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Nuovo allarme lanciato dal Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela, dopo l’appello dell Adasc alla luce di un nuovo studio sulle malformazioni congenite nella valle del Mela, quando già l’anno scorso si evidenziava lo studio epidemiologico della Regione Siciliana che segnalava un eccesso del 30% rispetto alla media regionale.

Adesso i risultati dell’ultimo rapporto “Sentieri” condotto dall’Istituto Superiore di Sanità rivedono al rialzo l’eccesso di malformazioni congenite nell’area di Milazzo, andando oltre ogni più fosca previsione: addirittura + 80% rispetto ai casi attesi .

“Un eccesso particolarmente grave, che non ha eguali in nessun altra parte d’Italia e che elegge Milazzo e la valle del Mela come la prima emergenza nazionale per malformazioni congenite.

Gli eccessi di malformazioni congenite rappresentano un segnale di allarme sanitario per i siti inquinati. Già nel 2010 un precedente rapporto Sentieri evidenziava una probabile associazione delle malformazioni congenite con la presenza di raffinerie e/o impianti petrolchimici.

Tale ipotesi è stata rafforzata dai risultati di un recente studio della Regione Puglia, che ha riscontrato una correlazione diretta tra malformazioni congenite ed emissioni di un petrolchimico (in particolare COV, composti organici volativi, che includono gli idrocarburi) [3].

L’attuale AIA (autorizzazione integrata ambientale) della Raffineria di Milazzo, entrata in vigore un anno fa, è stata illegittimamente privata delle prescrizioni sanitarie individuate nel corso della procedura. Esse includevano limiti per le emissioni odorigene, e quindi anche per COV e idrocarburi, già indicati dall’Arpa come i principali responsabili degli odori molesti.

Oggi questo inaudito eccesso di malformazioni congenite rende ancora più grave l’assenza di tali limiti. Pertanto è necessario che i limiti previsti nelle prescrizioni sanitarie entrino in vigore al più presto. Per questo rinnoviamo al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa la richiesta (già avanzata in occasione della sua recente visita a Milazzo) di riaprire la procedura che ha portato al rilascio dell’ultima AIA, dichiarando nullo – in quanto immotivato e senz’altro illegittimo – l’accantonamento delle prescrizioni sanitarie già precedentemente individuate. E’ il minimo che possa fare per i bambini ed i nascituri della valle del Mela”.

 

(Foto ADASC Giuseppe Maimone FB)