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Riceviamo in redazione e pubblichiamo integralmente una nota da parte di Nino Parisi (apsc_Noi di Sicilia) in forma di  “Lettera Aperta” al Sindaco di Falcone Nino Genovese. La nostra Testata è ovviamente aperta all’eventuale diritto di replica.

Egregio Signor Sindaco,
o se mi permette… Caro Nino… dato che la Sua bonomìa e il Suo tratto gentile, amabile e pacioso,  consentono di adoperare un linguaggio più colloquiale, semplice ed informale, certi che Lo gradirà e Lo preferirà rispetto ad una prosa solitamente  ampollosa e ridondante, come quella cui si ricorre, di solito, in queste circostanze (…anche se, in verità, a volte questo Suo lato caratteriale, apparentemente bonario ed affabile, appare un po’ posticcio,..costruito…). Ma magari… è solo un’impressione. Ci conceda, altresì, La prego, anche l’uso del “tu”, perché ciò mette maggiormente tutti a  proprio agio e favorisce le interlocuzioni schiette, sincere e mi auguro improntate ad amicizia ed a leale, genuino confronto.
Innanzitutto mi presento… come esigono le  buone regole del vivere civile: “sono un comune cittadino, il cosiddetto uomo della strada, che si informa sulle attività politico/amministrative di questo nostro paese, che segue  la vita amministrativa cittadina e che ha elaborato, nel tempo, alcune riflessioni e considerazioni, anche in merito alla Tua ancor breve esperienza istituzionale, ed avrebbe piacere di poterTene parlare con animo sereno e scevro da partigianerie e settarismi che, purtroppo, spesso, fanno capolino, inasprendo e guastando,… ahimè, qualsiasi tentativo di dialogo e di reciproca comprensione (…non di rado anche esacerbando oltre limite, è ciò è cosa grave, financo i rapporti personali, che dovrebbero essere invece sempre tenuti fuori dalle passeggere  polemiche politiche, le quali, sovente, hanno fiato corto e finalità tante volte speciose e strumentali).

Un conto è, infatti, partecipare, anche con piglio deciso se occorre, alla dialettica politica (…pure quella condotta, se necessita, con toni accesi e polemici..)…un altro conto invece è esagerare, abbandonarsi agli eccessi, lasciarsi trasportare dallo sdegno momentaneo per qualcosa che si ritiene ingiusto e/o inappropriato e, magari, sconfinare poi nell’ira e in una riprovazione espressa in forme non propriamente equilibrate e sufficientemente riguardose dell’altrui dignità.

Tu però, caro Nino, lasciamelo dire, in numerose occasioni hai mostrato, a mio avviso, di sopportare poco (o nulla) gli appunti e le contestazioni/obiezioni che Ti sono state mosse (…alcune condivisibili…altre meno…),  palesando, in detti casi, gesti o parole di nervosismo ed irritazione (…anche oltremisura…per la verità…!).
Tutto ciò, intendiamoci, è comprensibile, …è umano…!  Chi non si incollerirebbe se fosse reso oggetto di critiche, o addirittura, di sberleffi..? Io certamente sì..!! Però io non faccio il Sindaco,..non ricopro la carica di Primo Cittadino..!! Tu, invece si,… lo sei..!!

È tutta qui la differenza.  E non è una differenza da poco (…ecco perché io, contrariamente a Te, non ho mai voluto fare politica…!!) Vedi Sindaco,… chi è arrivato a diventare un personaggio pubblico, una figura istituzionale, lo ha evidentemente voluto e si è speso fortemente per riuscirci… e non può ricoprire, poi, siffatti incarichi, che ha con tenacia agognato, volendo trarre solo da essi onori e prebende, bensì accettando anche i sicuri e inevitabili giudizi critici, spesso malevoli e graffianti, che fatalmente ne deriveranno (… perfino quelli che, in cuor Tuo, pensi proprio di non meritare e che profondamente Ti  esasperano e feriscono)… C’est la vie, direbbero i francesi.

Anche la faccenda risibile delle vignette o degli articoli, oppure ancora dei post pubblicati sui web-social,  che Ti criticano o Ti prendono un po’ in giro, non l’hai vissuta, e non la vivi,.. confessalo,… nel modo migliore, cioè in maniera, come si diceva prima, matura e superiore, e soprattutto serena, ma Ti ci arrovelli la mente e Ti ci arrabbi al di là del dovuto. …Non è questo, com’è di tutta evidenza, l’atteggiamento più proficuo e sensato da tenere, né risulta produttivo per il Tuo incarico…

Giammai, ricordaTi, perdere le staffe per la satira, per le critiche, per i nomignoli, per le caricature (anche se di gusto, certe volte, opinabile),…perchè questo è il sale della democrazia, del confronto, della dialettica politica. …Guai se tutto ciò non ci fosse,…se  si respirasse un clima monocorde, un plauso corale, un unanime ossequio, un servile consenso…!!

Quando dalle urne, …caro Nino,  esce una comunità esattamente spaccata a metà,  come accaduto qui da noi, con una Giunta di un colore ed un Consiglio Com.le di un’altro, una opinione pubblica divisa e rissosa, che si guarda reciprocamente in cagnesco, a causa di una campagna elettorale condotta con toni aspri e accusatori, davvero fuori luogo, allusivi ed infanganti, con una attività amministrativa che rischia l’immobilismo, cosa fa di norma un Sindaco neoletto, che abbia responsabilità ed abbia a cuore il bene del proprio Comune…?

La risposta non credo sia così ardua… anzi è assai semplice, perfino scontata:  dovrebbe cercare, ovvero adoperarsi energicamente in tal senso, di stemperare i toni, di svelenire l’atmosfera, di assumere un comportamento equilibrato e sobrio, di aprirsi all’altra metà del paese che non l’ha votato e continua ad avversarlo,  di evitare provvedimenti o  decisioni divisive, o precipitose (…almeno per i primi tempi), di parlare con autorevolezza e piglio fermo ai propri sostenitori invitando i più facinorosi alla calma e al silenzio, di sollecitare i colleghi di Giunta ad atteggiamenti maggiormente moderati e controllati (…e comunque più in linea con la veste istituzionale ricoperta…).

È stato fatto tutto cio…???… Gradirei una risposta onesta e sincera,… se possibile…!! Io, in tutta franchezza, Te lo dico spassionatamente, credo proprio di no… purtroppo..!! …E   tanti  cittadini – credimi – la pensano allo stesso modo, compresi non pochi dei Tuoi fiancheggiatori, obiettivamente anch’essi un tantino delusi e disorientati da questo primo scorcio di sindacatura che, chiaramente, è partita con il piede sbagliato… e non accenna a dare segni di rinsavimento.

Una volta si diceva che il “bene comune” andasse anteposto a tutti e a tutto. È ancora valido questo principio…?…Ne dubito..!!

Anche la spinosa, brutta questione delle opere in pietra grezza, collocate dalla precedente civica amministrazione in una aiuola di Piazza  P. Romeo, recentemente abbellita ed ammodernata e la loro conseguente infausta rimozione per Tuo volere, (peraltro attuata in forma irrituale poiché da farsi con provvedimento sindacale, previa comunicazione formale al C.C., e non con atto dirigenziale)… non depone certo a favore di una distensione degli animi e dell’avvio di un dialogo costruttivo e fattivo con l’altra parte.

Massi di pietra scolpita e blocchi allegorici in marmo che avevano, ormai da tempo, ornato e impreziosito una Piazza centrale della nostra cittadina, e che avevano riscosso apprezzamenti da paesani e visitatori, oggi non ci sono più, lasciando l’aiuola spoglia e disadorna… Eppure la dolorosa vicenda di questi manufatti artistici, dopo una diatriba stucchevole durata mesi e un rimpallo di lettere e vicendevoli polemiche tra l’architetto che ne aveva consigliato la collocazione e l’amministrazione attuale, restìa a tenerle “in situ”, poteva, con un pizzico di buon senso e di lungimiranza, concludersi in ben altra maniera… più civile ed intelligente. Una associazione  cittadina, culturale e di promozione sociale, aveva, infatti, al fine di salvarne la presenza in città,  comunicato ufficialmente, con P.E.C., di volere acquistare dette opere, per poi donarle gratuitamente alla cittadinanza falconese. Bastava che Tu, caro Sindaco, avessi disposto una semplice riunione di Giunta e ti  fossi  mosso allo scopo di far adottare una Delibera di accettazione della liberale donazione di cui sopra e la “vexata quaestio” avrebbe trovato rapida e positiva soluzione.

Invece cosa  hai scelto di fare…??  Un inutile e prolisso intervento trasmesso su internet in cui pedissequamente hai sciorinato pregresse comunicazioni epistolari circa contatti intercorsi fra la Ditta, proprietaria delle Pietre ornamentali, l’architetto Parisi che ne aveva suggerito la scelta e la collocazione in Piazza  e l’Ente Comune,.. il tutto  condito con un  flusso  di parole allusive e sarcastiche, che non facevano altro che allargare il solco che  separava  le parti contrapposte. Non c’era,… ce ne siamo accorti tutti, …alcuna volontà di addivenire ad un bonario appianamento della   controversia, dai toni assurdamente  kafkiani,… ma, anzi, si tendeva  manifestamente a respingere ogni propria responsabilità o inadempimento ed a sbarazzarsi al più presto di  tali ingombranti manufatti artistici. Addirittura, hai  aggiunto, che anche qualora si  fosse deciso di accettare la donazione, le sculture lapidee in argomento sarebbero state comunque tolte dalla Piazza e sistemate altrove, in diversi punti del territorio comunale, svuotandone così, di fatto, sia l’effetto estetico-ornamentale, nonché artistico, dato dall’insieme combinato delle stesse, che la loro  adeguata visibilità e godibilità, stante la centralità urbana della Piazza e l’ubicazione dell’aiuola interessata, posta proprio a ridosso dello slargo attiguo alla Piazza e del Gazebo d’ingresso della stessa.

In me e  in molti altri osservatori, la domanda, a questo punto, sorge spontanea:… perché tutto questo protervo, ed anche, per certi versi, incomprensibile  accanimento…? La Piazza ora è forse più bella e accogliente…? L’aiuola, adesso desolatamente vuota e sguarnita, è forse migliore e più gradevole rispetto a prima…??

Oppure tutto ciò non è, invece, estremamente triste e avvilente…??  La risposta la lascio a Te, caro Sindaco, sapendo benissimo che non la riceveremo mai.

Io non voglio pensare,… mi rifiuto di farlo, che tutto questo “baillamme” sia stato dettato da motivazioni, diciamo così, di basso cabottaggio, …che ho  perfino difficoltà ad analizzare con animo pacato…. Motivazioni, dicevo, che nulla hanno a che fare con una sana retta e trasparente amministrazione della “res pubblica”,.. ma attengono, piuttosto, a ripicche, puntigli, antipatie,… e quant’altro. Oppure, ancor peggio, ad una sorta  di promessa effettuata nel corso dell’ultima campagna elettorale a beneficio di  gruppi di sostenitori particolarmente accalorati, che avevano maldigerito l’inaugurazione della “nuova”  Piazza  proprio in coincidenza con l’apertura della contesa elettorale, giudicando l’inaugurazione della stessa una specie di “captatio benevolentiae”, da parte della compagine amministrativa uscente nei riguardi dell’elettorato chiamato alle urne,… inopportuna e da “punire”.

Detti “spifferi”, sono,.. a dire il vero, solamente voci, o, se vuoi, sensazioni,… alle quali,.. ripeto, non voglio assolutamente credere, perché, …diversamente, nel caso ciò rispondesse a verità,… ci troveremmo davanti ad una vergogna, ad un vero e proprio scandalo… Ed io sono  propenso a non  badare alle voci melevole,… bensì ai fatti concreti e assodati ….Ma tant’è…!!

Questi manufatti, a detta di molti,  realizzati da scultori e scalpellini locali, certamente non  creazioni di elevato livello artistico ma comunque gradevoli e di buona fattura, costituivano  opere simboliche e metaforiche, in pietra o materiale grezzo marmoreo, con interessanti profili artistici, …alcune di foggia figurativa ed altre di ideazione astratta, ma soprattutto erano cippi  e steli acquisibili a costo zero per le casse comunali in quanto donati, a titolo del tutto gratuito, come già detto, da una associazione benefica  per puro mecenatismo: e allora perché questa chiusura, questo “niet”   questo comportamento ostile, riottoso…?? …Questo muro contro muro…? Perché privare i cittadini del godimento di un bene artistico pubblico…? …Perché continuare pervicacemente a non volere liberare la collettività dalle tossine, ancora largamente presenti, sprigionate in circolo e lasciate in eredità da uno scontro elettorale troppo  infuocato e condotto con  rabbiosa determinazione,… non ancora,  sciaguratamente conclusosi  con un auspicabile ritorno alla tregua amministrativa, al senso della misura ed alla tanto attesa concordia popolare…?

Vi è qualcuno che ipotizza addirittura, oltre all’evidente nocumento di ordine culturale, anche un danno di natura erariale, per il possibile minore afflusso di turisti, appassionati e visitatori e per uno sfregio alla gradevolezza, al pregio e all’armonia architettonica della Piazza che, a causa di siffatta improvvida e strana   risoluzione, ne esce  indiscutibilmente snaturata, mutilata  ed impoverita.

Caro Nino,… Ti prego prestami ascolto: cerca di  cambiare modi e registro. Così non va. Così, di certo, non si può andare avanti…

Se non Te ne sei  ancora a veduto,  …Te ne accorgerai ben presto… perché i nodi verranno, uno ad uno, inevitabilmente al pettine. Non potrà essere altrimenti.

Puoi ancora – se vuoi – invertire il passo ed imboccare la strada maestra del dialogo e della collaborazione con le forze partitiche, morali e giovanili della comunità paesana,e con le realtà associazionistiche e culturali operanti sul territorio, …svincolandoti finalmente (…e sarebbe ora…!!) …dall’abbraccio mortale di falsi amici e seguaci che in realtà sono soltanto degli arruffoni sconclusionati, affetti da frustrazioni legati alla loro indole litigiosa figlia della loro umana mediocrità, carichi di odio e rancore,… oppure, ancor peggio,  dalle viscide trame di  manovratori e maneggioni che, da dietro le quinte, vogliono avere le mani in pasta e collocare i propri “affini” nei posti di vertice… al fine di perpetuare il loro potere,.. di gruppo, o addirittura, …di clan familiare.

Se ne sarai capace,  se avrai sufficiente forza, temperamento e sete di indipendenza ed autonomia (…di azione e di pensiero…), potrai continuare a governare saggiamente ed equamente… e magari anche continuare ad indossare la fascia di Sindaco per molti anni – vista la tua giovane età – : in caso contrario la frattura prodottasi nella comunità continuerà ad allargarsi… e mi troverai… mio malgrado… e credo non da solo,… fieramente all’opposizione: una opposizione netta ed energica,… ma leale e corretta (anche se talora… estrinsecata in forme pungenti e caustiche)“.

Vedi tu…!!

Con Ossequi

UN CITTADINO FALCONESE QUALUNQUE