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Oggi martedì 12 maggio 2020 si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale dell’Infermiere, una professione che da sempre è importantissima ma che adesso, con una pandemia in corso, assume un valore umano prezioso nell’ottica del conforto verso i malati di Coronavirus.

Facendo sinteticamente un po’ di storia, questa ricorrenza nacque nel lontano 1965 e fu scelta come data il giorno in cui nacque Florence Nightingale (12 maggio 1820), detta la signora con la lanterna, un’infermiera britannica pioniera della cure infermieristiche considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna.

In tutto il mondo gli infermieri sono quasi 28 milioni ovvero il 60% degli operatori sanitari. Loro con grande umiltà non vogliono essere chiamati eroi, ma professionisti. Cosa si può fare per questi “lavoratori in trincea”? Permetter loro di poter lavorare in sicurezza, cosa che in particolare in questa emergenza Covid-19 (39 morti e 12000 infettati in Italia) non si è purtroppo verificata. Spesso sono mancati anche i più elementari Dpi (Dispositivi di protezione individuale) quali mascherine e guanti per non parlare del resto.

Chiudiamo con un pensiero da parte di un infermiere barcellonese che lavora nell’Ospedale di Patti, Tindaro Crinò, il quale scrive sulla propria pagina Facebook: “Oggi, giorno della nostra Festa, voglio ricordare una dolcissima Collega, Orietta, che da poco più di un mese non è tra noi, e quel sorriso che purtroppo non potremo vedere più dal vivo ma che rimarrà sempre impresso nei nostri cuori.”