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Il Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il deputato barcellonese del M5S Alessio Villarosa, cerca di prendere una posizione chiara rispetto al sindaco di Messina, Cateno De Luca.

Dalla nota si possono recuperare delle posizioni di critica da parte del Sottosegretario che imputerebbe al Sindaco di Messina di strumentalizzare le problematiche date da questa emergenza sanitaria per nutrire il proprio ego cavalcando, in questo modo, la paura dei cittadini e fomentandone la rabbia. Messaggio molto chiaro che, tuttavia, si limita a contestare la modalità dei provvedimenti assunti dal primo cittadino messinese. Villarosa non fa menzione del suo parere rispetto al contenuto dell’ordinanza di  De Luca, volta a regolarizzare in modo efficace e sicuro gli spostamenti sullo stretto assicurando tra l’altro, la comunicazione tempestiva dei dati al comune di destinazione per garantire l’effettivo periodo di quarantena a carico dei soggetti interessati.

“Il Sindaco di Messina ritiene di essere al di sopra delle leggi italiane, anzi per alcuni istanti lui stesso crede di essere la legge. La mia paura è che, in un momento del genere, si usino questi atti di sciacallaggio soffiando sulla rabbia e sulla paura dei cittadini solo per ottenere qualche visualizzazione in più o qualche comparsata sulle reti nazionali, il tutto sarebbe molto triste, se così fosse alla luce della situazione che stiamo vivendo. Questo atteggiamento potrebbe portare il cittadino a non riconoscere la specificità e l’unicità del ruolo delle nostre Forze di Polizia, sminuendone i compiti e il loro sacrificio.

Ritengo che il nostro Governo stia affrontando anche meglio di altri paesi l’emergenza CoronaVirus, ogni nostra azione è dettata dal buon senso, dal peso e dalla valutazione di tutti gli interessi in gioco e sopratutto nel pieno rispetto della legge e dei diritti costituzionalmente garantiti.

Non è la prima volta che vengono annullate ordinanze di questo tipo, in quest’ultima assurda e fortunatamente impugnata dal Consiglio di Stato non si tenevano in considerazione i diritti costituzionali garantiti al cittadino né veniva garantito il razionale equilibrio tra i poteri dello Stato e le autonomie territoriali, sanciti dall’art. 95 Cost., cioè quelli di assicurare il mantenimento dell’unita’ di indirizzo politico e amministrativo, nel quadro di unità e di indivisibilità della Repubblica, di cui all’art. 5 della nostra amata Costituzione.

Adesso si cercherebbe anche di far passare il messaggio (di comodo) che l’annullamento sia diretto dal ministro degli Interni Lamorgese quando invece si conosce, ma si evita di dire, che è stato bocciato dal Consiglio di Stato un organo terzo e indipendente che non viene influenzato né dal ministro stesso né soprattutto dalle dirette social. Inoltre solo pochi giorni fa venivano denunciati, con stili pittoreschi, dal sindaco De Luca possibili intrecci e/o accordi nascosti volti a sminuire la sua attività come primo amministratore di Messina, posso garantire che in un momento del genere il Governo è focalizzato su questioni molto più importanti ed urgenti, quindi ritengo che si debba evitare del facile pressappochismo per continuare a lavorare per il bene dei cittadini messinesi, siciliani ed italiani e non per il proprio smisurato ego.”

Valentina Serranò