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La denuncia di Peppe Venuto, giovane allenatore di pallavolo femminile, testimonia come sulla gestione dell’emergenza in provincia di Messina e in regione in generale la situazione è fuori controllo, per ritardi nei tamponi e sul loro esito. 

Utilizza il suo profilo Venuto per far sapere lo stato della sua situazione, trovandosi in un limbo come numerose famiglie e soggetti: “Ho sempre pensato: qualora dovesse accadere a me non avrei alcuna difficoltà a farlo sapere, a renderlo pubblico, perchè lo vedo come un atto di responsabilità. Ecco, oggi vorrei scrivere qui che sono positivo al Covid ma non posso, non posso perché a distanza di ben 11 giorni dall’unico e ultimo contatto stretto con un positivo, nonostante diversi sintomi riconducibili al coronavirus (un sintomo ogni due giorni, potrei essere il primo caso di Covid a rate), diverse chiamate all’asp di appartenenza e solleciti all’asp di “quarantena” nessuno mi ha ancora degnato di un minimo di attenzione (mi sento solo e trascurato mannaia mannaia).

Ci lamentiamo per “l’arancione” della nostra bella Sicilia ma io fra 3 giorni potrei tranquillamente e soprattutto legalmente uscire, andare a fare la spesa al centro commerciale, andare a trovare in palestra qualche amico che ancora continua gli allenamenti, prendere una bottiglia di prosecco ed andare a festeggiare con un aperitivo “home made” sulle spiagge di Capo Peloro insieme a tanta gente che neanche conosco.

Ecco perché siamo arancioni ecco perché, forse, meriteremmo di essere rossi… Oggi vorrei essere più positivo in tutti i sensi (almeno mi tolgo il pensiero) ma la vedo dura… PS. stamattina il numero dell’asp di Messina stranamente squilla e meno “stranamente” nessuno risponde… vabbè, mi vado a fare una doccia che da ieri non sento più gli odori e non capisco se puzzo o meno.

Vi aggiorno… e state tranquilli, nonostante la giovane età, sono un tipo responsabile anche se qualche segno di squilibrio mentale inizia a farsi vivo.”