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Un forte e chiaro appello dall’Organismo Intermedio Gal Tirrenico, indirizzato alle autorità regionali per trovare delle utili ed urgenti soluzioni per fronteggiare il comparto del florovivaismo siciliano, da un mese in ginocchio a causa delle ripercussioni dovute all’emergenza Covid-19.

Ecco integralmente il documento inviato al presidente e giunta regionale,  deputati siciliani e dirigenti del comparto agricolo siciliano, redatto dopo una videoconferenza che ha riunito l’Osservatorio Tirrenico nato nel gennaio 2019: “A livello nazionale, dal sito del MIPAAF, si contano 27 mila aziende, 29 mila ettari coltivati, 100 mila lavoratori nel settore per un valore del settore pari a 2,5 miliardi di euro.

Il Settore florovivaistico siciliano è il terzo polo produttivo d’Italia, dopo la Toscana e la Liguria, ma nessun segnale viene da Governo Nazionale in suo favore.

In Sicilia il solo settore della produzione vivaistica, esclusa la vendita all’ingrosso e al dettaglio, interessa 2500 ettari per un valore di produzione pari a 180 milioni di euro all’anno. Cifre che declinate all’ingrosso e quindi al dettaglio devono essere decuplicate con una forte incidenza sul PIL della Sicilia. Di questo il 20% interessa la provincia di Messina.

Infatti, nella sola provincia di Messina si contano più di 700 aziende di queste circa 400 sono (ISTAT 2014/15) localizzate nei comuni del nostro GAL Tirrenico, con milioni di piante prodotte ogni anno e migliaia di lavoratori che trovano certezze di vita grazie a questo settore produttivo.

Il settore florovivaistico siciliano e quello Tirrenico in particolare, rappresenta un modello imprenditoriale di successo che ha registrato negli ultimi 30 anni una repentina riconversione produttiva dal tradizionale vivaismo ortofrutticolo, in recessione per la contrazione del comparto agrumicolo regionale, verso nuove produzioni ornamentali in vaso di specie autoctone della flora mediterranea che trovano oggi piena collocazione ed apprezzamento prevalentemente nel mercato centro europeo.

L’incremento delle superfici coltivate e la forte propensione all’investimento di questa nuova generazione di imprenditori illuminati si è concretizzata in imponenti investimenti per acquisire innovazioni e realizzare nuove infrastrutture logistiche su scala locale quasi sempre scollegate dai vincoli imposti dai fondi strutturali e pertanto attuati in prevalenza reinvestendo capitali propri.

La nuova emergenza Codiv19 amplifica le minacce già manifeste alla competitività di questo settore tra le quali le nuove barriere fitosanitarie e i sempre più rigidi standard qualitativi imposti dai mercati di destinazione e che richiedono interventi straordinari di lungo periodo per sostenere gli sforzi degli operatori del settore.

Consapevoli di questi numeri, e di ciò che questa industria rappresenta per la Sicilia e l’Italia intera, come GAL avevamo fatto delle previsioni impegnando buona parte del nostro Piano di Azione Locale, per sviluppare azioni a favore di tutto il comparto e del territorio coinvolto.

Per questo abbiamo previsto:

– già nel 2016/17, un impegno di €. 450.000,00 sulla azione 4.5.2 a) del FESR territorializzata a favore del nostro territorio, per la realizzazione di un “impianto-piattaforma logistica e rete per la raccolta da filiera corta delle biomasse per la produzione di terriccio” che ci avrebbe consentito di abbattere il problema dello smaltimento delle potature riconvertendolo in terriccio a km 0. Queste risorse, già da noi impegnate e confermate con l’approvazione regionale del PAL, la Giunta Regionale ha programmato di sottrarcele per destinarle ad altro;

– una azione di cooperazione per la promozione e commercializzazione anche a favore del settore che prenderà il via entro il 2020 per la durata di due anni;

– a novembre 2018, su proposta delle amministrazioni comunali aderenti, la Governance del GAL TIRRENICO, la costituzione di un’ OSSERVATORIO TECNICO ED ECONOMICO DEL FLOROVIVAISMO da estendere a livello regionale con il coinvolgimento delle altre realtà territoriali siciliane dove questo settore produttivo e di vendita è presente sia per il comparto industriale, del vivaismo in vaso, come del fiore reciso con l’ovvio coinvolgimento del settore della vendita al dettaglio.

Nel nostro territorio, come detto, l’attività del florovivaismo rappresenta una delle attività economiche importanti ove, addirittura, preponderante rispetto ad altre (così da divenire, o essere considerata, elemento di forte identificazione storica e culturale e di caratterizzazione dello stesso presidio ambientale del GAL Tirrenico anche all’esterno degli stessi confini regionali).

Con la costituzione dell’Osservatorio Tecnico Economico per il florovivaismo, si intendeva proporre un luogo di dialogo, di confronto, di monitoraggio, di raccolta e sistematizzazione dei dati oltre che di necessaria rappresentanza a tutti i livelli di questo settore che rappresenta un eccellenza della Sicilia. Ma, anche per aprire un focus sul settore al fine di metterne in orbita le valenze economiche, sociali e di inclusione e per affrontare le nuove sfide che il settore (ma non solo questo) deve affrontare alla luce della emergenza sanitaria.

Oggi, proprio in occasione di questa immane crisi pandemica, infatti, l’Osservatorio presentato nel collegato alla Finanziara Regionale 2019 ma, inconcepibilmente, bocciato dai lavori d’aula all’ARS, sarebbe stato di fondamentale aiuto e supporto per la definizione delle azioni utili e necessarie da proporre a favore delle aziende colpite da quella che si può definire come una calamità naturale che produce effetti negativi simili a quelli di un conflitto mondiale.

Soffre il comparto del vivaismo industriale, soffre il comparto del vivaismo in vaso, soffre il comparto dei fiori recisi, soffrono le migliaia di aziende della filiera e i lavoratori coinvolti che non si vedono pagati i primi stipendi e per via del fatto che si tratta di un settore agricolo nessun aiuto potrà arrivare dalla cassa integrazione in deroga perché non applicabile.

Da un mese a questa parte, dalla esplosione dell’emergenza sanitaria, giornalmente arrivano disdette di ordini e di merce rinviata al mittente. Merce che, come per il fiore reciso, andrà direttamente al macero.
Siamo alla presenza di una catastrofe epocale le cui ripercussioni si faranno sentire nelle tasche dei lavoratori per molti mesi a venire.

Sono i dati ISTAT che danno l’idea dell’immane catastrofe che solo il nostro territorio sta vivendo: Terme Vigliatore: n. 150 aziende e 160 ettari; Barcellona Pozzo di Gotto: n. 50 aziende e 40 ettari; Falcone: n. 10 aziende e 8 ettari; Mazzarrà Sant’Andrea: n. 75 aziende e 35 ettari; Rodì Milici : n. 45 aziende e 40 ettari; Furnari.: n. 45 aziende e 45 ettari (dati ISTAT 2014/15).

Il florovivaismo è una delle più importanti attività economiche presenti nel territorio GAL. Si tratta di una solida realtà agricola, che mira alla produzione di piante ornamentali ed industriali in contenitore. Le aziende florovivaistiche presenti nel Comprensorio GAL sono circa 400, con una superficie complessiva di circa 500 ettari, con un volume d’affari complessivo annuo stimabile in diverse decine di milioni di euro annui.

Il nostro comparto florovivaistico (ove si contano circa 400 aziende), è oggi noto agli addetti del settore per l’elevata qualità dei prodotti ottenuti, resa possibile da un microclima particolarmente favorevole alla produzione di piante ornamentali.

A tale fattore ambientale si associano la professionalità e la serietà che contraddistinguono i titolari di aziende florovivaistiche, nonchè tutto il personale in esse impiegato, che hanno contribuito allo sviluppo della presente attività nel corso degli anni, dando una forte spinta al settore agricolo regionale, che complessivamente non sta attraversando un momento di particolare splendore.

La partecipazione alle più importanti fiere internazionali di settore ha permesso di far conoscere sia le piante prodotte dalle aziende florovivaistiche del comprensorio ma, innanzitutto, ed anche la Sicilia in tutto il territorio nazionale ed anche all’estero.

Anche per questo chiediamo un intervento immediato a favore del settore a partire dalla nostra provincia che rappresenta il più alto numero percentuale di produzione e rappresentanza e, quindi, oggi (ahinoi!) di danni!

Ciò detto, chiediamo alle Onorevoli Autorità :

– La Dichiarazione di Calamità Naturale;

– La costituzione immediata dell’Osservatorio Tecnico Economico Regionale del Settore florovivaistico, così come già proposta nell’ambito del collegato alla finanziaria regionale, quale piattaforma unitaria di lavoro per il settore;

– La conferma della dotazione già in capo a questo GAL Tirrenico della misura 4.5.2 a) FESR con l’aumento della sua dotazione da €. 450.000,00 a €. 2.000.000,00, a favore del settore florovivaistico;

– La Costituzione di un Fondo di Solidarietà per la durata di 24 mesi salvo proroga, per le Aziende alimentato dai principali attori pubblici sia regionali che nazionali alimentato da fondi regionali e/o nazionali e/o comunitari che possa al suo interno :
o a) Sostenere con un fondo perduto sino a 10 mila euro le piccole e medie Aziende con perdita di fatturato per oltre 30% nel primo trimestre 2020;
o b) Attivare per tutte le Aziende, ad eccezione della filiera agroalimentare che per fortuna ha proseguito la sua attività, una linea di finanziamento di max 100 mila euro per liquidità immediata da restituire nel lungo periodo max 120 mesi a tasso zero, (in linea con quanto stanno facendo altre regione d’Europa );
o Costituire un Fondo di Garanzia in conto al capitale, finalizzato alla garanzia di tutti i finanziamenti dedicati alla ripresa, ivi compresi quelli di cui al punto b) richiesti da piccole o medie Aziende e ditte individuali con sede in Sicilia.
– L’Attivazione di una linea di finanziamento per liquidità a breve termine per le aziende del settore da restituire nel lungo periodo e a tasso zero, come stanno facendo altre regione d’Europa,

Siamo certi di un benevolo e positivo accoglimento delle superiori indifferibili richieste, rimaniamo fiduciosi e a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento”.

Inoltre ecco nel dettaglio gli argomenti toccati durante la Video-Call “dell’Osservatorio Tecnico Economico del Settore Florovivaistico Tirrenico” sull’emergenza settore florovivaistico – CoVid 19. “Riunione in video conferenza, del 27 marzo scorso, partecipata e puntuale alle 17:00 è iniziata la video conferenza del GAL sulla crisi del settore conclusasi alle 19:00 proprio per garantire a tutti i numerosi partecipanti di poter intervenire.

I lavori sono stati condotti dall’arch. Roberto Sauerborn, direttore del GAL Tirrenico che ha ricordato l’impegno del GAL per il settore e le misure che saranno attivate in favore (promozione, diversificazione e cooperazione), anche con l’avvio del Marchio d’Area a cui si potrà aderire e che potrà dare una significativa messa in orbita del territorio e delle sue aziende.

Subito è stato chiaro che i principali Comparti del settore, quello dei fiori recisi, quello dei vivai industriali come quello dei vivai in vaso sono tutti i profonda crisi e rischio di fallire a tutti i livelli proprio perché il settore opera già in logica di filiera e complementarietà.
Così, se le difficoltà si diffondono a tutti i i livelli dal piccolo produttore alla più grande azienda, senza sconti.

Liquidità e aiuti in conto capitale immediati sono state le proposte con la costituzione di un Fondo di Garanzia pubblico e con il superamento dei limiti bancari sul merito come “Basilea” che consentirebbe al credito bancario di dare aiuti immediati.

Invitata la deputazione regionale e nazionale, sindaci, aziende, funzionari pubblici, tecnici, associazioni ambientaliste e mondo del credito.
Tutti hanno dato il proprio contributo inviando anche messaggi e documenti: tutto sarà sintetizzato in un documento che sarà presentato al Governo nazionale e regionale.

L’ass. alla FP on B. Grasso ha condiviso l’iniziativa pur senza poter partecipare perché impegnata in Giunta Regionale on Line.
L’on. Galluzzo ha presentato una interrogazione urgente riproponendo per Decreto l’istituzione dell’Osservatorio Regionale per il settore florovivaistico.
L’ on Catalfamo ha condiviso l’iniziativa ma impegnato per i lavori di martedì prossimo in ARS.
L’on Francesco De Domenico, che ha partecipato attivamente alla riunione, ha tra l’altro, proposto una piattaforma regionale di proposte per il settore e si farà portavoce delle istanze di immediata liquidità per le aziende in ARS perché “i soldi ci sono a livello regionale” ha dichiarato “e in questo momento di “guerra” non ci sono steccati di partito ma dobbiamo essere tutti uniti”.
I sindaci di Mazzarrà Sant’Andrea, dott Carmelo Pietrafitta, e Rodì Milici, dott, Eugenio Aliberti anche componente del CdA, e il comune di Oliveri, con il dott Celona, presenti anche a nome di tutti i sindaci del GAL Tirrenico, hanno dato la loro solidarietà al settore e fatto delle proposte puntuali e chiare, condivise da tutti, e che saranno parte del documento sottoscritto.
Il dott. Francesco Mastrandrea, Presidente Nazionale di Confagricoltura Giovani, ha portato il suo contributo anche di imprenditore condividendo le proposte e rendendosi disponibile a farsi portavoce a tutti i livelli delle istanze di aiuti e interventi suggerendo di coinvolgere immediatamente le Autorità di Gestione dei Fondi SIE a partire dal quella all’Agricoltura con il DG Cartabellotta.

Presente anche Vito Giambó che è intervenuto in rappresentanza del settore, anche a nome del Consorzio Milazzo Flora di cui fanno parte tra le aziende più grandi del settore, ha chiaramente e puntualmente rappresentato la drammaticità del comparto e l’urgente necessità di liquidità alla luce degli ordini cancellati per milioni di euro, e dell’impossibilità di vendere per chiusura di tutti i mercati nazionali e internazionali.

L’azienda Vivai Cavallaro con la dott.ssa Stefania Ingegneri ha fatto una accurata analisi dei bisogni delle aziende e indicato i numeri occupazionali e di fatturato del settore a livello siciliano.

Presente anche Federfiori con il vice presidente Gioacchino Vitale che ha portato il problema della vendita al dettaglio e delle centinaio di punti che rischiano di chiudere. Ha fatto presente, infatti, l’inefficacia se non l’inutilità che il settore possa rientrare tra quelli di cui all’elenco Ateco autorizzato dal DPCM a operare in questo periodo di emergenza: nessuno compra fiori o piante, anche perché nessuno può uscire per questo motivo, ne si sposa o festeggia.

Il Centro di Educazione Ambientale di Messina, con l’ing F. Cancellieri, ha portato il suo contributo ricordando che l’ambiente è il “settore” che coinvolge tutto e tutti e che va salvaguardato e il vivaismo ne è un protagonista.

Il dott. Sergio Imparato quale esperto del mondo bancario ed il Direttore Italo Candido responsabile del CDL Mediazioni Creditizie Srl mediazioni creditizie, ha fornito indicazioni tecniche sui passaggi finanziari possibili che sarebbero necessari per poter aiutare il modo produttivo.
Tutti i partecipanti hanno espresso vicinanza al settore e condiviso le proposte. Le risultanze della conferenza saranno oggetto di un documento che si sta predisponendo e che sarà reso pubblico entro lunedì”.