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di Alfredo Anselmo. 

Oggi, 25 marzo 2021, è il ‘Dantedì’, la Giornata Nazionale che celebra il ‘Sommo Poeta’ Dante Alighieri, istituita lo scorso anno e che in questa occasione riveste ancor più importanza per via della ricorrenza dei 700 anni dalla morte. In tutto il Paese si tengono eventi, ed anche nelle scuole della nostra Barcellona Pozzo di Gotto e di tutta la provincia gli studenti ricorderanno Dante. 

“Voglio ringraziare tutta la nostra comunità scolastica per il grande impegno profuso in occasione di queste celebrazioni. Come sempre, nonostante il momento difficile, la scuola ha saputo guidare le nostre ragazze e i nostri ragazzi, condurli in un percorso fatto di studio, approfondimento, aiutandoli a far proprio il messaggio di Dante e dei suoi versi bellissimi e sempre estremamente attuali”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

Il ‘Dantedì 2021 è una ricorrenza che attraversa tutta la programmazione delle reti Rai con approfondimenti, documentari, pagine teatrali e musicali, letture e con servizi in tutti i Tg e Giornali Radio, e alla quale è dedicato anche lo spot di Direzione Creativa, in onda su tutte le reti Rai già dal 17 marzo. Il culmine dell’omaggio sarà proprio l’appuntamento televisivo in diretta su Raiuno alle ore 19.15 di oggi con Roberto Benigni che leggerà la Divina Commedia, il XXV Canto del Paradiso, al Palazzo del Quirinale nella Sala dei Corazzieri, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha dichiarato: “Sarà un evento molto simbolico nella location più importante e più rappresentativa dello Stato e della Repubblica Italiana, di fronte al Presidente”.

Il Dante della Divina Commedia e il Dante uomo del suo tempo, tra passione politica e rapporto con il potere. Ma anche il Sommo Poeta raccontato come padre della lingua italiana da studiosi e critici, riletto dai grandi del nostro teatro come Benigni a Gassman, e persino “cantato” da Fabrizio De André o Francesco De Gregori. E lo stesso Benigni sarà protagonista in prima serata su Raitre con “Il Quinto dell’Inferno” e la sua memorabile interpretazione, introdotta da Corrado Augias. Sempre in prima serata, spazio al Dantedì anche in “Anni 20” su Raidue. Sulle altre reti, dedicata a Dante l’intera programmazione di Rai Storia che, in particolare, propone in seconda serata il doc “Dante, antico e onorevole cittadino di Firenze” con il volto appena restaurato di Dante nel Paradiso affrescato da Giotto nella cappella del Podestà al Museo del Bargello. Su Rai5, invece, alle 21.15, “Visioni” analizza l’attualità del pensiero dantesco dall’amore alla fede e, a seguire, si chiude la lettura integrale della Divina Commedia fatta da Lucilla Giagnoni nei suoi “Vespri Danteschi”.

Ricca anche l’offerta di Radio Rai: tra i principali appuntamenti, su Radio1 Giorgio Zanchini ospita il professor Alessandro Barbero a “Radio anch’io”, alle 7.30; su Radio2 “Caterpillar”, alle 18, racconta Dante in chiave “M’illumino di meno” e “Back2Back” lo fa ascoltare nelle parole dei cantautori; su Radio3 “Fahrenheit” lo “rilegge” dalla narrativa alla saggistica, ai libri per ragazzi con il contributo di docenti e studiosi. RaiPlay e Digital, infine, dedicano a Dante Alighieri una vera e propria “biblioteca”, con alcune collezioni, sfogliabili online, dedicate alla vita del poeta, all’esegesi della Divina Commedia, e all’interpretazione che ne hanno fatto i grandi attori, anche al femminile.

Chiudiamo con un utile guida all’acquisto dedicata in particolare ai giovani che, da sondaggi effettuati recentemente, sconoscono Dante Alighieri, cosa gravissima ma purtroppo triste realtà. Non i grandi saggi ma le ultimissime uscite di testi che riescono a far accostare il lettore al ‘Sommo Poeta’, una esperienza di grande importanza ed al tempo stesso di grande bellezza. 

ALESSANDRO BARBERO, ”DANTE” (LATERZA, pp. 362 – 20,00 euro) – Una biografia che si apre, con bel taglio narrativo (pregio di questo storico anche scrittore e vincitore di un Premio Strega), raccontando la battaglia di Campaldino dell’11 giugno 1289, cui il poeta partecipò in qualità di cavaliere ghibellino. E’ la scelta di ricostruire la storia dell’uomo Dante inseguendo i documenti e le testimonianze attendibili, che lasciano comunque molti vuoti. Ecco la prima parte della sua esistenza, gli anni agiati di proprietario terriero in una Firenze viva e ricca ma divisa da lotte tra fazioni, con l’amore per Bice dei Portinari, gli affari, la vita di contrada. Poi la seconda, seguita alla sua cacciata da Firenze con l’accusa di ”baratteria” (peculato): anni agitati e difficili da ricostruire nel suo passare da signore in signore finché cade ogni illusione di poter tornare. Barbero ci racconta storia e vita, grandezza e miserie di un uomo del medioevo, tanto da farcelo sentire più vicino, ma che fu capace di tradurre le proprie gioie e i propri patimenti in grandissima poesia.

ALDO CAZZULLO, ”A RIVEDER LE STELLE” (MONDADORI, pp. 288 – 18,00 euro) – La storia del ”poeta che inventò l’Italia”, come recita il sottotitolo, e scopre nella sua poesia e soprattutto la lingua la nascita dell’identità italiana, con tutti i suoi pregi e difetti. ”Dante ama una donna che non c’è più, e una patria che non c’è ancora. Una patria che, oggi noi lo sappiamo, nasce con lui” scrive sin dall’inizio il giornalista del Corriere, guidandoci tra tante citazioni, notazioni, riflessioni e associazioni rivelatorie a sentire come con lui e la Commedia la nascita di una lingua trovi una propria consistenza e forza, si faccia vita e storia. In quei versi è tutto un paese, unico perché nato appunto da cultura e bellezza e ce lo fa scoprire ricostruendo appassionatamente, verso dopo verso, l’avventuroso viaggio dantesco all’Inferno, che diventa anche un viaggio attraverso tutta l’Italia, il ”bel paese” come lo definisce, da Scilla e Cariddi al Garda, assieme a personaggi ancora emblematici che ben conosciamo, da Paolo e Francesca al conte Ugolino o Ulisse.

GIULIO FERRONI, ”L’ITALIA DI DANTE” (LA NAVE DI TESEO, pp. 1128 – 30,00 euro) – Libro affascinante di un grande studioso che porta nel suo viaggio nella Commedia di Dante tutta la sua passione civile e crea un gioco che è una sfida intellettuale, ma dai risultati sorprendenti. Ferroni mette a confronto personaggi, avvenimenti, idee delle tre Cantiche, analizzate nei particolari, col mondo dei nostri giorni. Da una parte quindi il cosmo della Commedia, il sapere totale e definito medioevale, e dall’altra il nostro odierno, globalizzato, di valori, sensi e fini sempre più sfuggenti. Una lettura articolata, documentata e pessimista ma non disperata, ché nasce da un amore per il nostro paese che suscita la necessità di una denunzia, per poter ipotizzare una reazione e cultura che torni davvero a essere sostanzialmente e impietosamente critica dei suoi contemporanei, come fu Dante.

MARCO SANTAGATA, ”LE DONNE DI DANTE” (IL MULINO, pp. 240 – 38,00 euro) – Studioso di dante e Petrarca, ma anche narratore vincitore di un Campiello, ricostruisce e ci racconta da par suo con passione e rigore le donne del sommo poeta, dalla madre e quelle della sua famiglia sino alle altre che sono per le vie di Firenze, Beatrice in testa ‘venuta da cielo in terra a miracol mostrare”, alla misteriosa destinataria delle ”rime petrose”, sino a quelle ritratte nei suoi versi, a Francesca che si fa illudere dal libro galeotto e finirà male come Emma Bovary secoli dopo.

PIERO TRELLINI, ”DANTEIDE” (BOMPIANI, pp. 578 – 20,00 euro) – Dante è stato usato anche come personaggio di romanzi, da quelli gialli oramai noti di Giulio Leoni che ne hanno fatto un detective sino a quest’ultimo di Trellini che è assieme una bella biografia critica, ricca di curiosità storiche e rimandi che ci introduce a vita e opere, e dall’altra un’invenzione pretestuosa con personaggi veri, che prende le mosse dalle celebrazioni del 1865 (600 dalla nascita del poeta) per ricordare la scoperta dei suoi resti e raccontarne le vicende, assieme, tra gli altri, a quelle del sindaco di Ravenna, imparentato alla lontana coi Bonaparte, e un professore allievo di Carducci e focoso repubblicano.