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Sì è riunita l’assemblea dei Soci dell’associazione Antiracket e Antiusura di Terme Vigliatore Fonte di Libertà, aderente alla Federazione Italiana Antiracket, al fine di rieleggere tutte le cariche sociali previste dallo Statuto, che si rinnovano ogni tre anni.

L’assemblea si è svolta all’interno dello show room della Giambò Piante di Vito Giambò, che ha ospitato i lavori assembleari tra le innumerevoli varietà di piante prodotte da una delle aziende florovivaistiche più importanti del mezzogiorno d’Italia, così da riuscire a garantire il distanziamento interpersonale tra i Soci.

All’unanimità dei soci è stato riconfermato Presidente Gianlombardo Benedetto, 37 anni, già fondatore della stessa associazione, imprenditore nella ristorazione ed organizzazione di eventi, testimone di giustizia in processi di mafia, membro attivo del Direttivo Nazionale della F.A.I. (Federazione Italiana Antiracket).

Sempre all’unanimità dei Soci è stato eletto vice Presidente Salvatore Barresi, Segretario Vito Giambò, “Comunicazione con le Imprese e i Giovani” Felice De Natale, tutti e tre già dirigenti ed animatori delle attività associative, tutti e tre vittime e testimoni nell’inchieste per i reati di estorsione imposta con metodo mafioso dal crimine organizzato; la carica di Tesoriere è stata affidata al socio fondatore Salvatore Parisi.

E’ stato approvato l’allargamento del Consiglio Direttivo di Fonte di Libertà a nove membri, i nuovi componenti sono i soci fondatori Luca Lattarulo e Giuseppe Saitta, l’imprenditore edile e testimone di giustizia Rosario Presti, e infine il componente in rappresentanza dei nuovi soci, Salvatore Foti.

E’ stato istituito, dando seguito alle indicazioni statutarie di Fonte di Libertà, il Collegio Sindacale, presieduto dal gioielliere Antonello Patanè, coadiuvato dai membri e soci dell’associazione, Franco Abbate e Michele Isgrò.

Infine l’associazione in questa assemblea ha approvato delle regole non scritte, ma già applicate dai soci, che hanno preso forma e regolamentazione con l’istituzione di un vero e proprio “Codice Etico Comportamentale” per la qualità di socio e il senso di appartenenza a Fonte di Libertà. Tale codice disciplina il comportamento dei soci evidentemente anche nelle loro gestioni di attività imprenditoriali e sociali extra associative.

Il presidente Benedetto Gianlombardo, cogliendo l’occasione dell’adunanza plenaria, ha invitato all’evento il neo Comandante delle Stazione dei Carabinieri di Terme Vigliatore, il Maresciallo Antonino Sottile.

“E’ stato un invito per presentare l’associazione al nuovo Comandante delle nostra Stazione dei Carabinieri, – spiega il neo eletto presidente Giallombardo – l’incontro però ha favorito uno scambio reciproco molto interessante ed importante al fine di gettare le basi per un rapporto nel rispetto dei ruoli, intriso di lealtà e collaborazione fattiva. L’attività di Fonte di Libertà è stata da sempre contraddistinta da questo tipo di rapporti istituzionali, questo è il modus operandi naturale delle associazioni antiracket, altresì previsto dalla normativa statale che le disciplina.

In occasione dell’incontro con il maresciallo Sottile, abbiamo donato alla Stazione dei Carabinieri di Terme Vigliatore  – continua Giallombardo – una tela che raffigura il Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa e una sua celebre frase: certe cose non si fanno per coraggio, si fanno per guardare più serenamente i figli e i figli dei nostri figli.

Penso di poter affermare che la sintesi e la causa principale dell’attività sociale di Fonte di Libertà in questi otto anni di cammino e delle nostre denunce contro le attività e le imposizioni delle mafia e dei suoi più importanti sodali, – conclude – sia tutta racchiusa in questa frase del compianto Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa”.