Condividi:

È sempre bello parlare di tradizioni, usi e costumi, perché evocano ricordi di chi magari ne ha vissuto la nascita o perché la storia di un paese o di una città ce lo racconta in maniera inequivocabile e maledettamente affascinante.

Oggi parliamo di Pinello Drago, cinquantenne, delle sue meravigliose zampogne e della sua ridente città di Galati Mamertino, che qualche settimana fa ho avuto modo di visitare assieme a due amici: l’avv.ssa Rossana Interlandi, già Assessore Regionale al Territorio e all’Ambiente e del giovane consulente politico Giacomo Orlando. Era una freddissima giornata del periodo natalizio e proprio prima della befana e su invito del giovane Giacomo Orlando abbiamo fatto visita all’artigiano, costruttore di flauti, fischietti e zampogne di Galati Mamertino, Pinello Drago. Sin da subito non posso non ringraziare Pinello Drago per l’intervista rilasciatami dal suo meraviglioso laboratorio, ove ho avuto modo di ammirare una Galati Mamertino adornata di neve. Jalati, in vernacolo siciliano, è un comune della provincia di Messina, con circa 2.800 abitanti e si presenta con una forma di un’aquila ad ali spiegate che spicca in volo in direzione Nord. Il Comune Nebroideo si trova a un’altezza di 810 metri sul livello del mare ed è uno dei “quattru paisi di li funci” insieme a MirtoFrazzanò e Longi. È un centro per lo più agricolo che vanta numerosi tesori e che conserva ancora un assetto urbanistico tipico dei quartieri medievali. Il territorio è ricco di noccioleti e uliveti, faggete e querceti. Il centro cittadino si snoda tra la principale Piazza San Giacomo e la Chiesa Madre, che ho avuto modo di visitare assieme al garbato parroco don Vincenzo Rigamo. L’artigiano musicista Pinello Drago, che sin da piccolo stravede per la musica, passione trasmessa dal suo babbo che era solito suonare l’armonica e che è stato il suo primo maestro di musica, successivamente si dedica alla musica leggera per poi approdare a quella popolare facendo parte del gruppo folk “Qà lat” di Galati Mamertino (1996). Nel 1998, spinto dalla forte passione per la musica popolare e per gli strumenti musicali tradizionali, inizia a costruire flauti di canna, zampogne e altri strumenti della tradizione popolare. Nel medesimo anno un altro evento assai importante sarà l’incontro con il dottor Mario Sarica (etnomusicologo), che lo incaricherà di costruire, attraverso un’icona del 1600, il triplo flauto e che farà sì che il rapporto tra i due vada a intensificarsi sfociando non solo in una bella amicizia ma anche in uno scambio professionale intenso che continua a durare sino a oggi. Nel 2002, il maestro Drago, fonda il gruppo musicale “Kalamos Ensemble” composto da sei elementi (polistrumentisti): Francesca Anastasi, Giuseppe Anastasi, Salvuccio Anastasi, Giuseppe Baglio, Drago Andreina e il suo papà Pinello. Il progetto ruota attorno agli strumenti musicali dallo stesso costruiti, dalla polivocalità, dai canti di lavoro, dai canti d’amore, e dagli stornelli e filastrocche raccolte a Galati Mamertino. Il medesimo gruppo di musica popolare, partecipa a vari festival della zampogna in tutta Italia e a tanti altri eventi musicali. Nel 2008, accumulata un bel pò di esperienza, il maestro Drago propone alla Città di Galati Mamertino la nascita della festa della zampogna. Oggi la città di Galati conta circa sessanta zampognari, che, specialmente nel periodo delle feste natalizie, si riuniscono animando sin dal sorgere del sole tutta la comunità e rinnovando la tradizione della novena del Santo Natale sino alla sua chiusura, prevista per il giorno dell’Epifania!

Salvatore Bucolo