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Salvaguardia occupazionale e rivalutazione strategica della presenza dell’Ast nella zona jonica. Soddisfazione di Fit Cisl, Faisa Cisal, Fast Confsal e Orsa per la definizione della trattativa che ha portato all’acquisizione da parte dell’Ast della Jonica Trasporti.

I sindacati, che hanno seguito fin dal primo momento la vertenza, esprimono apprezzamento per la il clima positivo di collaborazione del presidente di Ast Gaetano Tafuri, del direttore generale Andrea Fiduccia e del Cda, per «essere riusciti a portare a compimento favorevolmente la complessa situazione che nel tempo si era venuta a determinare a scapito della stessa sopravvivenza societaria e con essa la concreta preoccupazione che 18 lavoratori avrebbero potuto perdere il proprio posto di lavoro».

«Una soluzione – sottolineano Lillo D’Amico, Lillo Studiale, Giovanni Lo Schiavo e Mariano Massaro – ottenuta grazie al coraggio e alla determinazione che ha portato anche il presidente Musumeci a crederci con una consistente ricapitalizzazione della Jonica Trasporti e, quindi, all’acquisizione del 49% della quota detenuta dal socio privato».

Adempimenti a contrasto dell’emergenza Coronavirus Soc. ITALGAS.
In relazione all’emergenza Coronavirus, ci troviamo, con rammarico, costretti a denunciare che la Società Italgas
S.p.A. continua, nonostante le innumerevoli sollecitazioni giunte dalle scriventi OO.SS. e dai delegati aziendali, ad
attuare modalità organizzative non in linea con le misure contenute nei Decreti emanati dal governo, dal
Protocollo del 14 marzo 2020, con le stesse indicazioni fornite dal Mise, in data 16 marzo 2020, e dalle
associazioni di categoria del settore gas.
Infatti, invece di limitare l’operatività alle sole attività indifferibili collegate al mantenimento della sicurezza e
della continuità del servizio e ridurre al massimo gli spostamenti e i contatti tra i dipendenti, si continua a dare
disposizioni al personale operativo di svolgere tutte le attività ordinarie, dalla ricerca stradale alle verifiche
metrologiche e alla sostituzione massiva dei contatori. Attività queste ultime che possono comportare il contatto
diretto con la clientela e l’accesso alle abitazioni private.
Il tutto in palese contrasto con le misure precauzionali previste dalle norme sopra richiamate e dalle disposizioni
della stessa ARERA. Attività che, inoltre, coinvolgono anche i lavoratori delle ditte in appalto.
Dobbiamo ricordare inoltre le innumerevoli segnalazioni in merito alla scarsa disponibilità dei dispositivi di
protezione (mascherine, guanti, soluzioni igienizzanti, …) che l’azienda, con difficoltà, mette a disposizione dei
propri dipendenti, limitando la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini considerato che, ad oggi, il virus continua a
creare situazioni di pericolo.
Vi chiediamo di mettere urgentemente in pratica tutto quanto di Vostra competenza per limitare al massimo i
rischi per i lavoratori diretti e delle ditte in appalto oltre che dei cittadini con i quali dovessero venire a contatto.
Soltanto in questo modo, riteniamo si possa garantire di svolgere in sicurezza le attività relative al mantenimento
del servizio e alla messa in sicurezza degli impianti evitando, inoltre, la possibilità che il lavoro di servizio diventi
esso stesso occasione e veicolo di contagio.
Pertanto, qualora la Società Italgas S.p.A. non dovesse adempiere alle misure di sicurezza previste dai DPCM e dal
Protocollo Condiviso, Governo OO.SS. del 14 marzo 2020, ci vedremo costretti ad attivare tutte le procedure per
garantire lo svolgimento dei soli servizi essenziali.