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Stato di emergenza con alto rischio ambientale ed igenico-sanitario per Mazzarà Sant’Andrea e le comunità vicine, da Furnari a Terme Vigliatore, allarme scattato in questi ultimi giorni dopo l’incendio per autocombustione dei rifiuti di una discarica mai messa in sicurezza. Sulla preoccupante questione viene a supporto anche il Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela, che da anni vivono tra inquinamento, paura e battaglie per difendere la propria salute ed ambiente.

Intanto, ricordiamo che è in programma per domani pomeriggio domenica 27 agosto, l’iniziativa di protesta e sensibilizzazione sull’emergenza della discarica di Mazzarrà. L’appuntamento è fissato per le ore 17 a piazza Marconi di Furnari da dove partirà un corteo che raggiungerà in poco tempo il confine della discarica di Mazzarà in quanto, pur essendo nel territorio del Comune di Mazzarrà, è lontana dal centro abitato di quel Comune ed invece vicinissima al centro abitato del Comune di Furnari.

L’emergenza alla discarica di Mazzarrà è l’ennesimo esempio di ciò che succede quando i rifiuti diventano affare per pochi a danno della collettività: scempio ambientale e pericoli per la salute.

“Purtroppo ciò vale sempre, sia che si tratti di discariche che di inceneritori. Per oltre un decennio una società mista (composta da privati con la partecipazione del comune di Mazzarrà) ha fatto affari colossali  – scrive in una nota il Comitato No Inceneritore – depositando in una collina posta a ridosso del centro abitato di Furnari milioni di tonnellate di rifiuti, alcuni provenienti anche dalla Campania, senza una preventiva biostabilizzazione.

Qualche anno fa la magistratura ha disposto la chiusura della discarica, che però non è mai stata messa in sicurezza. Troppo spesso infatti le istituzioni si sono disinteressate dei rischi per la salute dei cittadini del nostro comprensorio.

Come risultato un fiume di liquame tossico, prodotto dai rifiuti non biostabilizzati della discarica, ha raggiunto il sottostante torrente. Come se non bastasse negli ultimi giorni i rifiuti della discarica sono andati incontro a fenomeni verosimilmente di autocombustione, tanto che si è sviluppato un vero e proprio incendio di rifiuti.

Tuttò ciò è il prodotto di una gestione dissennata dei rifiuti, che continua a violare la direttiva europea che da quasi dieci anni impone in via prioritaria misure come la prevenzione, la raccolta differenziata ed il riciclaggio.

Una direttiva recepita ma mai applicata dallo Stato italiano, che di fatto continua a dare priorità agli inceneritori, e men che meno dalla Regione Siciliana, che continua a depositare rifiuti nelle discariche senza neanche una preventiva biostabilizzazione.

A pochi Km di distanza dalla discarica di Mazzarrà un’altra società mista, la lombarda A2A, vorrebbe lucrare stavolta bruciando milioni di tonnellate di rifiuti, che potrebbero provenire da tutta Italia, nella già martoriata valle del Mela.

Il Comitato dei cittadini contro l’inceneritore del Mela esprime solidarietà ai cittadini di Furnari, Mazzarrà S.Andrea e Terme Vigliatore e si unisce alla loro richiesta di IMMEDIATA messa in sicurezza della discarica.

Chiediamo inoltre con forza che la Regione esca finalmente dal suo torpore e si decida a difendere gli interessi e la salute dei siciliani con atti concreti:

Dando il via a procedure d’urgenza che possano portare in breve tempo alla realizzazione, anzichè degli odiati inceneritori, di impianti di compostaggio, riciclaggio e selezione meccanica dei rifiuti con recupero di materia;
Obbligando i gestori delle discariche a dotarsi immediatamente di impianti di biostabilizzazione;
Esautorando i Sindaci che non si adoperano per estendere la raccolta differenziata;
Esprimendo finalmente un parere negativo nei confronti del progetto A2A del mega-inceneritore del Mela”.