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“Invito le donne della Giunta e delle liste di Basile a prendere le distanze dal loro leader”, questa la reazione della consigliera comunale pentastellata Cristina Cannistrà, probabilmente, alle parole con le quali Cateno De Luca, nella sua quotidiana diretta facebook mattutina, chiedeva, “a modo suo”, di conoscere le ragioni che avrebbero portato alla scelta di candidare l’onerevole Matilde Siracusano nel collegio blindato di Bagheria, esprimendo la sua solidarietà alla deputata di Forza Italia.    

“Massima solidarietà alla deputata Matilde Siracusano –ha dichiarato la consigliera Cannistrà-, vittima di un vile attacco sessista da parte dell’ex sindaco Cateno De Luca. E’ un copione già visto e rivisto purtroppo in questi anni e non è più concepibile assistere a questi squallidi siparietti che, di volta in volta, vanno a colpire con il suo cieco odio i ‘nemici del giorno. Anche io –ha tenuto a precisare-, insieme a tante colleghe e donne impegnate in politica, siamo state attaccate dal suo linguaggio volgare e, quindi, so bene come ci si sente. Informo l’ex primo cittadino che una donna può essere capace di fare politica in modo serio, ad ogni livello, locale, regionale e nazionale, solo grazie alla forza del proprio lavoro. Queste dichiarazioni confermano, oltretutto, quanto De Luca sia misogino ed è arrivato il momento di dire basta a queste esternazioni di una persona che sa solo seminare odio, sospetti e fango”.

Concludendo con l’invito alle donne, che fanno parte della Giunta di Federico Basile e delle liste che lo sostengono, “a prendere con forza le distanze da quanto detto dal loro leader”, aggiungendo che “Questo si che rappresenterebbe un vero segnale di cambiamento per la compagine formata dagli ex amministratori comunali”.

Non manca l’immediata replica di Cateno De Luca, che giunge attraverso un suo post serale, nel quale ripropone il video incriminato con l’invito “Trovate le parole sessiste (che non ci sono)”, nello stesso tempo ha respinto le accuse che, a suo dire, gli sarebbero pervenute anche dagli uffici stampa degli onorevoli Mulè, Tajani e Schifani, dichiarando “Respingo quindi i tentativi di strumentalizzare le mie affermazioni per non rispondere al quesito che invece ripropongo: quali sono le ragioni che hanno portato alla scelta di candidare l’on. Matilde Siracusano nel collegio blindato di Bagheria? Attendo ancora una risposta –conclude De Luca-, magari dai frequentatori di certe cene eleganti che certamente non sono sessisti”.

Luigi Politi