Condividi:

Capita anche questo in una competizione elettorale, e cioè che il candidato sindaco di un Comune, invece di confrontarsi col suo diretto antagonista, si trova a “duellare” col sindaco di un Comune vicino.

La sfida si consuma sui social, ma il reale campo dello scontro è costituito dal Comune di Rometta, col Sindaco Nicola Merlino, e dal Comune di Venetico, con il suo primo cittadino, Francesco Rizzo, sindaco uscente, che si ripropone per le elezioni di domenica prossima, contro il politico di lungo corso Antonio Laguidara, sostento dal M5S.

Inizia il Sindaco Merlino, che rimugina sullo “sconfinamento” con propaganda a suo sfavore, perpetrato da Rizzo, in occasione delle elezioni di Rometta del 2019.

E lo fa, oggi, con una “Lettera aperta ai miei concittadini, oggi residenti a Venetico, ed ai miei amici di Venetico”, con la quale ritorna sulla querelle ACAVN, l’Azienda consortile acquedotti Vena e Niceto, di cui fanno parte oltre ai due citati Comuni, anche quelli di Spadafora, Torregrotta e Valdina, consistente, a suo dire, nel fatto che i Comuni di Spadafora, Valdina e, appunto, Venetico non verserebbero al Consorzio tutto il dovuto per l’approvvigionamento idrico, con grande aggravio di costi per i cittadini e la necessità della nomina, da parte della Regione, del Commissario ad acta Dott. Ventura Mastrolembo, su input dei sindaci di Rometta e Torregrotta.

Nella sua lettera aperta, Merlino dice “A prescindere dal comportamento elettorale degli altri, non ho mai ritenuto, da sindaco di Rometta, di interferire nelle elezioni Comunali negli altri Comuni, anche quando, nel caso del sig. Rizzo, sindaco di Venetico, nelle elezioni Comunali di Rometta, si è letteralmente trasferito da noi in campagna elettorale, anche in modo aggressivo, per impedire la mia rielezione. Mi è stato Comunicato che reiteratamente, anche ieri sera, il sig. Rizzo mi ha chiamato in ballo in alcuni suoi…comizi, nell’esporre le sue estemporanee tesi, per cui, penso, che sia mio compito riportare un minimo di verità e correttezza dell’esposizione delle questioni Acavn. Cari  concittadini, oggi residenti a Venetico e cari amici di Venetico, l’Amministrazione Comunale uscente di Venetico, ed il suo sindaco in particolare, mal suggeriti e mal supportati dal punto di vista giuridico-amministrativo e non solo, hanno accumulato debiti e creato danni  e disfunzioni in Acavn di rilevante gravità, come è ben noto anche al vostro ex vice sindaco Mimmo Giusto, che dopo tanti tentativi di fare ragionare il proprio sindaco, non ha potuto su tali questioni fare altro che rassegnare malinconicamente le proprie dimissioni. Anche l’Ispettore-Commissario Dott. Mastrolembo, nominato dall’Assessore regionale alle autonomie locali nelle vicende Acavn, su richiesta dei Comuni di Rometta e di Torregrotta, ha cercato di portare un minimo di buon senso nelle allucinanti tesi del sindaco di Venetico evidenziando, testualmente e ripetutamente, al sig. Rizzo che ‘non si può andare al Supermercato prendere 5 bottiglie d’acqua e presentarsi alla cassa pretendendo di pagarne 3!’ È quanto pretende il sindaco di Venetico: consuma il 22% e pretende di pagare il 15% dei consumi di acqua di Acavn. Quel 7% dei consumi di Venetico chi lo deve pagare?! Una cosa è certa: non pagheranno sicuramente i consumi idrici di Venetico ed i danni causati dalla sua pessima amministrazione, i contribuenti (cittadini e proprietari di immobili) di Rometta, così come si pretende! Conseguentemente, lo stesso Ispettore-Commissario, dopo formali atti di diffida, si sta adoperando ad adottare i bilanci di Acavn, in sostituzione anche del Comune di Venetico, reiteratamente inadempiente, con le tesi aberranti e paradossali di cui sopra, che non potrà non portare al richiesto commissariamento di Acavn e ad altri provvedimenti nei confronti dei Comuni inadempienti. Fra quote non pagate dei Comuni inadempienti (primo fra esse Venetico) e danni conseguenti a tali inadempimenti, vi è un debito complessivo di Acavn di oltre 3,5 milioni! Le sole quote non pagate dal Comune Venetico, fino al 31 dicembre 2019, ammontano a circa € 800.000,00. Ma siamo sicuri che le quote non pagate da Venetico, sono state accantonate nei bilanci!? Tu che ne dici Mimmo Giusto (vicesindaco nella giunta Rizzo, dimessosi di recente ndc)!? Si possono dare cittadinanze onorarie a tutti (probabile riferimento alla cittadinanza onoraria conferita dal Sindaco Rizzo al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e a Maurizio Croce, oggi candidato sindaco a Messina, ndc), si può promettere sostegno elettorale a chiunque, con l’intento di impedire il corso dei doverosi legittimi procedimenti, ma una cosa è certa: ognuno risponderà del proprio operato! Delle vicende Acavn, dopo aver interessato gli organi di controllo amministrativi, sono stati anche investiti tutti gli organi interessati, ivi incluso la procura della Corte dei Conti e la Procura della Repubblica. Cari amici residenti a Venetico, per tali obiettivi motivi, nelle ormai imminenti elezioni Comunali, vi invito a riflettere con molta attenzione, in questi ultimi giorni, prima delle consultazioni elettorali, utilizzando anche il previsto voto disgiunto – se del caso-, facendo prevalere solo ed esclusivamente il bene Comune, nell’interesse di Venetico e di tutta la nostra zona”.

Immediata la replica del Sindaco di Venetico, che con un Comunicato a sua firma, di oggi stesso: “Appreso quanto dichiarato dal Sindaco di Rometta avv. Nicola merlino, con ‘lettera aperta ai miei concittadini, oggi residenti a Venetico ed ai miei amici di Venetico’, oggi pubblicata e diffusa attraverso i canali social, intendo smentire le affermazioni ivi contenute e, in ossequio al principio della trasparenza amministrativa, cui questa Amministrazione ha sempre improntato la propria azione di governo, intendo fare ulteriore chiarezza sulla vicenda ACAVN, semmai ce ne fosse ancora necessità, trattandosi di argomento ampiamente e ripetutamente sviscerato e discusso, per ribadire che il Comune di Venetico ha puntualmente adempiuto ai pagamenti dovuti al Consorzio secondo la ripartizione prevista dall’art. 5 della convenzione, ovvero secondo la quota di partecipazione pari al 15% (L’art. 5 della convenzione recita: ‘Le quote di partecipazione sono stabilite con riferimento congiunto al fatturato dei metri cubi di acqua relativi all’esercizio 1997, ponderato con la somma dei patrimoni conferiti dai singoli Enti…Tali quote, rispetto ad un totale di 100, risultano quindi essere così ripartite: Venetico 15%, Torregrotta 24%, Rometta 31%, Spadafora 28%, Valdina 2%, ndc). Del resto, fino ad oggi, a parte le pretestuose prese di posizione del Sindaco Merlino, l’impostazione seguita dal Comune di Venetico ha sempre avuto finora l’avallo, tanto in sede giudiziale quanto in occasione delle visite ispettive eseguite dagli stessi commissari regionali. A tal fine, ritengo doveroso, amore veritatis, rendere pubblica la documentazione ufficiale comprovante la linearità e correttezza con cui questo Ente ha sempre affrontato la questione attinente ai rapporti societari ACAVN/Comune di Venetico, così da fornire a tutti i medesimi cittadini cui il Sindaco Merlino rivolge l’accorato appello, gli elementi necessari per giudicare (loro) la reale dimensione e la concreta impostazione della vicenda in interesse”.

Tra la documentazione citata e pubblicata da Rizzo, vi è, a firma del responsabile dell’Area Finanziaria del Comune di Venetico, Dott. Carmelo Calabrese, datata 28 marzo 2022, la “Relazione sulla situazione economica-finanziaria nel rapporto intercorrente tra il Comune di Venetico e l’Azienda Consortile ACAVN”, redatta in riscontro alla specifica richiesta del Commissario, nella quale si legge che un contenzioso ACAVN-Comune di Venetico era in essere già nel 2013, ed era sorto perché, diversamente di quanto era avvenuto in passato, quando gli addebiti degli Enti consorziati erano determinati sulla base delle quote di partecipazione, ad un certo momento ACAVN ha determinato gli importi sui consumi di acqua dei singoli Comuni, senza che fossero intervenute modifiche nello Statuto e nella Convenzione del Consorzio. Lo stesso dirigente Comunica, Comunque, al Commissario Mastrolembo che “Sulla base dei dati in possesso sinora desunti dai consuntivi redatti dall’Azienda consortile sino all’annualità 2019 e dai previsionali 2020 e 2021 la differenza tra quanto ripartito dalla struttura consortile con il metodo dei consumi e quanto ripartito secondo lo statuto e convenzione ammonta ad Euro 788.740,57. Il Comune di Venetico, in osservanza dei principi contabili, della normativa vigente e dell’orientamento della Corte dei Conti, ha previsto degli accantonamenti nel proprio rendiconto che hanno lo scopo di tutelare l’Ente, nel caso di eventuali liti”. Nella relazione si garantisce anche la copertura in bilancio del citato “valore differenziale”, scaturente dalla differenza aritmetica tra le due metodologie di calcolo.

Il Sindaco Merlino, invece, insiste sulle debenze al Consorzio del Comune di Venetico, ma anche di Spadafora e Valdina, sebbene le motivazioni del mancato pagamento di questi, di tutt’altra natura, saranno valutate dal giudice che si occuperà delle opposizioni dei citati Enti debitori ai decreti ingiuntivi dell’ACAVN. E sottolinea “i superiori inadempimenti hanno causato gli inadempimenti, a sua volta, di Acavn nei confronti dei fornitori di energia elettrica (il 90% del bilancio Acavn è costituito, come sai, dalle forniture di energia elettrica) ed in particolare: – siamo decaduti dalla transazione effettuata con Enel per cui non dovremo pagare più ‘solo’ € 1.900.000,00 ma l’intero importo dovuto di € 2.521.545,66; – per l’inadempimento con i fornitori di energia elettrica, siamo in regime di salvaguardia, per cui la stessa ad Acavn costa molto di più del normale (circa il 150% in più!). E queste somme aggiuntive rispetto alle quote dovute sono danni e somme aggiuntive e che bisogna che qualcuno li paghi”.

Il Sindaco di Rometta, inoltre, nutre dubbi sul fatto che il Comune di Venetico, poi, abbia davvero appostato in bilancio le maggiori somme e rivolgendosi, attraverso facebook, al Sidaco Rizzo dice “I rappresentanti del Comune di Venetico hanno risposto, come ben si può vedere alla richiesta del Commissario, eludendo completamente la richiesta con i soliti sterili  ed aberranti argomenti. Ma non hanno minimamente documentato la presenza nei propri bilanci, come specificatamente richiesto dal Commissario, delle consistenti somme non corrisposte ad Acavn nel corso degli anni”. E conclude “Non sfugge a nessuno -penso- che, detta richiesta dell’Ispettore-commissario serva per relazionare all’Assessore, e non solo, in ordine ai provvedimenti che saranno richiesti per sostituirsi ai Comuni inadempienti nei confronti di Acavn, ed adempiere al loro posto o per adottare le più gravi iniziative previste qualora le somme dovute ad Acavn malauguratamente per loro non fossero presenti in bilancio”.

Insomma, la questione è tutt’altro che risolta essendo i due sindaci arroccati sulle proprie rispettive posizioni: Merlino sulla determinazione in base ai consumi di acqua; Rizzo sul calcolo col metodo delle quote di partecipazione al Consorzio.

Una cosa è certa, per tutti i Comuni consorziati vale la regola della ripartizione in ragione dei consumi di acqua di ogni singolo Ente consorziato, per Venetico no.

In attesa che venga risolta la controversia, in atto da tantissimi anni e che ora sembra acutizzata, i cittadini dei Comuni del Consorzio si dovranno sicuramente sobbarcare le maggiori spese derivanti dagli inadempimenti di ACAVN nei confronti del fornitore di energia elettrica, oltre a quelle relative alle liti, chiedendosi, e anche in questo caso diventa questione rilevante, quale sarà il metodo della ripartizione: pagheranno tutti o solo gli abitanti dei Comuni inadempienti?

Luigi Politi