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La condizione dei docenti eoliani, che da più di cinque anni lavorano a migliaia di chilometri di distanza dai propri affetti, hanno scelto le sedi del Nord per iniziare a lavorare nella speranza di poter presto riavvicinarsi a casa.

Una possibilità ancora lontana e per loro sta per iniziare l’ennesima estate di attesa nella speranza di poter avere un trasferimento o un’assegnazione negli istituti scolastici della provincia messinese. Sette docenti delle isole Eolie hanno deciso di scrivere al governo per chiedere leggi speciali al ministro dell’Istruzione Azzolina e alla Regione.

Ogni anno alle Eolie mancano i docenti e i presidi faticano non poco a coprire le poche cattedre sparse nelle sette isole, anche per una sostituzione, soprattutto nella stagione invernale. Secondo i docenti basterebbe applicare, nella procedura di mobilità, la precedenza ai trasferimenti come hanno sentenziato i giudici ordinari e amministrativi italiani, dando ragione ai fuori sede e in ultimo si riconosce che il principio contenuto nel dlgs 297/94 è stato disatteso. Non si può dunque, a quasi sessanta anni, restare “prigionieri” in esilio da pendolari a vita.