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E’ in programma il prossimo 13 aprile nelle sale cinematografiche “Vite da sprecare”. Il film narra della strage di “Alcamo Marina”, il più grave errore giudiziario italiano dal secondo dopoguerra che ha visto protagonista, suo malgrado, Giuseppe Gulotta, l’ex muratore siciliano trapiantato a Certaldo, è diventata una pellicola per il grande schermo.

La pellicola vede tra i protagonisti Fulvio Emanuele, giovane attore emergente di Galati Mamertino, centro nebroideo del messinese. Fulvio muove i suoi primi passi nel mondo della recitazione a Capo d’Orlando per poi spiccare il volo e frequentare diversi corsi. Nella sua breve carriera ha già all’attivo cortometraggi, diversi film e sceneggiati televisivi andati in onda anche sulle maggiori reti nazionali.

Vite da sprecare si svolge in Sicilia nel 1976 e racconta quella che è passata alla storia come la “strage di Alcamo Marina”, in cui furono barbaramente assassinati due giovani carabinieri. Una strage senza colpevoli, ancora oggi avvolta nelle nebbie di uno dei tanti misteri di questo Stato e delle sue oscure trame.

Vite da sprecare è anche e soprattutto la storia di altri cinque uomini, alcuni all’epoca ancora minorenni, ingiustamente accusati e costretti a confessare un crimine che non hanno commesso e per il quale sono stati, in seguito, condannati a svariati anni di prigionia (Giuseppe Vesco, Giovanni Mandalà, Enzo Ferrantelli, Gaetano Santangelo e Giuseppe Gulotta).

A dare maggiore forza e verità alla storia ha contribuito l’ex brigadiere dei carabinieri Renato Olino che, dopo oltre tre decenni, ha deciso di raccontare tutta la prima fase delle indagini e degli interrogatori.

Fulvio Emanuele nella pellicola interpreta Giuseppe Gulotta, uno dei cinque uomini ingiustamente accusati e costretti a confessare un crimine mai commesso e per il quale sono stati in seguito condannati a svariati anni di prigionia.