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Sarà una battaglia fino all’ultimo giorno da quanto si preannuncia per la presidenza della regione, stando anche ai sondaggi, con un continuo testa a testa tra il centrodestra di Nello Musumeci e il Movimento 5 Stelle di Giancarlo Cancelleri. E già Micari inizia ad attaccare Mdp sulla mancata convergenza a sinistra.

Un aspetto è già chiaro, il calo del Pd, tallonato dallo schieramento della sinistra unita. Inoltre gli effetti del voto del 5 novembre sugli equilibri nazionali, sono alcuni dei temi toccati nel nuovo atlante politico che Demos ha preparato per Repubblica. E che analizza tendenze in atto ed eventuali effetti del voto per le regionali siciliane. Con un focus che riguarda i candidati alla successione di Rosario Crocetta, il cui dato sull’apprezzamento è davvero incredibile, stando ai numeri di Demos, la sua esperienza da governatore è considerata positiva dal 76% dei siciliani.

Tornando alla campagna elettorale in corso, secondo il sondaggio di Demos è avanti l’esponente del centrodestra Nello Musumeci con il 35,5% dei consensi; seguito dal grillino Giancarlo Cancelleri che si ferma al 33,2%. Molto distanziato il rettore Fabrizio Micari, candidato dal Pd e dai centristi di Alfano: 15,7%. Che sopravanza per soli due punti percentuale Claudio Fava, che guida la lista di sinistra “Centopassi per la Sicilia”.

E alla luce dei primi sondaggi, a meno di tre settimane dal voto, è già tempo di bilanci ed attacchi per Fabrizio Micari, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione. Così durante il forum organizzato dall’agenzia Ansa, Micari si scaglia contro il Movimento democratico e progressista che per la corsa a governatore ha schierato Claudio Fava. Il candidato governatore del Centrosinistra attacca il movimento che sostiene Fava: “Se fossimo rimasti uniti saremmo stati alla stessa quota di Musumeci e Cancelleri”. “E’ stata una prova di forza quella di Mdp per contarsi – continua Micari – Tutto questo è stato fatto sulla pelle dei siciliani, questa prova muscolare ha messo a rischio la possibilità per il centrosinistra di farcela e di conseguenza consegnare la Sicilia a Musumeci o Cancelleri. Perché se teniamo conto dei sondaggi, sommando le percentuali che mi vengono attribuite con quelle che vengono date a Fava il pronostico è vicino a quello di Musumeci e Cancelleri”. Dal canto suo, Micari ribadisce di sentirsi fiducioso, ma sottolinea che sul verdetto degli elettori peserà “l’operazione gestita a Roma” che ha fatto naufragare il ‘campo largo’. “Sono stati i vertici romani di Mdp – dice – a non volere l’intesa, nonostante i dirigenti locali fossero stati i primi a convergere sul mio nome”.

Infine tra i leader nazionali il più gradito in Sicilia è Silvio Berlusconi. Seguito da Beppe Grillo e Matteo Salvini.