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Il Festival di Sanremo 2023. Cronaca delle 5 serate, pagelle, commenti, premiati.

a cura di Alfredo Anselmo. 

 

LA SERATA FINALE

Marco Mengoni vince il 73° Festival di Sanremo. A Colapesce e Dimartino il Premio della Critica

“Nei primi cinque siamo tutti maschi: dedico il successo alle donne in gara, sono state straordinarie”. Sono le parole a caldo, che gli fanno onore, del vincitore del 73° Festival della Canzone Italiana Marco Mengoni che si aggiudica questo Sanremo 2023. Una vittoria annunciata perché già martedì scorso dopo la sua prima esibizione tutti avevano capito che non ce ne sarebbe stato per nessuno e così è stato. Il pezzo “Due vite” che ha valorizzato la superba voce di Mengoni, ha trionfato lasciando briciole agli avversari.

Al Secondo Posto la vera e propria sorpresa di questo festival ovvero Lazza con la sua “Cenere” che ha superato sul filo di lana Mr. Rain ed i suoi bambini, altro grande exploit della kermesse canora. Quarto Posto con “Alba” Ultimo, che forse si aspettava di più mentre chiude la cinquina di testa il delicato Tananai, che lo scorso anno arrivò ultimo.

Sesto e Settimo Posto per le due donne Giorgia e Madame quindi tutti gli altri a seguire fino all’ultimo posto quest’anno appannaggio di Sethu, al quale non è bastato il lumino con la sua immagine per staccarsi dalla posizione di coda. Spiace per il 25° posto ottenuto da Anna Oxa che non condividiamo assolutamente perché la suo è stato un Festival di grande spessore, evidentemente la qualità a volte non va d’accordo con i gusti delle giurie.

Grande affermazione per il brano “Splash” del duo siciliano Colapesce e Dimartino che si aggiudica sia il Premio della Critica intitolato a Mia Martini (29 voti contro i 23 del bravissimo Grignani) sia il Premio Sala Stampa Radio e Tv “Lucio Dalla”. Premio Sergio Bardotti per il miglior testo a Coma_Cose per L’addio mentre Mengoni ottiene anche il Premio Giancarlo Bigazzi assegnato dall’orchestra del Festival.

La Serata Finale si era aperta in bellezza con l’Inno di Mameli/Novaro eseguito dalla Banda dell’Aeronautica Militare, ospite il Capo di Stato Maggiore, Luca Goretti, per i 100 anni del corpo dell’Aeronautica Militare. Tra gli eventi dell’anniversario che si celebra quest’anno, il volo delle Frecce tricolore su tutti i capoluoghi di regione italiani.

Quindi un giusto tributo a chi probabilmente ha dato un tocco di alta professionalità al Festival e parliamo di Gianni Morandi, entrato all’Ariston con la chitarra a tracollo che ha cantato “Piazza Grande” per Lucio Dalla che quest’anno avrebbe compiuto 80 anni. Poi ha proseguito cantando, accompagnato dall’orchestra, “Futura” e “Caruso”.

Standing ovation e emozione all’Ariston, Morandi conclude in lacrime.

Torna Chiara Ferragni in veste di presentatrice e stavolta si presenta in blu lungo e corazza nude-look, praticamente un busto dorato sopra il quale è scolpito un grosso lucchetto, e il corpo avvolto in un imponente drappo blu. Nonostante tutto rimane sempre impalpabile tranne un unico sussulto quando si ingelosisce per la pomiciata improvvisata fra il suo Fedez e Rosa Chemical sul palco fra lo stupore del pubblico in sala e di quello a casa. Salterà qualche testa in Rai oggi?

Fra le cose belle poi l’arrivo dei mitici Depeche Mode che hanno eseguito alcuni classici della loro inconfondibile musica elettronica e quindi Gino Paoli ed Ornella Vanoni che hanno regalato altri due momenti indimenticabili. Paoli sul palco dell’Ariston, nonostante i suoi 88 anni, è apparso un gigante, un’ondata di romanticismo. Decine di cellulari accesi che illuminano la platea e il pubblico che canta a squarciagola i suoi grandi successo fino a “Il cielo in una stanza”, brividi. Stessa cosa per la Vanoni che esegue canzoni indimenticabili e a sentirle portano tutte alla sua voce. Non fiori, Amadeus le porta un mazzo di carciofi: “Sono solo dieci, ma siete tirchi?”.

Grande come sempre Fiorello che molti si aspettavano all’Ariston ma che è rimasto a Roma ma da qui con la abituale verve ha divertito: “Stasera vi siete guadagnati la prima pagina dell’Avvenire, che te ridi Fedez, si è vista anche la lingua”, dice riferendosi al bacio in bocca tra Rosa Chemical e Fedez. “Ma Coletta è lì? Fatemelo vedere per l’ultima volta”, dice Fiorello, “Io lo so che fine fa domani, Stefano ma tu li avevi controllati i testi di Gino Paoli? Achille Lauro dopo questo sembrava Cristina D’Avena, i Cugini di campagna nemmeno il bar di Guerre Stellari. Siete stupendi, domani i dirigenti Rai andranno tutti a casa, però è stupendo”.

Quando manca poco alle 2.00 del mattino e si attendono i risultati del finale a cinque di questo Festival ecco che Amadeus legge la lettera del presidente ucraino Zelensky indirizzata al Festival di Sanremo: “Cari partecipanti, organizzatori e ospiti del festival! Per più di sette decenni, il festival di Sanremo si sente in tutto il mondo. Si sente la sua voce, la sua bellezza, la sua magia, la sua vittoria. Ogni anno sulle rive del Mar Ligure vince la canzone. Vincono la cultura e l’arte. La Musica vince! E questa è una delle migliori creazioni della civiltà umana. Sfortunatamente, per tutto il tempo della sua esistenza, l’umanità crea non solo cose belle. E purtroppo oggi nel mio paese si sentono spari ed esplosioni. Ma l’Ucraina sicuramente vincerà questa guerra. Vincerà insieme al mondo libero. Vincerà grazie alla voce della libertà, della democrazia e, certamente, della cultura”.

Subito dopo si esibisce la band ucraina Antytila, che alla fine della  canzone dichiara: “Siamo qui a rappresentare con questa canzone come una città ucraina sta combattendo e non si arrende, in una guerra che non abbiamo iniziato noi, stiamo combattendo per il nostro futuro”. Poi in italiano hanno detto “l’Ucraina combatte, l’Ucraina resiste, l’Ucraina vincerà”. Magari fosse così, ci viene da dire, ma purtroppo non condividiamo questo spazio dato dalla Rai alla diffusione di un messaggio che riteniamo sia “il pensiero unico” che deve passare a livello giornalistico ma anche politico ma che non è il pensiero condiviso da gran parte del popolo italiano. Ma questa è un altra storia. Oggi si parla di canzoni, viva il Festival, viva la Musica, viva Marco Mengoni.

(Alfredo Anselmo)

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CLASSIFICA FINALE

1 Marco Mengoni

2 Lazza

3 Mr Rain

4 Ultimo

5 Tananai

6 Giorgia

7 Madame

8 Rosa Chemical

9 Elodie

10 Colapesce Dimartino

11 Modà

12 Gianluca Grignani

13 Coma_Cose

14 Ariete

15 Lda

16 Articolo 31

17 Paola e Chiara

18 Terzo cuore

19 Mara Sattei

20 Colla zio

21 Cugini di campagna

22 gIANMARIA

23 Levante

24 Olly

25 Anna Oxa

26 Will

27 Shari

28 Sethu

 

LA QUARTA SERATA

#Sanremo2023. Marco Mengoni trionfa anche nella serata delle Cover e si avvia alla vittoria del Festival. LE PAGELLE

È proprio l’anno di Marco Mengoni che anche nella serata delle Cover trionfa con una magistrale interpretazione della celeberrima “Let it be” (9.5) dei Beatles accompagnato dal Kingdom Choir, anche se dobbiamo dirlo, Giorgia ed Elisa hanno impartito una vera e propria lezione di canto con le loro “Luce” e “Di sole e d’azzurro”. (10). Continua ad essere sopravvalutato Ultimo al quale la presenza del grande Eros Ramazzotti non ha portato tanto nel senso che quest’ultimo ha pure dimenticato le parole del proprio pezzo mentre Ultimo (5.5) ha mostrato evidenti difficoltà nel cantare quella tipologia di brani. Bello invece il pezzo di Cristicchi cantato da Tananai (6.5) che apre la strada alla presenza di Biagio Antonacci.

Colapesce e Dimartino hanno poi personalizzato da par loro la notissima “Azzurro” (7) insieme alla sempre elegante Carla Bruni. Capitolo a parte per la sempre più puttana (in scena, ovviamente) Elodie (8) vera star, dark lady con la sua personale “American Woman” di Lenny Kravitz insieme a Big Mama. Le Vibrazioni apportano ulteriore energia ai  Modà (6), interessante anche «L’amour tojour» di Gigi D’Agostino rifatta da Mara Sattei (6) insieme a Noemi. Lazza continua a scalare posizioni ed arriva addirittura sul podio scalzando Mr Rain, merito di una bellissima interpretazione, insieme ad Emma e alla grande violinista Laura Marzadori di “La fine” (9) di Nesli e portata al successo da Tiziano Ferro.

Per il resto abbiamo ascoltato Salmo che ha cercato di dare energia a Shari (5.5) mentre i Baustelle hanno duettato con i Coma_Cose (6) mentre un loro pezzo è stato interpretato da Sethu insieme a Bnkr44 ovvero la bellissima “Charlie fa surf” (6.5). Inutilmente sexy la nuova Levante (5.5) insieme a Renzo Rubino per interpretare la delicata “Vivere”, Olly ha sorpreso insieme ad una  Lorella Cuccarini in grande spolvero con “La notte vola” (7). Purtroppo non ha dato i risultati sperati il duo improvvisato Grignani/Arisa, troppo autoreferenziali Anna Oxa (6) e Paola e Chiara (5.5) e senza picchi neanche Fedez insieme agli Articolo 31 (6.5). Sprecato il talento di Alex Britti ospite di Lda (6) molto interessante il grande Edoardo Bennato insieme a Leo Gassmann. Stendiamo un velo pietoso per il primo brano della serata infatti Ariete (5) con Sangiovanni ha martirizzato “Centro di gravità permanente” di Battiato, non male la “Via del Campo” di De Andrè nella versione di Madame (7.5) insieme ad Izi.

Onesto Will (6) insieme a Michele Zarrillo in “Cinque giorni” mentre i Cugini di Campagna (6) insieme a Paolo Vallesi rispolverano due grandi successi del passato. Un pò deludente Gianmaria (6) con Manuel Agnelli leader degli Afterhours, leggermente migliore la prova di Mr. Rain insieme a Fasma nella bellissima “Qualcosa di grande” di Cremonini. Rosa Chemical (6.5) provoca insieme a Rose Villain non toccandosi l'”America” di Gianna Nannini ma tenendo in mano un plug anale. I Colla Zio (6.5) insieme a Ditonellapiaga rispolverano con merito la trascinante “Salirò” di Daniele Silvestri.

Chiudiamo con altri due bei voti… la presentatrice di serata, l’attrice Chiara Francini, ha mostrato il proprio talento (8) con la giusta dose di ironia mentre facciamo una ideale standing ovation al Premio alla Carriera al grande Peppino Di Capri (10) che ha cantato l’immortale “Champagne” pur non essendo in perfette condizioni fisiche. Stasera la finale e a tarda notte verrà incoronato il vincitore della 73esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo… sarà Marco Mengoni? Probabilissimo. Buon Festival a tutti.

(Alfredo Anselmo)

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CLASSIFICA GENERALE dopo la 4^ serata

1 Marco Mengoni – Due vite

2 Ultimo – Alba

3 Lazza – Cenere

4 Mr. Rain – Supereroi

5 Giorgia – Parole dette male

6 Tananai – Tango

7 Madame – Il bene nel male

8 Rosa Chemical – Made in Italy

9 Elodie – Due

10 Colapesce e Dimartino – Splash

11 Gianluca Grignani – Quando ti manca il fiato

12 Coma_Cose – L’addio

13 Modà – Lasciami

14 Articolo 31 – Un bel viaggio

15 Lda – Se poi domani

16 Leo Gassmann – Terzo cuore

17 Paola & Chiara – Furore

18 Ariete – Mare di guai

19 Mara Sattei – Duemilaminuti

20 Colla Zio – Non mi va

21 gIANMARIA – Mostro

22 Cugini di Campagna – Lettera 22

23 Levante – Vivo

24 Olly – Polvere

25 Anna Oxa – Sali (Canto dell’anima)

26 Will – Stupido

27 Shari – Egoista

28 Sethu – Cause perse

 

LA TERZA SERATA

#Sanremo2023. Mengoni, Ultimo e Mr Rain sul podio dopo la terza serata. LA CLASSIFICA GENERALE PROVVISORIA 

È stata una lunghissima maratona la terza serata del Festival di Sanremo 2023 che si è chiusa addirittura quando mancavano alcuni minuti alle 2.00 del mattino con la prima classifica generale che comprende tutti e 28 gli artisti partecipanti alla kermesse canora nel Teatro Ariston.

Confermato in testa Marco Mengoni che a questo punto è il favoritissimo per la vittoria del Festival mentre hanno raggiunto il podio anche Ultimo con la sua “Alba” scritta alle nostre Eolie e Mr Rain che presenta un delicatissimo brano accompagnato da un gruppo di bambini. Sorprendente il 4° posto provvisorio di Lazza ed il 5° raggiunto da quel Tananai che lo scorso anno giunse ultimo ma ottenne un clamoroso riscontro fra la gente.

Fa un pò specie il 10° posto di Giorgia, evidentemente le giurie non hanno apprezzato questa nuova veste della pur bravissima cantante romana, ancor più clamoroso e diciamolo pure ingiusto l’aver relegato la elegante Anna Oxa ad un incomprensibile 25° posto. Vedremo se vi saranno nuovi stravolgimenti di posizioni dopo la serata di oggi, quella delle “Cover”, nella quale ciascun artista esegue un brano noto facendosi accompagnare da un collega. Si voterà anche stasera ma in questo caso il cantante e la sua esibizione di puntata.

Tornando alla serata di ieri, presentata da una elegante ed altissima Paola Egonu, i protagonisti assoluti sono stati loro, i Maneskin di Damiano & CO che proprio da questo palco nel 2021 iniziarono la cavalcata che li ha portati a conquistare il mondo. La band ha regalato al pubblico un medley con alcuni dei loro successi: I wanna be your slave, Zitti e buoni (il brano con cui primeggiarono prima a Sanremo poi all’Eurovision Song Contest), The loneliest e l’ultimo singolo Gossip sulle cui note è salita sul palco anche la leggenda del  rock Tom Morello. Prima di salutare, i Maneskin hanno ricevuto il Premio Città di Sanremo.

Il razzismo da affrontare, l’orgoglio di appartenenza all’Italia, la consapevolezza che “la diversità è unicità” e che “siamo tutti uguali oltre le apparenze”, questi i temi del monologo della Enogu : “Questa sera – spiega, emozionata – non sono qui a dare lezioni di vita, perché alla mia età sono più le cose che posso imparare di quelle che posso insegnare. Cerco di ricavare da ogni giorno un insegnamento e così è stato anche nelle settimane di avvicinamento al Festival. Spesso in passato sono stata definita ermetica, così nel tempo mi sono impegnata a raccontarmi di più, provando a ridurre al minimo lo spazio di interpretazione. Questo non ha evitato comunque che alcune frasi venissero strappate dal contesto, tagliate, incollate in senso casuale e fiondate sui giornali come titoli usati per far rumore”.

Dopo la performance in trio con Gianni Morandi e Al Bano, premiata dal picco di 17 milioni di spettatori, Massimo Ranieri è tornato sul palco di Sanremo per presentare dal vivo, accompagnato da tre delle sue coriste, il nuovo singolo ‘Lasciami dove ti pare’, contenuto nell’ultimo album ‘Tutti i sogni ancora in volo’. Con Rocio Munoz Morales ha poi annunciato il nuovo varietà di Rai1 che condurranno insieme e che avrà lo stesso titolo dell’album e del libro autobiografico di Massimo Ranieri, ‘Tutti i sogni ancora in volo’, in onda da maggio il sabato su Rai1.

Il festival di Sanremo ha reso omaggio a Burt Bacharach morto a 94 anni. L’orchestra, guidata dal maestro Leonardo De Amicis, suona ‘I say a little prayer’, “ma avremmo potuto scegliere altre mille canzoni – dice Amadeus – per ricordare uno dei più grandi maestri del ‘900 che ci ha lasciato un patrimonio musicale meraviglioso.

(Alfredo Anselmo)

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CLASSIFICA GENERALE PROVVISORIA

1 – Marco Mengoni

2 – Ultimo

3 – Mr Rain

4 – Lazza

5 – Tananai

6 – Madame

7 – Rosa Chemical

8 – Colapesce Dimartino

9 – Elodie

10 – Giorgia

11 – Coma Cose

12 – Gianluca Grignani

13 – Modà

14 – Paola & Chiara

15 – LDA

16 – Ariete

17 – Articolo 31

18 – Mara Sattei

19 – Leo Gassmann

20 – Colla Zio

21 – Levante

22 – Cugini di campagna

23 – gIANMARIA

24 – Olly

25 – Anna Oxa

26 – Will

27 – Shari

28 – Sethu

 

LA SECONDA SERATA

#Sanremo2023. Colapesce e Di Martino in testa nella seconda serata. LE PAGELLE 

Con uno strepitoso Gianni Morandi avevamo chiuso il nostro pezzo sulla serata inaugurale del 73° Festival della Canzone Italiana e con il grande artista armato di scopa si è aperta una seconda serata di Sanremo 2023 che è filata via tranquilla, senza i sussulti dell’esordio, con una co-conduttrice certamente più incisiva della Ferragni,  Francesca Fagnani che, oltre a presentare i vari pezzi, ha fatto parlare i ragazzi «che hanno sbagliato e stanno pagando», dentro un carcere minorile.

Altro momento intenso la testimonianza di Pegah Moshir Pour, attivista italo-iraniana: «In Iran non avrei potuto essere vestita così o parlare di diritti umani. Sarei stata arrestata, o uccisa. Ho deciso che la paura non ci fa più paura e di dare voce ad una generazione cresciuta sotto un regime di terrore e repressione. La musica è un diritto umano».

I Back Eyed Peas, superospiti internazionali, hanno poi fatto ballare l’Ariston mentre spiace che l’irriverente comicità di Angelo Duro, comico palermitano, sia stata presentata a notte fonda, come del resto l’esibizione di un Fedez politicamente scorretto.

Tornando ai 14 partecipanti di serata, premiati dalla giuria dei giornalisti Colapesce e Di Martino, mentre la favorita Giorgia ha un pò deluso le aspettative . Sorprendente Madame con un brano moderno mentre anche gli attesi Modà non hanno ottenuto il riscontro atteso dalla giuria ma già da stasera scendono in  campo due nuove giurie, la demoscopica e il televoto che quasi sicuramente rivoluzionerà l’attuale classifica.

Chiudiamo con loro, i veri dominatori della serata: Gianni Morandi, Al Bano e Massimo Ranieri, un trio che fa la storia e che ha snocciolato una carrellata dei loro più grandi successi con il pubblico in sala in visibilio. Finale tutti insieme ad eseguire “Il nostro concerto” dell’indimenticabile Umberto Bindi.

(Alfredo Anselmo)

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LE PAGELLE (Seconda Serata)

di Alfredo Anselmo.

Stupido WILL

Troppo acerbo lui, troppo scontato il brano. RIMANDATO (5.5)

Lasciami MODA’

I Modà sono molto amati e i loro fans sicuramente apprezzeranno. A noi il pezzo appare senza picchi. ONESTO (6.5)

Cause perse SETHU

Arriva da Sanremo Giovani e fa largo uso di autotune, stop. RIMANDATO (5.5)

Un bel viaggio ARTICOLO 31

Bel ritorno del duo fra emozioni e ricordi, una confessione a cuore aperto. VERI (7)

Cenere LAZZA

Si avverte il marchio di Dardust ed è fra le novità più interessanti. BRAVO (7.5)

Parole dette male GIORGIA

Più che la voce, il suo punto di forza, il brano ha un testo di qualità. La cosa nuoce alla cantante ma la canzone uscirà alla distanza. Purtroppo per lei non vincerà il Festival. ATIPICA (7)

Splash COLAPESCE DIMARTINO

Dimentichiamo Musica Leggerissima, qui c’è una apparente superficialità ma il brano ha il suo perché, certamente non scontato. ORIGINALE (7)

Egoista SHARI

Shari interpreta Salmo con impegno e dedizione. Da riascoltare. DILIGENTE (6)

Il bene nel male MADAME

Una Madame che non ti aspetti, non rinuncia mai a se stessa e il suo brano ritmato ipnotizza. SORPRENDENTE (7.5)

Vivo LEVANTE

Cambiata anche nei connotati fisici, canta di sesso e ritmo. FOCOSA (6.5)

Tango TANANAI

Orchestra, archi, amore… un Tananai “furbetto”. SANREMESE (6.5)

Made in Italy ROSA CHEMICAL

La “trasgressione” al Festival, con stile e leggerezza. CORAGGIOSO (6.5)

Se poi domani LDA

Un crescendo che piacerebbe molto al papà Gigi D’Alessio. MELODICO (6.5)

Furore PAOLA E CHIARA

Francamente ci aspettavamo di più dal loro ritorno… due Visitors e null’altro. LUCCICANTI (6)

 

LA PRIMA SERATA

#Sanremo2023. Marco Mengoni si aggiudica con merito la prima serata. LE PAGELLE

La copertina di questo nostro pezzo dedicato alla prima serata del Festival di Sanremo 2023 la merita la canzone di Marco Mengoni “Due vite” che i giornalisti hanno giustamente premiato piazzandola in testa ai primi 14 partecipanti alla kermesse canora. Mengoni è fra le voci più belle nel panorama artistico nazionale e quest’anno presenta un brano effettivamente di elevato spessore che merita la vittoria finale.

Riguardo gli altri cantanti in gara, non condividiamo il 14esimo posto di Anna Oxa che ha interpretato con grande classe la propria canzone mentre sono certamente da segnalare Elodie e Mr Rain, agli antipodi per le caratteristiche delle rispettive canzoni ma entrambi molto incisivi. Sorprendenti i Coma_Cose mentre Ultimo continua ad essere sopravvalutato e anche quest’anno raggiungerà il podio ma non vincerà il Festival.

Tutto il resto è… noia, per non dire schifo. Da una impalpabile Chiara Ferragni al Festival delle Ipocrisie con i vari Mattarella, Benigni, Amadeus ecc. con la ciliegina sulla torta di Blanco che distrugge rose sotto gli occhi ebeti del presentatore che gli chiede con riverenza se voglia ricantare il brano. Il poveretto non sentiva la propria voce in auricolare, ha così deciso di divertirsi in modo alternativo. Noi avremmo volentieri fatto sentire allo stesso i piedi sul fondo schiena perché solo calci nel culo meritava.

Spiace anche per le stonature dei Pooh, preferivamo ricordarceli piuttosto che ascoltare piccole stecche, ma a loro va perdonato tutto, erano effettivamente emozionati. In tutto questo Piero Pelù è apparso un “Gigante…” Stasera seconda serata, attendiamo con ansia Giorgia, altra papabile per la vittoria finale, il ritorno dopo anni di Paola e Chiara e i “popolari” Moda.

PS. Comunque nella puntata d’esordio qualcuno ha meritato il 10… Gianni Morandi. CHAPEAU!

(Alfredo Anselmo)

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LE PAGELLE (Prima Serata)

di Alfredo Anselmo.

Sali (Canto dell’anima) ANNA OXA

Buon lavoro di Bianconi (Baustelle) e Kaballà. Interpretazione intimista e di gran classe. ELEGANTE (8)

Mostro gIANMARIA

Il vincitore di Sanremo Giovani presenta un pezzo leggero e orecchiabile con un tocco molto moderno. CORAGGIOSO (6.5)

Supereroi MR. RAIN

Grande tenerezza con un pianoforte ed i bambini in coro che mettono le ali ad una canzone onesta. ROMANTICO (7)

Due vite MARCO MENGONI

La voce più bella del Festival in un brano che ha tutto per stravincere il Festival. INTENSO (9)

Mare di guai ARIETE

Dardust e Calcutta presenti in questo flash d’una storia personale. EFFICACE (7)

Alba ULTIMO

Una canzone che è nata davanti al mare delle Eolie, un crescendo molto “furbo” ma che difficilmente vincerà. PRETENZIOSO (7)

L’addio COMA_COSE

Un brano molto moderno, lineare, quasi sensuale, su un amore, il loro, fatto di alti e bassi ma molto passionale. BRAVI (8)

Due ELODIE

Una direttrice d’orchestra donna (l’unica del Festival), che per di più canta non si vedeva dai tempi dell’ultimo Dalla con Nanì. Ha dichiarato di voler essere puttana, ci basta che canti. FATALE (8)

Terzo cuore LEO GASSMANN

Grande arrangiamento per un pezzo certamente d’autore, non commerciale, che uscirà alla distanza. CORAGGIOSO (7)

Lettera 22 I CUGINI DI CAMPAGNA

I Cugini che non ti aspetti, canzone firmata Rappresentante di Lista che ti rimane dentro. SPERIMENTALI (6.5)

Quando ti manca il fiato GIANLUCA GRIGNANI

Brano cantautorale sul rapporto tra padre e figlio, si possono perdonare eventuali stonature.  Buon ritorno. INCORAGGIANTE (6.5)

Polvere OLLY

Molto ritmato e radiofonico con falsetto ed autotune insieme, per adolescenti. LEGGERO (6.5)

Non mi va COLLA ZIO

Provenienti da Area Sanremo, divertono con intelligenza. NUOVI (6.5)

Duemilaminuti MARA SATTEI

Brano intimista su una relazione tossica. ONESTA (6)