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Arrivano ‘buone nuove’ in merito al rilancio del progetto industriale di Aicon Yacth, voluto dalla società americana con a capo il Ceo Udo Broich, pronto a delocalizzare l’investimento in assenza di garanzie dopo le svariate difficoltà burocratico-amministrative, dichiarate anche durante l’ultima conferenza stampa.

Un appello a non dilapidare un opportunità unica per il territorio e il comparto nautico e diportistico, lanciato anche da chi sta curando da vicino l’evolversi e la fattibilità del progetto.

Un progetto che potrebbe dare nuova occupazione e rimettere in moto un intero indotto per anni dedicato alla nautica e per il quale non mancano professionisti e maestranze sul territorio.

Andando allo ‘status quo’ burocratico, nodo cruciale per il destino progettuale della nuova Aicon, la scorsa settimana i consulenti della Aicon Yacht Llc Dott.Liga e Avv. Arrigo hanno presentato istanza di affitto dell’immobile di proprietà del fallimento NAC Srl. Il curatore fallimentare ha esitato al giudice delegato con proprio parere favorevole ed il giudice sta in atto valutando. Si attende quindi a breve una pronuncia del tribunale fallimentare di Barcellona PG.
Nel durante lo scorso 14 febbraio, il Ceo di Aicon Yacht Llc Mrc Udo Broich, ha presentato a Miami il progetto Aicon alla stampa internazionale.
Sul rilancio strategico aziendale, i consulenti sono impegnati attivamente e stanno seguendo con grande attenzione l’evolversi della situazione.
“Ricordiamo che la Nac Srl è stata dichiarata fallita nell’anno 2003 e successivamente nell’anno 2012- spiega il consulente Attilio Liga – è stato dichiarato il fallimento di Aicon Yacht, società che faceva capo all’imprenditore Siclari. In tutto questo lungo periodo di tempo nessuna impresa ha mai manifestato interesse verso l’immobile che oggi interessa alla Aicon Yacht Llc, pertanto, l’istanza di affitto ragionevolmente non dovrebbe trovare alcun ostacolo”.

Si prospetta in buona sostanza, che a breve la nuova società americana, disposta ad investire a Giammoro e rilanciare un intero comparto a livello provinciale e regionale, possa avviare l’iter progettuale nella struttura ex Nac per far seguito al piano industriale, che dalle prospettive dichiarate, porti a 400 posti di lavoro in soli quattro anni, oltre al rilancio di un intero indotto rimasto fermo da anni dopo il fallimento dell’ex società di Siclari.