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Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha appena presentato in conferenza stampa il nuovo Dpcm datato domenica 25 ottobre 2020, nella sostanza una serie di misure che mirano ad evitare un lockdown. Previste la chiusura di tante attività e settori, si va praticamente incontro alle indicazioni dell’ISS che da giorni pressa per misure rigidissime ma si gettano nello sconforto intere categorie di lavoratori. 

L’obiettivo principale del Dpcm è ovviamente quello di provare a contenere la diffusione del contagio da Covid-19 che indubbiamente sta avanzando pericolosamente soprattutto in alcune regioni del Paese. “Meglio adesso” sostiene Conte, “per regalare un periodo natalizio più sereno agli italiani”. Riguardo le limitazioni chi paga lo scotto più pesante è certamente il settore della ristorazione: ristoranti, bar, pub, pasticcerie rimarranno aperti dalle ore 5.00 fino alle 18.00 compresi i fine settimana ed i festivi. In ogni caso al tavolo ci si potrà sedere al massimo in 4 persone, “salvo che siano tutte conviventi”. Ancora, dopo le 18.00 non sarà possibile consumare né cibi né bevande nei luoghi pubblici. Resta la possibilità di consegna a domicilio e di servizio da asporto, quest’ultimo fino alle 24.00.

Altro capitolo importante è quello degli spostamenti, con una forte raccomandazione a evitarli se non per comprovati motivi di lavoro, studio e salute. Per quanto riguarda la scuola, viene confermata la didattica in presenza per elementari e medie, ma si incrementa la didattica a distanza “almeno” al 75% per gli istituti superiori. Resta lo stop a gite e viaggi d’istruzione. Salta invece lo stop ai concorsi, sia pubblici che privati.

Chiusura anche per teatri, cinema, sale scommesse, sale bingo, sale giochi e casinò. Una serie di stop che va insieme a quello previsto per le palestre, le piscine, i centri ricreativi, i comprensori sciistici, i centri benessere, i centri termali e anche i centri sociali. Aperti i musei. Resta l’obbligo di utilizzare le mascherine anche all’aperto, con la raccomandazione di indossarle anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi. Nel dpcm, inoltre, si raccomanda di non ospitare nelle abitazioni private persone non conviventi, se non per necessità.

Discussioni anche all’interno della stessa maggioranza sui provvedimenti mentre le opposizioni lamentano il mancato coinvolgimento, la Lega, il fatto che si tentano di coprire gli errori dello stesso governo, Fratelli d’Italia, mentre Forza Italia si professa più aperta al confronto. Il premier assicura che entro martedì il Dpcm andrà in Gazzetta Ufficiale e si partirà immediatamente con i “ristori” a chi si troverà in difficoltà per via delle nuove disposizioni.