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Sin dai primi giorni dell’insediamento nel palazzo municipale, il neo eletto sindaco Maurizio Crimi, è stato subito allertato dalla comunità circa il sistematico propagarsi di un nauseante olezzo proveniente dalla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea.

Esperienza già dolorosamente vissuta dalla comunità furnarese negli anni di piena attività della discarica e a cui sono state ricollegate numerose morti per malattie cancerogene. Recatosi in compagnia dalla Polizia municipale all’interno dell’alveo, il sindaco veniva informato che la probabile causa dei miasmi era imputabile al deterioramento del manto che copre l’ammasso di rifiuti conferiti e la cui riparazione risulta essere particolarmente onerosa per le casse della società che gestisce la discarica, ormai da tempo in liquidazione. Nonostante i crediti vantati nei confronti dell’Autorità regionali, la Tirreno Ambiente non riesce ad incassare gli importi spettanti con conseguente impossibilità di provvedere ad una efficiente manutenzione della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. La mancanza di liquidità produce i sui effetti sulla delicatissima questione del percolato e i fondi erogati dalla Regione per la gestione della sostanza altamente inquinante sono in fase di esaurimento. Allarmato dalla situazione che si sta venendo a creare, il neo Sindaco del Comune ha provveduto ad inoltrare un esposto per allertare le Autorità competenti affinchè adottino tutti i provvedimenti indispensabili per la tutela della salute pubblica ed una definitiva risoluzione del problema discarica che rischia di diventare un’annunciata catastrofe ambientale. “Si è anche provveduto ad invitare le Autorità preposte – si legge nella nota – al controllo ad istituire una tavola rotonda tra tutti gli organi competenti al fine di trovare ed attuare le direttive necessarie per evitare che la comunità furnarese debba patire, per le colpe altrui, gli effetti distruttivi di un inquinamento ambientale la cui fonte viene a localizzarsi a ridosso del centro abitato”.

Nell’esposto presentato dal primo cittadino furnarese, si sottolinea che: “Risulta, quindi, oltre modo necessario che gli Enti preposti alla tutela ambientale e alla salute dei cittadini prendessero atto del grave pericolo che deriva dalla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea per la comunità furnarese, immediatamente prossima, per colpe altrui, ai confini del plesso oltre che per tutto il comprensorio adiacente. Si aggiunga che risulta imminente l’aggravarsi del problema percolato attualmente gestito con estrema difficoltà lambendo l’alea della catastrofe ambientale. Il deterioramento del manto che copre i rifiuti conferiti negli anni passati la cui mole ha raggiunto una quota anomala per una normale tenuta in sicurezza e il lo smaltimento del percolato che fuoriesce dall’ammasso putrido, implicano una necessaria e celere riflessione sulle determinazioni che gli enti preposti debbono adottare per scongiurare un’annunciata catastrofe ambientale. Il Comune di Furnari non può assistere passivamente ad una situazione che sta precipitando con il passare del tempo nell’assoluta tergiversazione delle Autorità amministrative competenti. Tutto quanto esposto, – si legge nel documento – si chiede un immediato intervento affinché i miasmi inquinanti propaganti dalla discarica vengano a cessare immanentemente. che vengano adottati i provvedimenti opportuni e necessari affinchè il rischio nella gestione del percolato venga mantenuto nei limiti stabiliti dalla normativa vigente. Si chiede, altresi, un immediato incontro con tutti gli enti competenti per cercare di individuare le risorse finanziare e le opportune metodologie per gestire la fase post mortem della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea”.