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Nella scorsa settimana abbiamo avuto modo di intervistare Alessandro Cardente, Presidente dell’associazione “Tra-Ormina Forum” della città di Taormina in provincia di Messina.

Dottore Cardente, innanzitutto complimenti per la riuscitissima manifestazione che ha saputo realizzare nella meravigliosa Taormina domenica scorsa. Le posso chiedere se lei è Taorminese?

Sono di Roma ma come turista frequentatore da oltre 22 anni di Taormina, essendone stato rapito e innamorato dal primo giorno ho poi deciso di venirvi a vivere.

Come mai ama Taormina?

Per la sua infinita bellezza. Per i suoi colori, i suoi profumi e per questa sua nobile storia del passato d’arte, cultura e mondanità che si respira ancora ovunque…e nonostante tutto…a differenza di tanti altri luoghi, per quanto non sia più la Taormina di un tempo, ancora non odora di naftalina! Sono un adottato taorminese: Amo Roma come se fosse mia madre ma Taormina come se fosse la mia compagna!!!

Cosa pensa della politica taorminese?

Stiamo vivendo un momento storico dove l’antipolitica, anche per giusti motivi, cavalca facilmente i consensi …ma poi tutti rischiano di cadere intrappolati dal populismo che odio e trovo disonesto nei confronti degli elettori meno attenti o preparati. Sarebbe troppo facile per me dare un giudizio sia negativo che positivo sulla politica degli ultimi decenni a Taormina e in ogni caso, qualunque cosa dicessi in questo momento, offrirebbe il fiato a polemiche inutili. Penso invece questo: la politica possiamo come cittadini farla tutti, dare un contributo utile ogni giorno, anche con le piccole cose. E non sempre è corretto pensare e aspettare passivamente che sia la politica a intervenire anche quando per noi cittadini ricevere a volte sarebbe un dovere… Dovremmo invece uscire dalla retorica del lamento, ma del non opporci e del non reagire. Dovremmo anche imparare a non usare più la definizione: tanto sono tutti uguali! Non siamo tutti uguali! Usare questa definizione a volte mi dà la sensazione che sia quasi una giustificazione al non prendersi le responsabilità di decidere sul cosa fare sul chi scegliere e votare. Ma anche esprimere il proprio voto è impegno, approfondimento, discussione, non c’è giustificazione alla superficialità …un pò come nella vita privata o professionale di ognuno di noi, occorre osare…e avere il coraggio di cambiare radicalmente se necessario! Proprio perché si può scegliere… forse tra molti esponenti simili tra di loro…ma sicuramente non tutti uguali

E di quella nazionale?

Se vuole sapere a tutti i costi se sono di destra o di sinistra le dico che sono prima di tutto un deluso. Sono sempre stato un uomo di Centrosinistra…un progressista…oggi posso definirmi solamente un Progressista …Non amo Renzi e non sono mai stato del PD ma condivido alcune cose fatte da questo governo…che dopo gli ultimi 20 anni di totale immobilismo dei precedenti governi sia di destra che di sinistra ha mosso qualcosa…se giusto o sbagliato lo scopriremo nei prossimi anni a venire ma non trovo che ciò fin’ora fatto sia tutto da buttare. Assolutamente!

Quali sono i suoi progetti politici per il futuro?

Al momento nessuno perché non ricevo stimoli interessanti! Indubbiamente però se ci fosse qualcuno che mi proponesse un progetto politico serio…con un programma da realizzare allora sì…accetterei e mi rimetterei in gioco volentieri.

Se non erro lei inizia a fare politica con il partito dei Verdi?

Si, è così, e fu un’esperienza meravigliosa! Eravamo definiti i radical chic del parlamento… in realtà eravamo distanti dalle caratterizzanti ideologie della destra da una parte e da quelle della sinistra dall’altra. Ho avuto importanti incarichi nazionali nel partito, poi nel 2005 venni eletto presidente del più popoloso Municipio della Capitale con 350 mila abitanti. Fui il Presidente più giovane di Roma e il più votato. In seguito consigliere comunale a Roma, inoltre fui coordinatore del tavolo del centrosinistra del Governo Prodi per conto dei Verdi. Ho Collaborato con la Fondazione Clinton, con la CGIL confederale creando un Dipartimento ancora esistente di nome Ufficio Nuovi Diritti…quest’ultima una formazione dal punto di vista organizzativo eccellente. Una vera scuola politica e umana! Inoltre, ho fatto parte del CDA dell’Ente Nazionale del Microcredito e per lo stesso Ente oggi ne curo alcuni progetti Nazionali e per la Sicilia…

E invece ha dei progetti sociali da portare avanti?

Si, per il momento continuo con gli amici di Tra-Ormina forum a lavorare con amore su alcune iniziative culturali allo scopo di renderle nazionali con la volontà di accreditare questa giovane ma energica realtà associativa nel migliore dei modi.

In merito alla violenza delle donne ha in progetto qualche altra manifestazione?

Si, continueremo a sensibilizzare gli uomini contro il femminicidio e qualsiasi tipo di volenza sulle donne, uomini, animali. Lavoreremo contro ogni tipo di violenza perché dove c’è violenza non c’è democrazia, civiltà nè serenità! Il mio progetto è rendere possibile questa carovana itinerante che da Taormina partirà per raggiungere altre città italiane ma anche e soprattutto ripetere l’esperienza di “Io sto con le donne” anche il prossimo anno…ora non posso dirlo…ma c’è già un’idea e sarà una sorpresa!

Chi saranno gli alleati che le permetteranno di realizzare ciò?

Le donne, il loro mondo, la loro libertà, gli uomini di buona volontà… Taormina!

Qual è la sua formazione culturale?

Ho frequentato l’istituto d’arte poi al termine mi iscrissi all’accademia delle belle arti di Roma…ma la passione politica già s’imponeva e io feci una scelta: abbandonai l’Accademia!

Ha mai pubblicato qualcosa?

Si, nel 2005 sono stato Coautore con Franca Eckert Coen del volume: Le Voci della Laicità edito da Edup. Un volume tra gli equilibri e i confini tra Stato e Chiesa…tra Italia e Vaticano…complicato e pericoloso…ma anche molto bello! Andò tutto bene però! Poi nel 2006 ovviamente non poteva mancare un libro su una questione che ha caratterizzato quasi tutta la mia esperienza politica: i Diritti Umani e di Cittadinanza. Edito dall’Editoriale ECO: “Diritti negati dai conflitti” e l’anno successivo con altri due autori: “La condanna di Siifo. Lavoro e Diritti” era l’epoca in cui venivano scardinate le prime certezze e garanzie nel mondo del lavoro. In molti non lo avevano ancora capito… ma io francamente avevo avuto il presentimento che stava cambiando qualcosa…non a favore della nuova generazione di lavoratori…figli obbligati ai Call Center.

Ha qualche hobby?

Guardare film abbracciato al mio cane Gilda e al mio gatto Oscar (trovatelli siciliani). Amo il cinema, gli animali e la politica… quella con la P maiuscola…ma oggi sono in pochi a volerla e a saperla fare!

Con quest’ultima domanda concludiamo l’intervista ad Alessandro Cardente!

Salvatore Bucolo