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“Rapporti non collaborativi e privi di qualsiasi programmazione”. Queste alcune delle critiche mosse all’indomani delle proprie dimissioni dall’ormai ex vice sindaco Salvatore Chiofalo nei confronti del primo cittadino Maurizio Crimi.

Definendo il sindaco “abile ad amministrare l’ordinario, in tutti i modi adombrando la funzione di vice sindaco seppur con deleghe molto importanti”, l’esponente del gruppo Agorà, e rappresentante in giunta dei consiglieri comunali Antonina Fazio e Vincenzo Pelleriti, fa sentire le proprie ragioni riguardo alle dimissioni.

Ma la frattura fra i due era ormai ben nota e aveva portato il primo cittadino Crimi a revocare l’incarico di vice sindaco a Chiofalo lo scorso 11 maggio, lasciandogli solo il ruolo di assessore. “Le ragioni delle mie dimissioni sono riconducibili al rapporto tra la giunta e il sindaco, inficiato dai suoi comportamenti per nulla finalizzati al benessere e al miglioramento della qualità della vita della nostra comunità – dichiara Chiofalo in una lunga nota con la quale critica il sindaco anche di “non aver convocato mai la giunta comunale in 22 mesi di mandato impedendo programmazioni e decisioni sulle problematiche più importanti da affrontare avocando a sé ogni iniziativa. A riprova di questa mancanza di confronto – continua la nota – basti citare, tra le altre cose, che l’amministrazione Crimi, nata 22 mesi fa, è stata azzerata dallo stesso sindaco dopo un anno e mezzo e i successivi assessori nominati via via per vari motivi, e taluni sollecitati dallo stesso sindaco, si sono dimessi. E mentre la legislatura volge al termine restano tutti i problemi ereditati irrisolti, come l’iter e la definitiva approvazione del PRG, l’approvvigionamento idrico e la distribuzione, la regolarizzazione con gli inquilini dei capannoni dell’area artigianale, il decoro urbano, la viabilità e le infrastrutture per migliorare il benessere e la qualità della vita dei nostri cittadini. Oggi possiamo dire a voce alta che il sindaco Crimi si è reso responsabile di aver frantumato una compagine con l’aggravante che la debolezza di un’amministrazione fragile e non coesa potrebbe subire ricadute disastrose sullo spettro, posizionato all’orizzonte, della riapertura del mega mostro rappresentato dalla discarica di C.da Zuppà del comune di Mazzarra Sant’Andrea. Come rappresentanza politica e istituzionale -conclude Chiofalo – io e i consiglieri Fazio e Pelleriti continueremo ad informare tutti sui fatti che riguardano la comunità e a svolgere il mandato che c’è stato affidato dagli elettori, al servizio del nostro paese”.

Pronta la replica del sindaco Maurizio Crimi che riguardo queste affermazioni invita Chiofalo a “denunciare invece che infamare”, precisando che le accuse ricevute collidono con la realtà fattuale che è sotto gli occhi di tutti. “I precedenti assessori hanno goduto di massima autonomia nell’ambito delle loro deleghe. Nessuno escluso – risponde Crimi – Purtroppo, il Chiofalo ha compreso meno degli altri suoi predecessori quale sia il ruolo di assessore nel comune di Furnari dove la carenza di personale molto spesso deve essere colmata dall’operato attivo e umile dei componenti della giunta.

Le deleghe dell’ex assessore Chiofalo erano tra le più delicate e complesse e non è pensabile gestirle con la sua visione statica e per nulla produttiva del proprio ruolo.

Non mi sono mai permesso di interferire sulle proposte o iniziative dei miei assessori. Il punto è che nel caso di specie c’è stato poco, anzi mi correggo, nulla su cui eventualmente interferire. Sul mancato confronto quotidiano o collaborativo – continua – bisogna dire che è effettivamente difficile confrontarsi quando il proprio vice o sostituto frequenta gli uffici politici mediamente un’ora e mezza al giorno. Tengo, inoltre, a precisare che nessuna gestione clientelare è stata mai fatta della cosa pubblica. Troppo facile addurre certe motivazioni a sostegno dell’uscita di scena dopo più di un anno e mezzo dalla nomina. Superata la fase emergenziale – conclude Crimi – potremo confrontarci pubblicamente con i risultati ottenuti nelle materie oggetto delle deleghe assegnate al Chiofalo. Spiace dover replicare in modo siffatto alle dichiarazioni dell’ex assessore che continuo a rispettare come persona e uomo politico, ma dinanzi al contenuto di tali affermazioni non posso esimermi dal prendere posizione nelle forme sopra espresse. Ci sarà modo in futuro per poterci chiarire e appianare dei rapporti che risultano essere incrinati”.

Pamela Arena