: Antonino “Nino” Genovese ha raccolto 957 voti col 51,01% (alla sua lista 49,87%), appena 38 in più di Andrea Paratore che si è fermato a 919 preferenze (pari al 48,99%). Ma la lista di Paratore ha raccolto il 50,13%. A Falcone il dato sull’affluenza con 1.913 votanti sui 3.339 aventi diritto.

A Mistretta, un plebiscito per Totò Sanzarello che ha raggiunto il 71,1% dei votanti davanti a Maniaci 19,2% e Germanà 9,7%.

Ad Antillo, Davide Paratore viene riconfermato sindaco per il terzo mandato consecutivo, unico in provincia di Messina. Un successo già certo ben prima dello spoglio di oggi, vista l’assenza di avversari, anche se era presente un secondo candidato sindaco con una propria lista che però sosteneva il primo cittadino uscente. Paratore ha ottenuto 443 voti pari al 92,48%, l’altro candidato Giuseppe Santoro si è fermato a 36 preferenze pari al 7,52%.

A Caronia, Giuseppe Cuffari è il nuovo sindaco avendo ottenuto il 38,21%. Queste le percentuali Antonella Fasolo (33,60%), Giuseppe Cuffari (38,21%), Cuffari Giuseppe M.P. (28,18%),

A Ficarra, Basilio Ridolfo è sindaco. Cinque anni dopo l’ingegnere Basilio Ridolfo torna sindaco di Ficarra dopo esserlo stato per due mandati, dal 2006 al 2016. Sostenuto dalla lista “Uniti per Ficarra”, il neo primo cittadino ha ottenuto 539 voti, pari al 58,65% e superando largamente il sindacalista della Cgil e dipendente del comune di Capo d’Orlando Antonino Pizzino, al quale va comunque dato l’onore delle armi avendo racimolato 380 preferenze (41,35%).

Antonio Stroscio è il nuovo sindaco di Floresta dopo aver sconfitto l’uscente Sebastiano Marzullo: Marzullo 170 voti (46,96%), Stroscio 191 (53,04%)

A Galati Mamertino, situazione di grande equilibrio per tutto lo spoglio, alla fine la spunta Amadore con 621 voti pari al 36,47%, Pino Drago 547 (32,12%), Calogero Emanuele 535 (31,42%).

A Gioiosa Marea la Tindara La Galia (detta Giusy), unica candidata alla carica di primo cittadino, vince la sfida con il quorum e conquista il più alto scranno del palazzo municipale di via Natoli Gatto. Il primo scoglio, quello dell’affluenza alle urne, era stato superato intorno alle 12 di ieri con il raggiungimento della soglia del 50% più uno dei votanti sul totale degli aventi diritto, decretando, di fatto, la validità delle consultazioni. Intorno alle 19, circa cinque ore dopo la chiusura dei seggi nelle 8 sezioni sparse sul territorio comunale, è arrivato il risultato definitivo: su 3.286 votanti, pari al 57,50% degli aventi diritto, in 3.120 hanno accordato fiducia alla La Galia, che diventa sindaco di Gioiosa Marea con il 94,92%

Riconferma a Rodì Milici per Eugenio Aliberti, sostenuto dalla lista “Noi per Rodì Milici”, con un risultato plebiscitario, 977 voti e l’87,3% dei voti validi, è stato riconfermato sindaco di Rodì Milici per il secondo mandato consecutivo. Com’era prevedibile il “derby” in famiglia che ha caratterizzato la campagna elettorale, essendo candidati nella lista avversaria la moglie dello stesso sindaco Nadia Rivetti ed il padre l’ex sindaco Carmelo Aliberti, non ha creato contrapposizioni. Fortunato Domenico Maio si è fermato a 142 voti e il 12,69%.

A San Marco D’Alunzio, il sindaco è Filippo Miracula con 678 voti. Queste le percentuali definitive: Andrea Morici 18,09% (244 voti), Dino Castrovinci 31,65% (427 voti), Filippo Miracula 50,26% (678 voti)

A Sant’Angelo di Brolo, il sindaco è l’uscente Franco Cortolillo ad avere la meglio, con il 56,70% (1.126 voti), Germanelli al 43,30% (860 voti). Cortolillo vince di larga misura la competizione elettorale. Premiato il suo impegno, la realizzazione del programma presentato agli elettori nel passato, la sua squadra coesa, impegnata e collaborativa che lo ha voluto nuovamente come guida per governare il paese per il prossimo quinquennio e soprattutto la sua esperienza politico-amministrativa per la quale gli hanno addossato lo slogan “Cortolillo il Sindaco lo sa fare”. La vittoria di Cortolillo è stata di gran lunga superiore alle previsioni che davano le due liste quasi appaiate.