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Sui ritardi maturati nell’attuare l’aumento delle ore ai dipendenti ex ASU, arriva la risposta del sindaco Maurizio Crimi che specifica come la situazione è direttamente connessa alla mancata approvazione del bilancio 2020 entro la data del 31 dicembre 2020.
“La questione è prettamente tecnica e si è cercato invano di far comprendere ai consiglieri che nel CC del 28/12/2020 hanno deciso di procrastinare la votazione del bilancio 2020 nel 2021.
I conteggi riguardanti l’aumento delle ore furono effettuati nella vigenza della vecchia normativa sul personale che, poi, fu modificata nei primi mesi del 2020.
La nuova normativa, sopra citata, ha stabilito che i parametri di aumento del costo del lavoro – spiega il primo cittadino – restavano invariati a condizione che fossero individuati prima dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni.
Infatti, la cristallizzazione del costo del lavoro, cosi come effettuata sarebbe durata per tutto il 2020. La decisione di alcuni consiglieri di approvare il bilancio 2020 nel gennaio 2021 ha imposto il nuovo ricalcolo che, alla luce delle nuove disposizioni molto più stringenti, ha richiesto un nuovo sforzo, una nuova ricalibratura dei parametri con il rischio che la programmata decisione di aumento del monte ore degli ex ASU, non potesse essere attuata.
Grazie al costante lavoro degli uffici e dei sacrifici a cui l’Ente sarà costretto nei prossimi mesi – conclude Crimi – in tema di assunzione di nuovo personale, gli impegni assunti saranno rispettati nel rispetto della storia lavorativa di un gruppo di persone che meritano certezza nel futuro nonostante gli ostacoli che sono stati frapposti per questioni squisitamente politiche e che purtroppo, ancora, si cerca di strumentalizzare. Ed è questo l’aspetto che più dispiace”.