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Ieri durante l’assemblea ordinaria dei Soci dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, si è proceduto all’elezione del nuovo consiglio direttivo 2022- 2026.
La votazione ha confermato alla presidenza l’arch. Anna Carulli, che giunge così al suo terzo mandato consecutivo; un risultato che evidenzia il suo buon operato e che ha portato l’INBAR a raggiungere gli obiettivi segnati dal fondatore Ugo Sasso trent’anni fa.
L’Istituto, che ha introdotto in Italia la parola e la filosofia della “Bioarchitettura”, ha rappresentato fin dalla sua nascita un ruolo determinante nella sensibilizzazione e l’informazione della società e nella formazione degli operatori sui temi dell’abitare sano, della riqualificazione del territorio e della riconversione ecologica del settore delle costruzioni.
“Sono onorata – ha detto la Presidente Carulli – del risultato e del rinnovato incarico. L’Istituto in questi anni ha costituito un punto cardine nazionale e internazionale quale organismo di riferimento e di raccordo per il mondo intellettuale e produttivo in settori quali edilizia, urbanistica, geologia, biologia, gestione delle risorse ambientali del territorio e sviluppo sostenibile; oggi in forte confronto e dibattito. L’importanza della sostenibilità e dell’economia circolare non è mai stata più incalzante come oggi. Quando si tratta di politiche di sviluppo sostenibile e gestione ambientale, l’ INBAR è in prima linea”.
All’assemblea ha fatto seguito la tavola rotonda “Bioarchitettura: la tecnologia della transizione ecologica per un futuro tra scienza e coscienza”.
Completano il direttivo gli architetti: Nando Bertolini (Vicepresidente e Segretario); Federico Morchio (Tesoriere); Carla Calvino (Responsabile Area Centro e Sud); Raffaella Patrone (Responsabile Area Nord); Donatella Wallnofer (Programmi Complessi); Gio Dardano (Affari Istituzionali).