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Arrivati dalla martoriata Ucraina, almeno una ventina, tra adulti e bambini, profughi sbarcati questo pomeriggio all’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo con il volo in arrivo da Cracovia, in Polonia.

La Gesap, la società di gestione dello scalo, in collaborazione con la direzione aeroportuale Sicilia Occidentale dell’Enac e della Polaria, la Polizia di Frontiera, con il Comune di Palermo, ha creato un percorso di accoglienza per il loro arrivo.

Nella sala restituzione bagagli, infatti, è stato installato un desk di assistenza e info. Sul posto c’è un mediatore culturale, per orientare i profughi e fornire contatti con associazioni e istituzioni. “Abbiamo contattato i nostri amici e partner dell’aeroporto di Cracovia, in Polonia, con i quali da anni abbiamo una stretta collaborazione – ha detto il direttore generale di Gesap, Natale Chieppa – Stanno attraversando un periodo di emergenza, ci sono tante persone in partenza”.
“La macchina dell’accoglienza dei profughi ucraini all’aeroporto di Palermo ha funzionato a dovere, proprio come ci aspettavamo – dice il commissario Covid della Città Metropolitana di Palermo – Non sarebbe stato possibile senza un lavoro di squadra tra noi, Usmaf, Unhcr, protezione civile, Comune e Gesap”.
Una volta in sala arrivi, grazie alla collaborazione con la struttura del commissario per l’emergenza Covid della provincia di Palermo, i passeggeri ucraini possono sottoporsi a tampone antigenico ed, eventualmente, avere somministrato il vaccino anti-covid presso l’hub vaccini in sala check-in C.
Per il sindaco Leoluca Orlando si tratta “di un impegno concreto della città e dell’amministrazione comunale, in sinergia con altre istituzioni, per l’accoglienza dei profughi ucraini”.