Condividi:

Il 20 novembre nella Sala Ponti OVAL del Lingotto Fiere di Torino,
nell’ambito di Restructura 2021, si è svolto il convegno dal titolo
“INFRASTRUTTURE E PNRR: IL PONTE DI MESSINA SI, NO… FORSE”. L’evento,
organizzato dall’ Istituto Nazionale di Bioarchitettura in sinergia e
con il patrocinio di diversi Ordini e Fondazioni degli Architetti tra
cui Torino, Messina, Padova, Reggio Emilia, Catanzaro e Taranto, ha
visto la partecipazione in presenza di relatori di rilievo
internazionale.

Ha guidato i lavori il Presidente Nazionale INBAR e Presidente della
Fondazione Architetti nel Mediterraneo, Arch. Anna Carulli, con l’arch.
Gio Dardano del Comitato Scientifico INBAR e fondatore della Sezione di
Torino, già prestigioso presidente dell’Ordine degli Architetti di
Torino negli anni ’80 e ’90, con l’ausilio del giornalista Beppe Rovera,
famoso conduttore di “Ambiente Italia” su RAI TRE, che da anni segue le
vicende ambientali accanto all’INBAR, il quale ha condotto ed articolato
un interessante dialettico dibattito sul tema delle Infrastrutture in
Italia e del Ponte sullo stretto di Messina, un progetto tanto ambizioso
quanto controverso.

L’avvio dei lavori è stato delineato sui maggiori assi di finanziamento
del PNRR dal Prof. Antonello Pezzini, membro del Comitato Scientifico
INBAR, vicepresidente nazionale di Confartigianato e membro di Giunta
della Camera di Commercio di Bergamo, Consigliere del Comitato Economico
e Sociale Europeo (CESE) a Bruxelles su nomina del Ministro della
Transizione Ecologica Roberto Cingolani, nonché esperto sulle tematiche
dell’efficienza energetica.

L’evento è diventato un contenitore di conoscenza multidisciplinare ed
ha acceso un faro sul PNRR usando un ponte non ancora realizzato per
lanciare un ponte virtuale verso il futuro. Un momento emozionante di
riflessione che personalità di rilievo culturale hanno saputo offrire
alle Istituzioni e alle nuove generazioni come atto di fiducia e di
speranza.

Tantissimi i relatori, molti dei quali presenti in Fiera presso la sala
Ponti, altri in collegamento webinar.
L’arch. Clarastella Vicari Aversa, Vicepresidente dell’Ordine degli
Architetti P.P.C. di Messina, Dottore di Ricerca Europeo in Architettura
presso l’Università dei Paesi Baschi di San Sebastián e già Professore a
Contratto in Progettazione Architettonica presso la Facoltà di
Architettura dell’Università di Reggio Calabria, che ha ribadito nel suo
intervento “Occorrono scelte concrete per non rallentare o vanificare
l’infrastrutturazione e l’importante processo di crescita dell’intero
Paese che richiede scelte rapide. Non è più tempo di rimandare”.
Il Prof. Ing. Enzo Siviero veneziano, già preside della facoltà di
Architettura IUAV di Venezia, massimo esperto internazionale nella
realizzazione di ponti, il quale pochi giorni fa ha portato il tema del
Ponte sullo stretto di Messina in commissione Infrastrutture di Palazzo
Madama attivando l’intergruppo parlamentare al lavoro con emendamenti
nella commissione.
La Prof.ssa Francesca Moraci, Urbanista di fama internazionale,
architetto, professore ordinario alla Facoltà di Architettura
dell’Università di Reggio Calabria, che per conto della società “Ponte
Stretto di Messina SpA” ha studiato gli aspetti urbanistici,
territoriali e ambientali connessi alla realizzazione dell’opera,
delineando nel suo intervento via webinar i contenuti e le strategie.
L’architetto e designer Piero Carcerano, Socio INBAR Sezione di Torino,
dotato di una ricca esperienza nella progettazione automobilistica e di
una congeniale predisposizione verso le tecnologie digitali e le sue
applicazioni, ma anche umanista e imprenditore, che ha posto al centro
del suo intervento una rivoluzione culturale e tecnologica, grazie anche
alla realtà virtuale.
Il prof. Liborio Termini, Presidente dell’Istituto di Ricerca IRCDD
Università di Torino, già docente di Storia e Critica del Cinema
all’Università di Torino e Kore di Enna, già direttore di unità di
ricerche presso il Dipartimento DAMS, già Preside della Facoltà di
Lingue all’Università di Torino, docente presso Università straniere
(Inghilterra, Spagna, Islanda,
Francia), il quale nell’intervento ha espresso il suo senso critico
sulle azioni ed il sociale nella possibile azione politica di attuazione
sulle infrastrutture.

La presidente Carulli ha sottolineato l’importanza del confronto tra
esperti nazionali: “Da Messina a Torino per far conoscere al di là dello
stretto l’importanza del ponte per lo sviluppo economico e
trasportistico di tutta l’Italia verso il canale di Suez e la ricchezza
economica del mondo al di là del Mar Mediterraneo di cui Messina è il
centro Geografico. Oggi in questo dibattito, che l’Istituto ha voluto
portare all’attenzione di tutti, dopo l’importante incontro che si è
tenuto a palazzo Chigi con il Prof. Siviero, fautore dell’intergruppo
parlamentare, si è finalmente delineata l’importanza strategica della
ricostruzione di una infrastrutturazione fino a oggi sempre più
compromessa, ideazione e messa in opera di una vera strategia – non
tanto dal basso, quanto dall’alto – che non può non essere di natura
geopolitica. Il tempo stringe, e l’urgenza è riconnettere il Sud
all’Europa, ma anche riconnetterlo, dopo anni di isolamento, con
l’Africa e l’Asia. Siamo al centro del Mediterraneo, un’area – come
quella dell’Indo-pacifico – ancora cruciale per i destini del mondo e
dell’Italia che ne è al centro. Il Piano nazionale di ricostruzione e
resilienza diventa fondamentale, la complessità delle azioni è rendere
di nuovo centrale tale piano, attraversato da merci, uomini e idee.”