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Nella sera di martedì 10 dicembre 2019 i Carabinieri delle Compagnie di Messina Centro e Milazzo, in Catania, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti del 27enne V.G.A. e del 28enne R.G. entrambi catanesi e già noti alle forze dell’Ordine, ritenuti responsabili, in concorso, del reato di furto in abitazione con l’aggravante di avere agito in orario notturno ed in circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa.

Il provvedimento restrittivo nasce in seguito agli esiti di un’attività investigativa posta in essere dai Carabinieri delle Stazioni di Villafranca Tirrena e di Rometta Marea, dopo una serie di furti perpetrati, la scorsa estate, in quei comuni.

L’individuazione dei due responsabili dei furti, ben 6, è stata possibile grazie agli elementi raccolti dai militari dell’Arma e alla comparazione delle immagini dei vari sistemi di videosorveglianza analizzati dai Carabinieri.

In particolare, i due arrestati hanno commesso i furti di motocicli introducendosi dentro i cortili delle sei abitazioni. Questo il modus operandi:
I due ladri, dopo aver individuato i motocicli da rubare, si introducevano durante la notte all’interno dei cortili e delle pertinenze delle abitazioni, approfittando del fatto che i proprietari dei mezzi dormissero e ricorrendo allo scardinamento dei cancelli per trasportare, spingendoli a mano i motocicli. Forzavano il bloccasterzo e li caricavano in un furgone. Quindi si allontanavano dal luogo rientrando nel catanese ove i mezzi venivano smontati e rivenduti.

All’esito delle indagini, è risultato inoltre Le indagini hanno consentito altresì di accertare comebi veicoli utilizzati, un furgone e un’autovettura di piccola cilindrata, venissero  noleggiati a Catania da uno dei due arrestati e utilizzati per commettere i furti nel messinese.

Le risultanze dell’attività d’indagine, confluite nel provvedimento cautelare, hanno evidenziato come i due arrestati risultino dediti alla commissione di reati contro il patrimonio in maniera sistematica con allarmante professionalità delinquenziale e pertanto il G.I.P. ha disposto nei loro confronti la misura di massimo rigore, ritenuta come unica adeguata tutela delle gravi e attuali esigenze cautelari.

Al termine delle formalità di rito gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.