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Sabato 27 giugno il Soroptimist International Milazzo, presieduto dalla Prof.ssa Agata Spampinato Siracusa, ha organizzato e realizzato una manifestazione in memoria delle vittime del COVID 19, articolatasi tra un primo momento di celebrazione eucaristica e un secondo momento in cui è stato piantato un albero e apposta una targa, realizzata dall’Artista Valeria Cotruzzolà, in memoria innanzi al Palazzo Comunale.

 

 

 

 

 

 

Alle ore 11, 00 presso il Duomo di Santo Stefano è stata celebrata la Santa Messa, presieduta dall’Arciprete del Duomo medesimo e Vicario Episcopale, Mons. Franco Farsaci, che nella sua toccante Omelia ha ricordato i tanti fratelli strappati alle loro famiglie nella tragica occasione della pandemia. Altresì, la sua riflessione si è centrata sulla vicinanza di Dio agli ammalati e di come questi ultimi percepiscano la forza nell’affrontare tali avversità e sofferenze. L’Omelia di Don Franco ha coinvolto anche i medici e gli infermieri, impegnati in prima linea durante il Covid a portare sollievo con amore e umanità.

Hanno concelebrato la funzione Padre Pietro Benenati, cappellano dell’Ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona P.G., già presidio COVID, e padre Antonio Costantino, cappellano dell’Ospedale “Fogliani”  di Milazzo. Alla Celebrazione Eucaristica erano presenti, oltre alle socie del Club, le autorità locali, nella persona del Sindaco, Avv. Giovanni Formica, e dell’Assessore Dott. Salvo Presti; il Comandante della Stazione  dei Carabinieri, M.llo Paduano; il dott. Paolo Cardia, Direttore Sanitario dell’Ospedale di Milazzo; il dott. Giuseppe Cocuzza, Dirigente Medico Direzione Ospedaliera; il Dott. Franco Cusumano, Direttore Struttura Complessa Pediatria, a testimonianza della delicata e onorabile attività della professione medica, cui mai come oggi l’Umanità intera è debitrice e ad omaggio a quelle vite che purtroppo non si è riusciti a strappare dalla morte.

Dopo la Santa Messa, i partecipanti si sono recati innanzi al Palazzo Municipale di Milazzo; il Sindaco ha commemorato le vittime del COVID e porto gli indirizzi di saluto delle Autorità Locali tutte, spendendo commosse parole di vicinanza in particolare alle popolazioni purtroppo maggiormente colpite in Italia e nel mondo intero. L’intervento del Sindaco si è dunque focalizzato sulla riconoscenza e sull’orgoglio verso la popolazione Milazzese, che ha risposto all’emergenza COVID con solidarietà, rispetto delle regole e impegno; ha altresì ringraziato il Soroptimist per la costante presenza sul territorio con attività costruttive. Infine, con sentimenti di speranza e beneaugurali rispetto alla sconfitta totale del Coronavirus ha passato la parola alla Presidente Soroptimist di Milazzo che ha dapprima riportato le attività di servizio svolte dal Club a livello locale e nazionale durante la pandemia, dalla raccolta fondi per l’acquisto delle mascherine, agli sportelli delle socie professioniste, alla conferenza in modalità webinair;  ha spiegato la forte e  facilmente intuibile motivazione spirituale e morale soggiacente la scelta del Club di realizzare tale manifestazione.

Ha illustrato la scelta di donare un albero di limoni alla Città, come simbolo di vicinanza e di speranza, con un pensiero di estrema vicinanza anche verso le persone che si sono tolte la vita, tragicamente schiacciate dal peso del “male di vivere” , incrementato dall’isolamento. L’albero, in tutte le culture e anche nella simbologia potremmo dire quasi archetipica, è legato al tema della vita, ma anche del tempo (le radici sono il passato, le fronde il futuro); l’albero è legato al rapporto dell’uomo tra “origini e originalità”, e al tempo stesso casa per altre forme di vita e forma di vita in sé. L’albero nasce nella terra e si eleva verso il cielo, e in questa dialettica riassume la vita stessa dell’uomo, da sempre articolata tra materia, spirito, psiche, e se, vogliamo, riassume anche, nella durate della sua stessa esistenza, il concetto di trasformazione, cambiamento, ciclicità.

La scelta del limone è legata alla nostra Isola , che profuma di agrumi e che snoda la propria quotidianità sotto i raggi di un sole per la maggior parte del tempo cocente e sempre generoso. Il limone rappresenta, come un sigillo identitario, questa porzione di Sicilia che vuol raggiungere le case lontane colpite dal COVID, portare, per quanto poco sia, il raggio del sole della nostra terra e l’odore forte, di agrumi e di mare, a conforto di quanti abbiano perso una persona cara, augurando loro che la forza della vita non li abbandoni mai.