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Inaugura giovedì 13 aprile presso il nuovo Spazio Ardire di Piazzale Nizza 3 a Milano la mostra del fotografo siciliano di Milazzo Carlo Riggi “Essere HOLGA”, dedicata al nome della storica fotocamera che ha appassionato generazioni di fotografi a partire dal 1982, anno della sua comparsa sul mercato, e che è rimasta a lungo il simbolo di un particolare modo di fare fotografia.

L’esposizione, a cura di Giusy Tigano e organizzata da GT Art Photo Agency in occasione dei suoi primi dieci anni di attività, si svolgerà contemporaneamente, ma con differenti proposte fotografiche, anche presso la Libreria Hoepli di Milano di Via Ulrico Hoepli 5, dove venerdì 14 alle ore 11.00 Carlo Riggi firmerà le copie del libro fotografico che porta lo stesso titolo della mostra, “Essere Holga”, e dal quale sono state tratte tutte fotografie in mostra.

Il volume, edito da EBS (pagine 150) e in vendita in tutte le librerie italiane, è testimonianza viva e sintesi narrativa di un legame molto speciale tra l’autore e la sua fotocamera preferita, che ha condizionato fortemente non solo il linguaggio ma anche l’essenza stessa della ricerca fotografica, della poetica e della sensibilità creativa del fotografo.

Il fil-rouge che tiene insieme le 110 fotografie in bianco e nero che compongono il volume, delle quali 60 in mostra (42 da Spazio Ardire e 18 da Hoepli) non è un tema o un soggetto particolare, ma la capacità creativa e interpretativa del fotografo in relazione intima con questo apparecchio spartano, essenziale, antimoderno, i cui limiti oggettivi diventano amplificatori sensoriali, capaci di mettere in contatto in modo unico le immagini prodotte con le risonanze emotive di autore e fruitore.

Come scrive Giusy Tigano nell’introduzione al libro, “Assecondando negli anni l’identità stessa dell’autore, Holga ha saputo descriverla fedelmente e con generosità attraverso il tempo, appagandone i bisogni creativi e la necessità di autorappresentarsi, tracciandone la crescita come fotografo e l’evoluzione personale”.

La scelta di organizzare una mostra “diffusa” da parte di due realtà che operano da tempo nell’ambito della fotografia – GT Art Photo Agency e Libreria Hoepli – ha consentito di allestire due esposizioni contemporanee e speculari dello stesso autore ma organizzate con opere diverse, che offrono una selezione corposa del lavoro di ricerca espressiva condotto da Carlo Riggi con questa particolare fotocamera nell’arco della sua vita e che si ritrova anche nel libro fotografico.

Psicologo psicoterapeuta, Carlo Riggi vive e lavora a Milazzo (ME). Espone le sue opere fin dagli anni ’90. Accompagnando la sua ricerca sull’inconscio con la ricerca in Fotografia, coniuga i suoi interessi esplorando i processi creativi sottesi alla realizzazione e alla fruizione dell’opera fotografica.
Nel 2004 viene selezionato tra i migliori giovani fotografi d’Italia per esporre a Rivoli (TO) all’interno di una retrospettiva dedicata a Mario Giacomelli.
Ha pubblicato libri e articoli di argomento psicoanalitico e fotografico, oltre ad aver collaborato con le riviste “Gente di Fotografia” e “Nadir Magazine”.
La sua fotografia rivela una natura intima, votata all’interiorità, fuori dal coro delle mode. Le sue immagini risultano profondamente asservite alla ricerca dell’emozione pura, diventando punto di avvio di derive narrative e nuovi percorsi di senso.
Con il libro “Il segno e la Forma” (2019, Edizioni IlMioLIbro) formalizza le linee guida di questo modo di concepire la fotografia, dando il via alla Corrente artistica denominata “Fotografia Transfigurativa”.
Nel 2013 inizia la sua collaborazione con GT Art Photo Agency che ne cura in esclusiva la produzione fotografica.