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«Quando si manifesta il potere della conoscenza si svela l’impotenza dell’inganno economico». Il messaggio del mecenate Antonio Presti risuona in questi giorni come un mantra: «Il futuro sostenibile, la democrazia, l’economia, si possono garantire soltanto attraverso un percorso di conoscenza. I veri potenti del mondo sono gli studenti, gli insegnati, i poeti, gli scrittori, gli artisti, i filosofi e gli intellettuali. La Conoscenza è la potenza più grande del mondo poiché più la consegni e più aumenta. Per consegnare Conoscenza non c’è bisogno di denaro, c’è bisogno soltanto del cuore». Parole che il presidente della Fondazione Fiumara D’Arte, vuole incidere con forza nelle “Rocce” di Taormina, luogo che dopo cinquant’anni di abbandono torna a rivivere grazie all’accordo con la Città Metropolitana di Messina, che ha affidato a Presti – con un comodato d’uso di 99 anni – la rinascita di un luogo magico, simbolo dell’inerzia e dell’inettitudine della politica. La prima azione per la creazione di una nuova politica di rigenerazione del territorio sarà il “G37 Summit della Poesia”, che si terrà tra Savoca, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa e il Bosco di Betulle (sullo’Etna) dal 25 al 28 maggio.

L’obiettivo dell’evento internazionale è quello di contribuire a recuperare e rafforzare l’identità dei paesi del comprensorio ionico-etneo grazie alla cultura, valorizzando territori ricchi di bellezza e storia che rischiano l’oblio. Ecco perché i cinque reading di poesia, che vedranno protagonisti 37 poeti italiani e stranieri e migliaia di studenti delle scuole siciliane, si svolgeranno in luoghi dove arte, fascino e memoria s’intrecciano in un connubio indissolubile. Sfondo d’eccezione anche il Bosco di Betulle dell’Etna, nel Comune di Piedimonte Etneo, dove il bianco dei tronchi si mescola al verde delle chiome e al nero della lava.

«Che si esalti la bellezza, in questo caso la bellezza del Creato, in un contesto che privilegia la conoscenza, è il motivo per il quale condividiamo questa iniziativa – sottolinea Marisa Mazzaglia, presidente Ente Parco dell’Etna – è fortissima l’esigenza di riappropriarsi di un territorio unico come quello del Parco dell’Etna e il merito di questa iniziativa è anche la riscoperta e la tutela di un bosco unico. Un bosco di betulle di valore naturalistico straordinario. Che i giovani e i bambini condividano poesie, pensieri e idee in un contesto magico contribuirà a costruire un profondo legame tra l’Etna e la popolazione che ci vive». Un percorso che vedrà protagonista il potere della conoscenza, grazie alla forza più grande: quella della parola. «La poesia è un antidoto all’appiattimento mediatico e a quello stato di semi-coscienza a cui esso ci riduce, ad un certo modo di vivere assente e frastornato – spiega Josephine Pace, responsabile curatela poeti – la parola poetica è dunque una “cura d’urto” che riconduce l’essere umano al nucleo di verità insito in tutte le cose. I poeti scelti per questo Summit sono portatori di voci diverse, di poetiche transgenerazionali, dal cui collidere sgorgano senso e sensibilità verso i differenti aspetti della realtà e dell’esperienza umana. Questo la poesia ha sempre dato: un punto di vista privilegiato, un appiglio di consapevolezza, un punto di partenza nuovo per costruire un mondo più attento, solidale, umano».

I grandi poeti raggiungeranno l’anima delle gente, con e per le nuove generazioni, che devono essere spinte oltre la linea di confine del potere economico: «Le iniziative del maestro Presti nelle scuole sono sempre ricche di stimoli – conclude Tiziana D’Anna, dirigente scolastico dell’Istituto d’Arte Guttuso di Giarre che parteciperà ai readingquello che mi ha particolarmente colpito durante gli incontri per il G37 è il fascino che ha esercitato sugli studenti parlando di bellezza, conoscenza e dell’importanza dello studio, dando vita a una perfetta sintonia su temi così importanti. La scelta di portare i ragazzi in un luogo così importante per noi come l’Etna, inoltre, contribuirà a sensibilizzare i nostri giovani su un aspetto così importante per il loro futuro come la tutela e la salvaguardia dell’ambiente».