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Si è svolto ieri sera, nella sede del comitato elettorale di Barcellona Pozzo di Gotto, un incontro con il candidato all’Assemblea Regionale Siciliana Luigi Genovese. Davanti a decine di giovani della città del Longano, il candidato di Forza Italia ha iniziato il suo intervento spiegando i motivi che lo hanno indotto a mettersi in gioco:

“Questa candidatura vuole essere un input per tutti quei giovani ormai disamorati della politica. Le nuove generazioni adesso devono scommettersi, perché nessuno è riuscito a rappresentare degnamente le loro istanze. L’estraneità dei giovani rispetto alla Cosa Pubblica è un fenomeno che va arginato, cercando in tutti i modi di invogliare le nuove generazioni a sedersi al tavolo della politica attiva, per rinnovarla attraverso le idee. Il rischio, altrimenti, è quello che tra 10 anni ci ritroveremo senza una classe dirigente rinnovata. Nell’ultima legislatura, per capirci, l’Ars era composta dal 97% di over 30, nella precedente dal 99%: questo è inaccettabile”. Genovese prosegue il suo intervento tracciando un bilancio dello scenario politico degli ultimi 5 anni: “Il governo regionale non ha saputo dare risposte concrete ai cittadini, alimentando diffidenza e odio sociale. La mala politica è la linfa dell’antipolitica, un fenomeno che adesso deve essere ridimensionato attraverso la competenza, la serietà e le risposte concrete. La politica del “No” a tutto non è la soluzione: dire no è sacrosanto, ma poi è fondamentale la proposta. Bisogna far tornare la gente a parlare di politica, a credere nella politica della competenza e nell’importanza cruciale del voto”.

Il candidato all’Ars ha in seguito snocciolato alcuni dati relativi all’intercettazione in Sicilia dei fondi strutturali, concentrandosi sull’attuale quadro finanziario 2014-2020: “Il patto di stabilità interno ha ridotto al minimo la disponibilità finanziaria delle amministrazioni locali, siano essi regionali o comunali. In questo panorama, le risorse finanziarie comunitarie diventano vitali. Eppure lo scenario relativo alla distribuzione dei fondi strutturali rimane preoccupante. Prendiamo ad esempio il fondo europeo destinato all’agricoltura: la Sicilia, quando ormai siamo giunti a metà dell’attuale ciclo di programmazione, ha intercettato un quarantesimo di finanziamenti rispetto al Piemonte. Siamo riusciti anche a fare di peggio con il fondo europeo di sviluppo regionale: ad aprile 2017 eravamo ingessati allo 0% di finanziamenti erogati. Al Lab, la struttura che abbiamo realizzato e che si rivolge al mondo dell’innovazione e della contaminazione di idee, lavoriamo senza sosta sui bandi europei, per cercare di sostenere le idee di imprese e cittadini. È mia intenzione estendere il progetto a tutta la provincia messinese, per poi cercare di realizzare qualcosa di simile in ambito regionale, proponendo la strutturazione di un ufficio unico che si occupi esclusivamente di questo tema. La mia campagna di comunicazione? Abbiamo scelto di non fare investimenti pubblicitari destinati ai media. Abbiamo rivolto la nostra comunicazione quasi esclusivamente ai social network, perché crediamo fortemente nella necessità di un contatto diretto con l’opinione pubblica, sia essa online o offline”. Genovese ha concluso ringraziando i presenti: “Questi sono incontri fondamentali, perché rappresentano uno strumento ideale per conoscerci senza il filtro del pregiudizio. Tutti insieme possiamo dimostrare quanto valiamo e ciò che possiamo fare. L’esperienza si fa sul campo, per questo credo fortemente che l’età sia un discorso relativo. Ho una convinzione: le nuove generazioni lasceranno il segno”.