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La bimba vittima di violenza sessuale, è stata sentita al Tribunale di Patti in modalità protetta, per i fatti accaduti a Falcone. L’incidente probatorio presieduto dal gip Eugenio Aliquò, alla presenza del sostituto procuratore della Repubblica di Patti Alice Parialò, che ha richiesto di ascoltare la piccola con l’ausilio di uno psicologo esperto dell’età minorile, Tindara Pintaudi.

Presenti anche i genitori della persona offesa, difesi dagli avvocati Giuseppe Ciminata e Gaetano Pino, ad essere indagato per questa drammatica vicenda e per il grave reato di violenza sessuale aggravata, è il pensionato originario del Longano, da alcuni anni residente a Falcone, arrestato lo scorso 14 maggio dai carabinieri della Stazione di Falcone e rinchiuso nel carcere di Gazzi.

Secondo l’accusa, in più occasioni, avrebbe costretto la minore a subire atti sessuali, approfittando del rapporto di amicizia intercorrente tra il proprio nucleo familiare e quello della vittima. La piccola vittima ha confermato gli abusi e le violenze subite, mentre per il presunto orco il suo difensore avv. Giuseppe Mancuso, punta alla seminfermità del suo assistito, in quanto l’uomo soffrirebbe da tempo di gravi patologie mentali.