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La didattica a distanza come unico rimedio possibile per portare avanti un percorso di apprendimento in un momento in cui il rischio di contagio dal Covid-19 ha determinato una vera e propria rivoluzione sociale coinvolgendo, in primis, il mondo della scuola. 

L’eccezionale situazione che oggi stanno vivendo tutti gli attori del mondo della scuola ha visto la necessità di attivare delle metodologie di apprendimento che, comunque, non possono sostituirsi ad una relazione educativa in aula, in cui docenti e studenti comunicano con parole, libri, vari strumenti tecnologici, e tutto ciò che può essere utile a portare avanti un confronto costruttivo ed educativo. Ciò a cui si è abituati è, infatti, una rete quotidiana di rapporti in presenza che, a causa del rischio di contagio dal nuovo virus, è stata bruscamente interrotta per essere sostituita con altri percorsi di istruzione utili a determinare una continuità nel processo di apprendimento scolastico. Ed ecco che dirigente scolastici, insegnanti ed alunni sono stati da subito costretti ad accettare la sfida attivandosi in ogni modo possibile, e con ogni mezzo, per garantire la continuità didattica.

Lo sa bene la Dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Renato Guttuso” di Milazzo, Delfina Guidaldi, che fra liceo artistico e professionale alberghiero conta più di mille studenti. “Questa scuola – dichiara la Preside Guidaldi – ha affrontato il particolare momento sociale, derivante dalla ben nota emergenza sanitaria, che ha travolto come un’onda anomala anche il collaudato assetto scolastico, con grande impegno e serietà, rimboccandosi le maniche fin da subito, per capire quale potesse essere il miglior sistema per stare vicino ai propri alunni e farli sentire sempre dentro la comunità educante”. Ed è stato proprio questo il sentimento che ha motivato la dirigente Guidaldi, e tanti insegnanti, a sperimentare piattaforme di e-learning per garantire la continuità di apprendimento e tutelare, senza interruzioni, la formazione delle nuove generazioni. “ Da subito – continua la Dirigente – abbiamo utilizzato la piattaforma del portale “Argo Didup”, “classroom” ed altri ambienti di lavoro per condividere lezioni, test, esercitazioni e renderli visibili agli alunni e alle loro famiglie. Abbiamo, poi, aggiunto la piattaforma online “G.Suite for education”, che dà la possibilità di svolgere le lezioni in videoconferenza in modalità sincrona all’intero gruppo classe. Tale piattaforma è stata utilizzata anche in forma estensiva per realizzare gli organi collegiali. Sempre in modalità sincrona è stato realizzato un servizio di sportello individuale con la psicologa, dottoressa Vanessa Scamporlino, per aiutare i ragazzi ad affrontare il più serenamente possibile l’isolamento e il distacco dai loro compagni di classe”.

Inoltre, per garantire lo svolgimento della didattica a distanza, la scuola ha concesso in comodato d’uso degli strumenti informatici, come personal computer e connettività, a cui hanno già avuto accesso circa trenta famiglie provenienti dalla città di Milazzo e dall’hinterland. “Questo istituto, seppur con tutte le cautele del caso, e grazie al direttore amministrativo, dottoressa Maria La Cava e al personale ATA, ha continuato ad erogare le attività amministrative indifferibili direttamente dalla sede istituzionale, mentre azioni di accompagnamento e di sostegno per l’innovazione didattica sono state realizzate dall’animatore digitale, la professoressa Maria Stella Testasecca, che con grande professionalità e dedizione, ha supportato tutta la comunità scolastica, con tutorial, corsi di formazione, consulenze individuali ed attivazione e configurazione di G. Suite.

Ho sempre pensato – continua la preside Guidaldi – che interrompere le lezioni sarebbe stato per i docenti come rubare la leva ad Archimede, il saio a San Francesco, le guerre puniche ad Annibale. Viceversa, i docenti del Guttuso hanno dimostrato una grande capacità di reazione e di adattamento; hanno accantonato la didattica tradizionale, fatta di sguardi, cattedre, banchi, per abbracciare l’insegnamento a distanza e le sue classi virtuali con grande sensibilità e professionalità, pur nella consapevolezza che non potrà mai sostituire l’ insegnamento in presenza. Consci di dover svolgere, comunque, un servizio per la Nazione, quello fondamentale dell’istruzione, garantendo a tutti gli studenti pari opportunità di formazione e di crescita”. Soddisfatta anche del feedback degli studenti, che hanno risposto con entusiasmo, e un po’ di nostalgia per la vecchia scuola, agli input dei docenti, la preside Guidaldi conclude affermando che “Come tutti voglio una scuola aperta all’innovazione, che utilizzi al meglio le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, ma che conservi sempre lo spirito di “Comunità educante” e tutto il suo rigore culturale ed intellettuale”.

Pamela Arena