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No categorico, senza se e senza ma.. si alza ancora più forte la voce della comunità furnarese, delle associazioni e all’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Maurizio Crimi, contro le istituzioni regionali che paventano la realizzazione di impianti di smaltimento di percolato, biogas e trattamento dell’umido sull’area adiacente la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. 

Ed è in programma anche un Consiglio comunale aperto per domenica alle ore 17 in Piazza Marconi, che sarà preceduto da un corteo pubblico che si sposterà sui luoghi di confine con la discarica.

E’ chiaro il messaggio dell’esecutivo comunale di Furnari, stanca di protestare contro le istituzioni che dovrebbero tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini: “La Regione intende avviare nuovi impianti per superare l’emergenza rifiuti? Il Comune di Mazzarrà Sant’Andrea intende, con l’avvallo dell’Assessorato Regionale, riattivare gli impianti industriali di trattamento dell’umido sui luoghi dell’esistente discarica sul presupposto di gestire la fase post mortem dell’eco mostro? Sembrerebbe la via intrapresa.
Ebbene Furnari non intende più pagare per scelte politiche altrui caratterizzate dalla più assoluta scelleratezza. Sappia la Regione che, di fronte a prospettive del genere, Furnari alzerà le barricate.

Ci risiamo. Sembrava che l’incubo del mostro ecologico dormiente – si legge nella nota comunale – alle porte della nostra comunità fosse finito, invece rieccoci a temere il ripetersi della terrificante esperienza vissuta durante gli anni di funzionamento della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Dietro il paventarsi dell’emergenza rifiuti, frutto delle fallimentari politiche regionali, qualcuno sta cercando di rimettere in funzione l’invaso con l’unico scopo di creare profitti.
La riattivazione degli impianti di smaltimento del percolato, del biogas, del trattamento dell’umido proprio sull’area su cui insiste la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea rappresenta uno schiaffo all’attività giudiziaria tutt’ora in corso che ha accertato una serie sistematica di abusi commessi durante gli anni di funzionamento dell’invaso e l’ennesimo ceffone a tutto il territorio limitrofo e alla comunità furnarese che più di tutte ha patito l’anomalia di una gestione pregna di commistioni poco chiare sin da subito.
Si, perché si parla di discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, e cosi è intesa dalle Autorità Regionali, sottacendo il fatto che l’ammasso si trova a poche centinaria di metri dal centro abitato del comune di Furnari e a svariati chilometri da quello di Mazzarrà Sant’Andrea. I costi ambientali sono stati e continuano a essere pagati dalla comunità furnarese.
Adesso basta. Questo giocherellare sulla pelle altrui deve finire. Sappia la Regione che, di fronte a prospettive del genere, Furnari alzerà le barricate.  Sappia il Comune di Mazzarrà Sant’Andrea che, dinanzi a prospettive del genere, Furnari alzerà le barricate. Sappia la Regione che ogni atto autorizzatorio di qualsiasi tipo d’impianto sui luoghi della discarica, foriero dell’inizio di attività di trattamento dei rifiuti su larga scala, a ridosso del centro abitato di Furnari, sarà denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Sappia la Regione che le eventuali autorizzazioni all’avvio di impianti – conclude  la nota a firma del sindaco Crimi – vanno a innestarsi su una realtà satura d’illegalità macroscopiche già a vaglio della Procura della Repubblica e che saranno puntualmente evidenziate. E’ ora di finirla di pensare di gestire l’emergenza rifiuti sulla pelle della comunità furnarese”.